ANLAIDS, la truffa si ripete puntuale anche quest'anno (29 novembre)

L'Osservatorio denuncia la reiterazione di una colossale truffa ai danni dei cittadini: la raccolta di fondi pubblici per sovvenzionare ricerche su un ipotetico vaccino per un virus che non esiste. Con la presente pubblicazione su Internet DIFFIDA l'ANLAIDS dal continuare la truffa anche quest'anno raccogliendo fondi da cittadini ignari. Con riserva di danni.



Dal sito Internet degli organizzatori della grande stangata:
http://www.anlaids.it/index.html

1 dicembre 2000: "BONSAI AID AIDS": Da un piccolo albero , grandi risultati!

 Le campagne Bonsai Aid AIDS di ANLAIDS contribuiscono a finanziare:

 - progetti di ricerca sul vaccino
 - campagne di prevenzione rivolte soprattutto ai giovani e alle donne
 - borse di studio per giovani laureati e ricercatori (NDR: manipolazione della ricerca)
 - la costruzione di case-alloggio per persone con AIDS

 Il tuo contributo può aiutarci a fare di più! (NDR: cioè a montare meglio la panna)

 In occasione della campagna "Bonsai Aid AIDS" per il 2000, ANLAIDS ha attivato un servizio di offerte on-line. Il sistema permette, utilizzando il "Payment Gateway" di Banca Sella, di inviare donazioni alla ns. associazione direttamente via Internet, utilizzando una normale carta di credito riconosciuta sul circuito internazionale (VISA, Mastercard).

 Ricordiamo che per inviare offerte è possibile anche utilizzare il c/c postale n. 58032004, o il c/c bancario n. 509125, Sanpaolo IMI, sede di Roma. Per ulteriori informazioni sulla campagna Bonsai Aid AIDS e su come effettuare donazioni in favore della lotta all'AIDS, potete contattarci al numero 06 4820999 o via email.

Il responsabile: Mauro Moroni

I complici:
Comitato tecnico-scientifico di consulenza
prof. BARONI Carlo, prof. CHIECO BIANCHI Luigi, prof. D'AMELIO Raffaele, prof. DEL GIACCO Sergio, prof. DIANZANI Ferdinando, prof. FIORILLI Massimo, dott. GHENZER Massimo, prof. GUZZANTI Elio, dott. NARCISO Pasquale, prof. ODDONE Virginio, prof. ORTONA Luigi, prof. PARDI Giorgio, prof. PIAZZA Marcello, avv. prof. PUNZI Carmine, dott. REZZA Giovanni, don LEANDRO ROSSI, prof. ROSSI Paolo, prof. SICCARDI Antonio, prof. TOVO Pierangelo, prof. TURBESSI Giuseppe, dott. VELLA Stefano, prof. VISCO Giuseppe

Appello: almeno sospendeteli dall'Albo

A chi c'è cascato finora: fatevi restituire i soldi finché siete in tempo!!!
Dossier informativo sull'AIDS
http://freenews.dragonfire.net/italia02.htm

English version:
http://freenews.dragonfire.net/englis02.htm

Riassunto realizzato con la collaborazione di Alfredo Embid Fonfria, coordinatore dell'Associazione Medicine Complementari

La cosa più importante nella scienza è non smettere mai d'interrogarsi.
Albert Einstein

...Non ci stiamo confrontando per far si che la mia o la tua opinione prevalga, suppongo che entrambi stiamo in qualche modo lottando per la verità.
De Philebus, dai Dialoghi di Platone

L'autentica vocazione scientifica è caratterizzata dalla ricerca della conoscenza senza condizionamenti né dogmatismi. Galileo osservò gli astri e dimostrò che la Terra girava intorno al Sole. Venne però accusato di eresia e dovette ritrattare la propria teoria. Ma, anni dopo, la sua tesi fini per trionfare...

La scienza è una vocazione che, per essere soddisfatta, non può sottoporsi ai capricci del mercato e deve essere promossa socialmente. Di solito per compiere un passo avanti nel campo scientifico occorre impegnarsi su diverse linee di ricerca, di cui forse soltanto una sboccherà in un risultato positivo. Ai rispetto abbiamo l'esemplo di Alessandro Fleming che scopri l'effetto antibiotico della penicillina in modo del tutto casuale.

Se è difficile articolare una scienza umanamente positiva in una situazione di sottomissione alle leggi del mercato, lo è ancor di più quando ci troviamo in presenza di certi interessi mercantili in grado di impadronirsi di vecchie e nuove invenzioni. E' questa la causa della non applicazione a tutt'oggi delle energie rinnovabili ai mezzi di trasporto urbani e rurali e del perpetuarsi dei motori a gas e a petrolio, origine di tante guerre.

In un mercato su cui predominano corruzione e irresponsabilità, diviene ancor più ardua la creazione di una scienza al servizio di un'umanità più libera. Vi sono poteri che promuovono con abbondanza di mezzi la ricerca volta all'alienazione massiccia ed al controllo della popolazione (nuovi sistemi di alienazione ludica e televisioni più moderne), e trascurano invece gli strumenti di liberazione.

La serie di informazioni che qui di seguito scriviamo ci permettono di divenire partecipi dell'avventura di scienziati critici che intendono dar corpo alla loro vocazione nell'ambito della ricerca medica e biologica.

Non solo cercano di rielaborare una teoria scientifica, imposta arbitrariamente, ma anche di difendere l'equanimità, il senso di responsabilità ed il rigore che dovrebbero essere caratteristiche precipue della loro professione.

Vedremo inoltre come, a causa del loro operato, questi scienziati si scontrano con la dura realtà di poteri irresponsabili e come questi poteri premono in tutti gli ambiti (politico, economico, informativo) per sottomettere l'umanità al regno della disinformazione e del terrore incarnati dalla paura all'AIDS.

Prologo: «Wellcome to death».

L'antica Burroughs-Wellcome venne creata nel 1880 da due farmacisti: Henry Wellcome e Silas Burroughs.

Nel 1936 venne fondata la Wellcome Trust. La Wellcome e la Rockefeller iniziarono ad associarsi.

Durante gli anni '30 rappresentante legale della Wellcome Trust fu la firma Sullivan & Cromwell, una delle più influenti di New York ed uno dei pilastri della Rockefeller. I sui due avvocati, John Foster Dulles ed Allen Dulles sarebbero divenuti, rispettivamente, Segretario di Stato e direttori della CIA durante la guerra fredda.

Sin dagli anni 50 si preparano i suoi quadri tecnici, e in seguito il trust Wellcome partecipa al complesso universitario londinese fondato da Rockefeller. La sua influenza si estende nel campo dell'educazione sanitaria inglese.

Negli anni 70, David Rockefeller crea la Commissione Trilaterale, formata da industriali, accademici ed uomini politici esperti in politica internazionale.

Il nocciolo duro della Trilaterale è composto da dirigenti di un gruppo di aziende multinazionali il cui scopo è il mantenimento del potere economico (plutocrazia) in tutto il mondo. Fra queste multinazionali un posto preminente spetta alla Wellcome Trust Corporation.

Fino al 1986, Wellcome Trust controllava il 100% della Wellcome Inc, produttrice di farmaci. Vendette il 25% delle proprie azioni e assunse la denominazione di Wellcome Foundation.

Da questo momento in poi assistiamo ad un cambiamento di rotta da parte delle istituzioni della Wellcome che rinunciano ad atteggiamenti etici ed accademici per un mercantilismo duro e puro.

Dopo il clamoroso insuccesso come trattamento anticancro, la Wellcome ottenne l'autorizzazione per ripresentare sul mercato l'AZT, ribattezzato Retrovir, per trattare i malati d'AIDS.

Il 24 giugno del 1988, Duncan Campbell, in un articolo intitolato «The amazing Aids scam», sulla rivista «New Stateman and Society», affermò che molti risultati clinici vengono nascosti dietro risultati commerciali. Affermò inoltre che il costo dell'AZT si era quintuplicato o decuplicato. Il costo mensile di un malato di Aids è attualmente di oltre un milione di lire.

Nei Iuglio del 1992, la Wellcome Trust ridusse la propria quota di partecipazione nella Wellcome Foundation ad un 40%, con un profitto di 2,3 miliardi di sterline.

Funzionari a caccia del virus: i NIH, i CDC ed il EIS.

Negli Stati Uniti la ricerca scientifica ufficiale è controllata dell'Istituto Nazionale della Salute, il NIH, e dal Servizio della Salute Pubblica attraverso i Centri di Controllo della Malattia, o CDC. Entrambe queste istituzioni sono dirette da virologi.

Il NIH venne fondato nel 1887 come Laboratorio Medico dipendente organicamente dalla Marina degli Stati Uniti. Negli anni 30 venne creato il primo reparto specializzato del NIH: l'Istituto Nazionale del Cancro.

Nel 1955, James Shannon assunse la direzione del NIH. Dal 1956 il bilancio dei NIH aumentò notevolmente nel quadro della sua lotta contro la poliomielite, con un considerevole accrescimento dell'influenza dei virologi.

Verso il 1960 i virologi antipolio assunsero anche la lotta contro il cancro, con personaggi come Howard Temin e Robert Gallo.

Dal 1962 in poi i NIH avviarono la ricerca dell'origine virale del cancro, con stanziamenti enormi e senza risultati pratici.

Adattando la realtà della malattia agli interessi della loro linea di ricerca inventarono la nozione di virus lento. Si tratterebbe di virus che, in teoria, uccidono la persona «a ritardo», cioè una volta scomparsi dal corpo. Grazie a questa linea di ricerca Carlton Guidachek ricevette il premo Nobel nel 1976.

Una volta accettata questa linea di ricerca, i NIH allargarono la loro area d'intervento a tutte le malattie, analizzate sempre dal punto di vista virale. Attualmente i NIH stanno spendendo circa diecimilia milioni di dollari all'anno.

L'altro pilastro dell'amministrazione sanitaria degli USA sono i Centri di Controllo della Malattia, o CDC. All'inizio non avevano ricercatori ma attivisti pubblici pagati per frenare le malattie contagiose.

Questi CDC nacquero negli anni 40, con il controllo della malaria durante la Seconda Guerra Mondiale, come Centro Malattie Contagiose.

Il CDC avviò tre programmi destinati a far credere alla popolazione l'origine infettiva e contagiosa delle malattie.

Nel quadro di uno di questi programmi venne creato, verso il 1950, il Servizio d'Intelligenza Epidemie, o EIS, destinato a reclutare i neolaureati in medicina e biologia.

Furono assai attivi in occasione della cosiddetta influenza asiatica del 1957. Negli anni 60 tentarono di persuadere l'opinione pubblica dell'origine infettiva della leucemia. Nel 76 cercarono di applicare l'ipotesi virale all'epidemia di influenza suina e alla malattia del legionario.

Attualmente l'EIS è divenuto un'organizzazione statale del tutto segreta. La rete dell'EIS svolge un ruolo di primo piano nell'individuazione dei primi cinque casi di AIDS. Sin dall'inizio la malattia veniva condizionata dall'ipotesi virale.

Esiste un altro programma del CDC, denominato «programma associazioni». Consiste nel sovvenzionare associazioni che «educhino» la popolazione secondo i postulati della linea virale, fra di esse associazioni sanitarie e di emofilici. Dal 1984 in poi sovvenzionò anche gruppi di attivisti per i diritti degli omosessuali ed anti AIDS.

AIDS, un dibattito scientifico censurato.

Nel 1981 Ronald Wilson Reagan vince le elezioni presidenziali degli Stati Uniti. Nella «lobby» che finanziò la sua campagna elettorale troviamo la Wellcome Trust Corporation.

Nello stesso anno, Michael Gottlieb individuò cinque persone malate, e fra cui non era intercorsa relazione alcuna, caratterizzate da un sistema immunitario indebolito. Questa malattia venne battezzata con il nome generico di AIDS, Sindrome di Immunodeficienza Acquisita.

Il 23 aprile 1984, con la presentazione dell'allora segretaria di Stato della Sanità e Assistenza Sociale degli USA, Margaret Heckler, il D. Robert Gallo annunciò nel corso di una conferenza stampa che aveva scoperto il retrovirus produttore dell'AIDS, che denominò HTLV-III.

Nello stesso giorno veniva registrato un brevetto americano del test dell'HTLV-III sviluppato dallo stesso Gallo.

Questa dichiarazione venne fatta in assenza del dibattito e delle verifiche che avrebbero dovuto precedere una notizia di tanta rilevanza. Ma, ciò nonostante, venne accolta come un fatto dalla comunità scientifica internazionale.

Senza ulteriori approfondimenti venne messo in atto un vasto programma di ricerca, sempre coerente con l'ipotesi dell'HTLV-III.

    Margaret Heckler e Robert Gallo.

Il furto del diamante falso.

In seguito alla dichiarazione del D. Gallo, il governo dello stato francese denunciò il governo degli USA, reclamando il diritto al brevetto ed il merito della scoperta del retrovirus, che venne ribattezzato come HIV («Virus della Immunodeficienza Umana»).

In breve il Presidente degli USA, Ronald Reagan ed il primo ministro francese Jacques Chirac raggiunsero un accordo: i due stati avrebbero condiviso i profitti del test dell'HIV, e Gallo e Montaigner sarebbero stati considerati «co-scopritori» del retrovirus.

Qualche tempo dopo vennero pubblicate le fotografie del retrovirus. Esse erano identiche a quelle di campioni di un virus, denominato LAV, che qualche tempo prima erano stati invitati a Gallo dal Dott. Luc Montaigner, capo dell'èquipe di ricerca dell'Istituto Pasteur.

In un'altra occasione, nel mese di ottobre del 1983, il Dott. Montaigner aveva spedito al collega americano un altro gruppo di campioni, accompagnato da un contratto ai sensi del quale il laboratorio americano non avrebbe potuto utilizzarli a fini di lucro.

Secondo il Dott. Sonnabend, creatore dell'«AIDS Medical Foundation», la coincidenza delle fotografie non era spiegabile se esse avessero riguardato campioni di pazienti diversi.

Agli inizi del 1989 il reporter John Crewdsen affermò sul «Chicago Tribune» che Gallo si sarebbe impossessato del virus spedito dal Dott. Montaigner al suo laboratorio, spiegando così la scoperta da parte di entrambi dello stesso virus.

Il 1° marzo dello stesso anno, il New York Tribune riportò un'indagine interna dell'Istituto Nazionale della Salute degli Stati Uniti.

In tale indagine si giungeva alla conclusione che un articolo di Gallo pubblicato nel 1984 sulla rivista Scienze ed in cui affermava che, a suo avviso, il cosiddetto HIV provocava l'AIDS, conteneva contraddizioni frutto di «tergiversazioni o falsificazioni».

Il governo francese chiese il riconoscimento assoluto della scoperta dell'HIV, ed un risarcimento da parte del governo degli USA di circa 20 milioni di dollari. Si trattava dell'equivalente ai profitti ottenuti con i test d rilevamento dell'HIV. Chiese inoltre la restituzione di alcuni milioni di dollari intascati direttamente dal Dott. Gallo.

Il governo degli Stati Uniti fini per ammettere il furto del virus. E questa ammissione significò un incremento del 10% delle royalties sul test del cosiddetto HIV per l'Istituto Pasteur.

Uno scienziato dissidente: Peter Duesberg.

Nel 1987, Peter Duesberg, biologo moleculare, membro dell'Academia Nazionale delle Scienze (degli USA) e già allora uno dei principali specialisti in retrovirus del mondo, iniziò a scrivere articoli relativi al cosiddetto HIV sulla rivista «Cancer Research».

In questi articoli Duesberg sollevò alcuni interrogativi: come poteva l'HIV uccidere miliardi di cellule se le prove avevano rivelato che era in grado di uciderne solo alcune? Perché vi sono malati di AIDS che non presentano nessuna traccia di questo HIV? E quando l'HIV viene iniettato in animali perché questi non sviluppano l'AIDS?

Dopo nove mesi di interventi sulla rivista «Cancer Research» e dopo aver letto tutti gli articoli apparsi in precedenza, giunse alla conclusione che questo retrovirus, lungi dall'essere mortale, poteva venir considerato innocuo.

Ciò nonostante Duesberg insisté con prudenza sul fatto che non dovevano essere abbandonate le misure di prevenzione nelle relazioni sessuali.

                    Il biologo Peter Duesberg.

Prima fu il silenzio dei suoi colleghi. Poi la soppressione dei suoi fondi per la ricerca: l'ottobre del 1990 gli venne comunicato che la sovvenzione annua di 350.000 dollari che riceveva dal governo degli USA sarebbe stata eliminata alla fine del 1992.

Fra i membri del comitato di controllo che gli negò la sovvenzione troviamo la Dott. sa Flossie Wong Staal (madre di uno dei figli di Gallo) ed il Dott. Dani Bolognesi, titolare di un altro brevetto a lunga scadenza degli anticorpi del cosiddetto HIV.

Duesberg protestò invano malgrado l'appoggio iniziale di alcuni membri del governo e di alcuni congressisti, come Ron Dellums e William Dannemeyer.

È chiaro che, sin da allora, il dibattito sull'origine dell'AIDS era completamente insabbiato. Scienziati di «prestigio», con elevati emolumenti e cariche, affermavano senza sosta sui mass media che il cosiddetto HIV era l'unica causa dell'AIDS.

HIV-AIDS: un'ipotesi impossibile.

Secondo l'ipotesi per cui l'HIV provoca l'AIDS, quando una persona presenta HIV, questo virus infetta ed uccide i leucociti (globuli bianchi) con intensità e continuità sufficienti a fare della persona colpita una vittima delle cosiddette «malattie opportunistiche».

Davanti all'esperienza di persone portatrici di anticorpi dell'HIV che durante anni non sviluppano nessun sintomo d'AIDS, i virologi compiono ardui sforzi di reinterpretazione per adattare la realtà alle loro teorie.

    Schema basico del retrovirus denominato HIV.

Rispondono che il virus resta nascosto, che realizza mutazioni, che procede in modo misterioso.

È chiaro che queste persone non mettono mai in discussione l'ipotesi virale: sono i numerosi virologi del NIH, dell'EIS, i principali beneficiari dei brevetti dei test, dei viaggi organizzati, delle sovvenzioni pubbliche e private...

Secondo Duesberg, il virus infetta ed uccide all'incirca una cellula su 10.000 ed il corpo umano sostituisce le cellule ad un ritmo molto più rapido.

Quindi la causa o le cause dell'AIDS vanno cercate altrove. Ed il mal chiamato HIV è uno fra i tanti retrovirus che, a volte, si possono trovare in un malato d'AIDS.

Purtroppo sinora non è stato eseguito nessuno studio sistematico per scoprire quali sono i fattori, oltre all'HIV, che producono l'AIDS.

Vi sono numerose testimonianze di medici con esperienza in malati d'AIDS, e testimonianze di rappresentanti di gruppi di appoggio a questi malati secondo le quali le persone colpite dall'AIDS, come emofilici e recettori di trasfusioni, rinforzano la teoria che vi sono numerosi fattori che provocano un calo delle difese, in presenza o meno dell'HIV.

Molte persone malate d'AIDS hanno sofferto in precedenza malattie a contagio sessuale, abuso di antibiotici o di droghe e farmaci immunosoppressori.

Il terrore proveniente dal Terzo Mondo.

Durante il 1989, Philippe ed Evelyne Kryen, responsabili di un'organizzazione medica di cooperazione con 230 impiegati a Kagera, Tanzania, diffusero le prime informazioni relative alla presenza dell'AIDS in Africa.

Pubblicarono un dossier, illustrato, in cui veniva ipotizzato un futuro assai buio per il continente africano, flagellato dalla piaga dell'AIDS.

La stampa degli USA riprese ed amplificò questo dossier.

Ad esempio, nel marzo del 1992, il Washington Post scrisse che il continente africano stava soffrendo «una immensa catastrofe nel campo della salute pubblica» e che Kagera era «una delle aree più duramente colpite del mondo».

Questo giornale attribuì a Philippe Kryen frasi del tipo: «sarebbe stato preferibile un terremoto» alla piaga dell'AIDS, dato che essa colpiva il gruppo più produttivo, quello delle persone più sessualmente attive.

Il 3 ottobre del 1993, il Sunday Times pubblicò un lungo articolo del suo reporter scientifico Neville Hodgkinson.

In questo articolo, e dopo quattro anni di esperienza con pazienti africani, Philippe Kryen dichiarava: «L'AIDS non esiste. È una cosa che è stata inventata. Non ci sono basi epidemiologiche. Per noi non esiste.»

Ma il Washington Post non si fa eco di questa mutata opinione. Solo il The Guardian e, in parte, il Sunday Times londinese, quest'ultimo mediante un saggio di Simon Jeckins, aprirono il dibattito.

Il principale argomento della nomenclatura scientifica britannica contro Hodgkinson fu uno studio non pubblicato, realizzato dal Medical Research Council e diffuso nel corso di una conferenza stampa nel giugno del 1993.

Questo studio affermava che i contadini ugandesi con risposta positiva ai test dell'HIV presentavano un'indice di mortalità superiore rispetto agli altri. Mai dei 64 decessi utilizzati dal Medical Research Council per la prova, solo 5 vennero diagnosticati come provocati dall'AIDS.

Cartello: CASA DELLA SCIMMIA VERDE.
-Riecco quelli dei CDC con i loro test dell'HIV-.
-Questi stupidi umani sono capaci di qualsiasi cosa per i soldi delle borse di studio-.

In questa conferenza stampa, alla domanda dello stesso Neville Hodgkinson se quei contadini erano morti di AIDS, la risposta fu più o meno questa: «non proprio».

Nella conferenza internazionale sull'AIDS tenutasi a Yokohama nell'agosto del 1994, e nella quale fecero pubblicità ai propri prodotti molte industria farmaceutiche impegnate nel campo dell'AIDS, venne aumentato il numero delle malattie che dovevano essere considerate conseguenza dell'AIDS.

Grazie a questo cambiamento nei criteri di calcolo, la cifra delle persone colpite dall'AIDS in Asia avrebbe dovuto aumentare considerevolmente.

Nel dicembre del 1994, nel corso di un'altra conferenza internazionale sull'AIDS, in Marocco, dinanzi a scienziati e rappresentanti governativi, i portavoce ufficiali dell'Organizzazione Mondiale della Salute affermarono che in Africa le infezioni da HIV erano oltre 1.500.000 e che nel 1994 questa cifra aumentava fino ai 10.000.000 di persone colpite.

    Propaganda AIDS in Tanzania.

Harvey Bialy, Dottore in Biologia Molecolare e direttore della rivista «Biothecnology» affermò -dopo aver visitato Nigeria, Camerun e Gabon- che non vi è AIDS contagioso in Africa. Denuncia inoltre che epidemiologi poco rigorosi vogliono presentare come AIDS le tipiche malattie da denutrizione.

La dissidenza si organizza.

Nel 1990, alla Conferenza Internazionale sull'AIDS a San Francisco, il Dott. Luc Montaigner fece marcia indietro ed affermò che l'HIV non poteva provocare l'AIDS senza un cofattore, come ad esempio i microplasmi, piccoli batteri divenuti aggressivi per l'azione degli antibiotici.

Questa dichiarazione provocò le ire di una parte del pubblico e di alcuni suoi colleghi nord-americani. Dovette tornarsene in gran fretta in Francia.

Nel 1993, circa 40 scienziati, fra cui esperti retrovirologi, epidemiologi ed immunologi si unirono per formare il Gruppo per la Revisione dell'lpotesi HIV-AIDS. Questo gruppo si costituì in seguito al rifiuto di tutte le riviste scientifiche invitate a farlo a pubblicare la seguente lettera:

«Il pubblico in generale crede che un retrovirus denominato HIV è causante del gruppo di malattie denominato AIDS. Molti scienziati biochimici mettono adesso in forse questa ipotesi. Proponiamo che un gruppo indipendente e qualificato diriga un approfondito lavoro di valutazione delle prove favorevoli e contrarie alla suddetta ipotesi. Proponiamo inoltre che vengano progettati ed eseguiti studi epidemiologici critici».

Questo gruppo ha pubblicato una rivista il cui titolo era inizialmente «Rethinking AIDS» e che attualmente si chiama «Reapprasing AIDS». Dal momento della sua creazione, questo gruppo ha riunito più di 400 scienziati critici.

Informazioni sulle posizioni di diversi scienziati sul ruolo dell'HIV nello sviluppo dell'AIDS.

La conferenza di Sant Cugat del Vallès.

Già nel dicembre del 1993, l'«Asociación de Medicinas Complementarias» organizzò una conferenza a Sant Cugat del Vallès, con la partecipazione di alcuni di questi scienziati, tutti essi critici nei confronti della teoria ufficiale dell'HIV-AIDS.

Vennero invitati, fra gli altri, il Dott. Peter Duesberg, il Dott. Harvey Bialy, Robert Laarhoven, coordinatore dell'associazione per la ricerca anti-AIDS in Olanda e Joan Shenton, direttrice dell'impresa di video medici MEDITEL.

Quest'ultima impresa (MEDITEL) ha avuto l'opportunità di presentare l'opinione degli scienziati dissidenti, soprattutto mediante programmi sul quarto canale della televisione britannica che hanno sommato 5 ore di informazione.

Gli organizzatori dell'incontro inviarono un documento denominato «Riconsiderare l'AIDS» riprodotto della rivista «Cuerpomente» e poche altre, ad oltre 600 media dello Stato spagnolo.

Nessuno dei media presenti alla conferenza, nessuna televisione catalana o spagnola trasmise informazione alcuna relativa all'incontro. In questi media non trapelò neppure nessuna informazione relativa alle opnioni dei dissidenti ed ai loro curriculum.

Trattamenti e superstiti.

La maggioranza delle persone colpite dall'AIDS che hanno sopravvissuto alla malattia lo han fatto grazie a grandi dosi di volontà e di senso critico, assumendo costumi responsabili di vita.

A Londra, i superstiti pubblicano la rivista «Continuum». In Olanda esiste la Fondazione per la Ricerca Alternativa sull'AIDS (SAAO).

A prescindere dalle sue origini, l'immunodeficienza può essere trattata con molteplici metodi prodotti ecologicamente ed assai economici. Vi sono ricercatori e terapeuti che offrono soluzioni all'immunodeficienza basate sulle proprietà curative delle piante.

La medicina cinese, ad esempio, libera dalle pressioni delle compagnie farmaceutiche occidentali, ha continuato a studiare e ad utilizzare piante immunostimolanti, perpetuando una tradizione che risale ad oltre 22.000 anni fa.

Nel frattempo, nell'area mediterranea, molte piante sono in pericolo di estinzione prima ancora che se ne siano potute studiare le proprietà medicinali. E ci sono ancora persone capaci di provare entusiasmo all'idea di una Barcellona sede dell'Agenzia Europea del Farmaco...

I trattamenti tossici dell'AIDS.

Il 1° aprile del 1994 vennero resi pubblici i primi risultati dello studio franco-britannico Concorde.

In questo studio venivano comparati i risultati dell'AZT in 1800 persone, presunte portatrici dell'HIV e senza sintomi di AIDS, la metà delle quali assumevano questa sostanza.

Da queste conclusioni emergeva che la comparsa dei sintomi di AIDS non era ritardata in modo alcuno dell'AZT e che si erano registrati più decessi fra i pazienti che lo ricevevano che fra quelli non trattati.

Vi sono inoltre altri elementi da prendere in considerazione: l'immunodeficienza in sé, i tumori indotti, l'anemia, le trasfusioni -che provocano un decremento delle difese-, e la diminuzione della qualità della vita.

Il test ufficiali è stata oggetto di dure critiche. Prova di 19 test Western Blott realizzati in diversi laboratori con lo stesso campione di sangue.

Come reazione a Los Angeles si costituì l'associazione Progetto AIDS, che avviò un procedimento giudiziario contro i responsabili dell'approvazione dell'AZT come farmaco negli Stati Uniti. A Londra venne creato lo SCAM, comitato destinato ad indagare ed a pubblicare gli affari della Wellcome Foundation e dell'AZT. L'avvocato inglese Graham Ross sta pianificando un gruppo d'azione giuridica interstatale contro la Wellcome Foundation, che comprende lo Stato spagnolo.

Dal 14 al 17 aprile del 1994, la Wellcome Foundation invitò 20 rappresentanti dei media dello Stato spagnolo a Londra, all'Hotel Grafton, a 5 stelle, con un costo di circa 150 milioni di lire.

Il motivo? Vediamo cosa sarebbe successo qualche giorno dopo...

Kary Mullis e la manipolazione informativa in azione.

Il Dott. Kary Mullis ricevette il Premio Nobel di Chimica 1993 per aver scoperto la tecnica più avanzata per studiare virus: il RCP, iniziali di «Reazione a Catena della Polimerasi».

La RCP è uno strumento per amplificare qualsiasi tipo di cosa, per insignificante che sia, come ad esempio il cosiddetto HIV. E addirittura una molecola di ADN, se disponiamo dei mezzi necessari per analizzarla.

Quando la tecnica del RCP venne applicata per la prima volta nel 1989 per rilevare la presenza dell'HIV, alcuni ricercatori assicurarono che l'affermazione di Duesberg secondo la quale l'HIV non era rilevabile nei malati di AIDS sarebbe crollata.

Il 21, 22 e 23 aprile del 1994, ebbe luogo a Toledo la 28ª Riunione Internazionale della Società Europea di Ricerca Clinica. Riuniva oltre 1000 scienziati ed era patrocinata dalle multinazionali farmaceutiche.

Nel corso della sua conferenza Kary Mullis cambiò il tema dell'intervento ed affermò di non credere che il cosiddetto HIV fosse la causa dell'AIDS. Alcuni dei presenti inorridirono e vi fu chi uscì dalla sala prima della fine del discorso.

Stranamente, in nessuna delle testate dello Stato spagnolo che riportarono la notizia (ABC, El Mundo, El Pais, Ya...) venne riportato pienamente il contenuto delle sue affermazioni.

Apparvero invece titoli, intere pagine e lunghi commenti che criticavano o mettevano in ridicolo le sue dichiarazioni. Al massimo vennero riportate 60 parole dell'opinione di Mullis, e presentate come se fossero del tutto sprovviste di fondamento.

Qualche tempo dopo un malato d'AIDS ed un portatore dell'HIV superstiti e dissidenti della teoria ufficiale intervistarono Kary Mullis.

In questa intervista, Kary Mullis si unì alle voci di coloro che affermano che il virus è inoffensivo.

«Il mistero di questo virus è stato generato dai duemila milioni all'anno che vi sono stati spesi. Se prendi un altro virus e ci spendi duemila miliardi di dollari potrai ricamarci sopra tutti i misteri che vuoi».

Riassunto realizzato con la collaborazione di Alberto Embid Fonfria, Coordinatore dell'Associazione di Medicine Complementari.



Riferimenti, contatti e bibliografia:

Informazioni generali:
Asociación de Medicinas Complementarias (A.M.C.).
Reaprasing AIDS: 4622 Santa Fe St. Diego. Ca 92019. Tel.: 619-272-3884. Fax.: 619-272-1621.
Foundation Alternative AIDS Research (SAAO), PO Box 1447, NL 1200 BK Hilversum, The netherlands. Tel/Fax,: 035-243084.

Informazioni sugli interessi economici dell'AIDS:
Bryan Ellison: «Inventing the AIDS Epidemic». Contatto: Brian J. Ellison. UC Berkeley, Stanley Hall, Berkeley, California, 94720. (510) 643-5455.
Slingshot Publications: «Dirty Medicine». Indirizzo: Bm BOX 8314 Londra WC1N rXX Inghilterra.
Graham Ross, J. Keith Park & Co., 161, Banks Road, West Birby, Wirral, Merseyside, Liverpool. L483HU, Inghilterra. Tel.: 011-44-051-227-2552.
Jon Rappoport. «AIDS INC. Scandal of the Century». Contatto: Jon Rappoport. 1715 North Fairfax avenue. Los Angeles. California. 90046. (213) 874-3393.

Informazioni sui trattamenti ufficiali:
SCAM: BCM 7000. Londra WCIN 3 XX Inghilterra.

Testimonianze di sopravvissuti:
The Continuum Magazine. 4a Hollybush Place, London E2 9QX. U.K. Tel: [+44] (0) 1716133909. Fax: [+44] (0) 1716133312. E-mails: continu@dircon.co.uk, projects@dircon.co.uk.

DOSSIER D'INFORMATION SUR LE SIDA

Résumé préparé avec la collaboration de Alfredo Embid Fonfréa, coordinateur de la Asociacién de Medicinas Complementarias.

La vocation scientifique authentique est caractérisée par la recherche de la connaissance sans conditionnements ni dogmatismes préalables. Galilée observait les corps célestes et démontra que la Terre tournait autour du Soleil. Malgré tout, il fut accusé d'hérésie et dut rétracter sa thése. Mais méme ainsi sa thése triompha finalement.

En plus, la science est une vocation qui, pour bien marcher, est difficile de soumettre aux mouvements du marché, et il faut la pousser socialement. Normalement, pour atteindre un progrés scientifique il faut faire des investissements dans plusieurs lignes de recherche, desquelles peut-étre une seulement atteindra un résultat positif. Ainsi, nous avons l'exemple de l'homme de science Alexander Fleming, qui découvrit l'effet antibiotique de la pénicilline é cause d'une négligence fortuite... 

S'il est difficile qu'une science humainement positive soit soumise au marché, il est encore plus difficile quand il y a la pression des intéréts du marché, qui doivent s'accommoder aux brevets des vielles inventions. Celle-ci est la raison pour laquelle les énergies renouvelables ne s'appliquent pas encore aux vehicules de transport urbain et rural, et nous dépendons toujours des moteurs à gas et à pétrole, qui génèrent tant de guerres. 

Dans un marché où régne la corruption et l'irresponsabilité, la science au service d'une humanité plus libre devient encore plus difficile. Il y a des pouvoirs qui favorisent beaucoup la recherche pour l'aliénation en masse et pour le contrôle de la population (nouveaux systèmes d'aliénation ludique et télévisions plus modernes), mais pas du tout ces outils qui aident les gens à être plus libres.

Dans l'histoire qui suit, nous participerons à l'aventure de certains hommes de science critiques qui veulent porter à la pratique leur vocation dans le domaine de la recherche médicale et biologique.

Ils ne cherchent pas seulement à poser la question d'une théorie scientifique, imposée arbitrairement, mais ils cherchent aussi à défendre la justice, la responsabilité et le rigueur qui doivent accompagner leur profession. 

On verra aussi comment, au moyen de leur travail pratique ces hommes de science se heurtent à la dure realité de certains pouvoirs irresponsables, et de quelle façon ces pouvoirs pressent dans tous les domaines (politique, économique, informatif) pour soumettre l'humanité à la désinformation et au terreur qui constituent la peur au SIDA.

Avant-propos: " Wellcome to death ".

La vieille Burroughs-Wellcome fue fondée en 1880 par deux pharmaciens, Henry Wellcome et Silas Burroughs.

Vers 1936 fut créé le Wellcome Trust. La Wellcome et la Rockefeller commencèrent leur association.

Dans les années '30, les affaires légales du Wellcome Trust étaient menées par Me.s Sullivan & Cromwell, une des études les plus influentes de New York, et un des piliers de la Rockefeller, comme le démontre le fait que ses deux avocats, John Foster Dulles et Allen Dulles devinrent secrétaire d'état dans la guerre froide et directeur de la CIA, respectivement.

A partir des années '50 leurs cadres techniques se superposent. Après le Trust Wellcome participera dans le complexe universitaire de Londres fondé par Rockefeller. Son influence s'étendra alors é l'éducation sanitaire anglaise. 

Pendant les années '70 David Rockefeller créa la Commission Trilatérale formée par des industriels, des académiciens et des politiciens experts en politique internationale.

Le noyau de la Trilatérale est composé par des directeurs d'un groupe d'entreprises multinationales avec l'intention de maintenir la primauté du pouvoir économique (plutocratie) dans tout le monde. Entre ces multinationales la Wellcome Trust Corporation occupe un lieu de choix.

Jusqu'à 1986 le Wellcome Trust contrélait le 100% de la Wellcome Inc., qui produisait les médicaments. Aprés avoir vendu le 25% de ses actions il prit le nom de Wellcome Foundation.

A partir de ce moment il y a un change d'orientation dans les institutions de la Wellcome, qui passent d'un esprit plus éthique et académique à  des positions plus dures et mercantilistes.

Aprés un échec retentissant dans le traitement du cancer, la Wellcome obtient l'autorisation pour que l'AZT, rebaptisé Retrovir, soit introduit dans le marché pour traiter les malades de SIDA.

Le 14 juin 1988, Duncan Campbell, dans un article au titre "La surprenante farce du SIDA", dans la publication New Statesman and Society affirmait que beaucoup de résultats cliniques sont cachés par des résultats commerciaux. Il affirmait aussi que le coùt de l'AZT était multiplié par cinq ou par dix. Le coùt mensuel en AZT d'un malade de SIDA à présent atteint les 100.000 pesetas environ.

En juillet 1992 le Wellcome Trust vendit le 40% de sa participation à la
Wellcome Foundation, et en obtint des bénéfices de 2,3 billions de pesetas.

Finalement le 7 mars 1995 le Wellcome Trust décidait de vendre ses 40% dans la Wellcome Foundation à la société pharmaceutique anglaise Glaxo pour un prix équivalentà 1,9 billions de pesetas en livres sterling. Le président de la Wellcome Foundation, John Robb considéra " évidemment regrettable " et " spécialement frustrante " l'actitude de Wellcome Trust de se défaire rapidement de l'entreprise et éviter ainsi une lucrative escalade à la hausse des offres d'achat.

Des fonctionnaires à la chasse du virus: le NIH, les CDC et les EIS. 

Aux Etats Unis la recherche scientifique officielle est contrôlée par le National Health Institute, le NIH, et le Service de Santé Publique, au moyen des Centres de Contrôle des Maladies, ou CDC. Les deux institutions sont gouvernées par des virologues.

Le NIH fut fondé en 1887 sous forme d'un Laboratoire Médical, et organiquement il dépend de la Marine des Etats Unis. Pendant les années '30 fut créée la premiére division spécialisée du NIH: l'Institut National du Cancer.

En 1955 James Shannon assumait la direction du NIH. Depuis 1956 le budget des NIH augmenta considérablement dans leur lutte contre la poliomyélite, quand les virologues contre la polio se formèrent.

Vers 1960 les virologues contre la polio adoptérent aussi la lutte contre le cancer, et se formérent des gens comme Howard Temin et Robert Gallo.

A partir de 1962 les NIH commencèrent la recherche de l'origine virique du cancer, avec des budgets énormes et sans résultats pratiques.

En adaptant la réalité de la maladie aux intérêts de leur ligne de recherche, ils inventèrent la notion des virus lents. Des virus qui, en théorie, tuent le malade après avoir disparu de son corps. Avec cette ligne de recherche Carlton Guidachek reçu le Prix Nobel en 1976.

Acceptée cette ligne de recherche les NIH furent libres de faire des recherches sur n'importe quelle maladie, s'adaptant toujours a l'hypothése virale. A présent les NIH dépensent à peu prés dix milles millions de dollars par an. 

L'autre pilier de l'administration sanitaire des Etats Unis sont les Centres de Contrôle des Maladies, les CDC. Au début ils n'avaient pas d'investigateurs, mais seulement des activistes publiques payés pour bloquer les maladies contagieuses.

Ces CDC commencèrent dans les années '40, en contrôlant le paludisme pendant la 2e Guerre Mondiale, comme des Centres de Maladies Transmissibles.

Les CDC posèrent en marche trois programmes destinés à convaincre la population de l'origine infectieuse et contagieuse des maladies.

Dans un de ces programmes on créa, vers l'an 1950, le Service d'Intelligence pour les épidémies, ou EIS, destiné é recruter les nouveaux diplômés en médecine et biologie.

Ils prirent partie active dans la dénommée grippe asiatique de 1957. Dans les années '60, en faisant croire à la population l'origine infectieuse de la leucémie. En 1976 dans l'épidémie de grippe porcine et dans la maladie des légionnaires, toujours suivant l'hypothèse virale.

A présent, le EIS est devenu une organisation de l'état complètement secrète. Le réseau de l'EIS fut fortement impliqué dans l'identification des premiers cinq cas de SIDA, poussant toujours la maladie vers l'hypothèse virale. 

Il y a un autre programme du CDC, dénommé " programme d'associations ". Il consiste à subventionner des associations pour " éduquer " la population dans la ligne virale, entre autres les associations sanitaires et d'hémophiles. Après 1984 il subventionna aussi des groupes d'activistes pour les droits des homosexuels et contre le SIDA.

Le SIDA, un débat scientifique censuré.

En 1981 Ronald Wilson Reagan gagna les élections présidentielles aux Etats Unis. Dans le " lobby " qui finançait sa campagne électorale il y avait la Wellcome Trust Corporation.

Cette méme année, Michael Gottlieb identifia l'existence de cinq personnes malades -sans rapport entre elles-, caractérisées par un systéme immunitaire affaiblit. Cette maladie fut appellée avec le nom générique de SIDA, Syndrome Immuno-Déficitaire Acquis.

Le 23 avril 1984, à l'occasion de la présentation de la Secrétaire d'Etat d'Hygiéne et Sécurité Sociale des Etats Unis, Margaret Heckler, le Dr. Robert Gallo annonca dans une conférence de presse qu'il avait découvert le retrovirus producteur du SIDA, qu'il appella HTLV-III.

Le méme jour était enregistré un brevet américain d'une équipe du test du HTLV-III, développé par le méme Dr. Gallo.

Cette déclaration fut faite sans l'examen et débat habituels qui aurait du avoir lieu aprés cette annonce publique. Malgré tout elle fut recue comme un fait par la communauté scientifique mondiale.

Sans d'autres études on posa en marche un vaste programme de recherche toujours dans la ligne de l'hypothése du HTLV-III.

 Margaret Heckler et Robert Gallo.

Le vol du faux diamant.

A la suite de l'annonce du Dr. Gallo, le gouvernement francais commença une action contre le gouvernement des Etats Unis, reclamant le droit du brevet et le mérite de la découverte du retrovirus, qui fut rebaptisé comme VIH (Virus de la Inmunodéficience Humaine).

Rapidement, le Président des Etats Unis, Ronald Reagan, et le premier ministre français Jacques Chirac conclurent un accord: les deux états partageraient les bénéfices du test du dénommé VIH, et Gallo et Montaigner seraient considérés " codécouvreurs " du retrovirus.

Plus tard on publia les photos du retrovirus. Celles-ci étaient identiques aux échantillons d'un virus, dénommé LAV, que quelque temps avant le Dr. Luc Montaigner, chef de l'équipe de recherche de l'Institut Pasteur, lui avait passé.

Antérieurment aussi, dans une seconde occasion, en octobre 1993, le Dr. Montaigner lui avait passé un autre groupe d'échantillons, avec un contrat où il était indiqué que le laboratoire américain ne pouvait pas les utiliser avec des buts lucratifs.

Selon le Dr. Sonnabend, créateur de la " AIDS Medical Foundation ", la coincidence des photos n'était pas possible si elles n'avaient pas été prises d'échantillons du méme malade.

Au début de 1989 le reporter de Recherche John Crewdsen expliquait dans le " Chicago Tribune " comment apparemment Gallo avait pris le virus envoyé par le Dr. Montaigner à son laboratoire, commentant ainsi que tous les deux avaient découvert le méme virus.

Le 1 mars de la méme année, Le New York Tribune informait sur une recherche intérieure de l'Institut National de Santé des Etats Unis.

Dans cette recherche on arrivait à la conclusion que un article de Gallo publié en 1984 dans la revue Science, où il discutait que, selon son opinion, le denommé VIH produisait le SIDA, contenait des contradictions, fruit de " fausses interprétations ou falsifications ".

Le gouvernement de l'Etat français exigeait la reconnaissance absolue de la découverte du dénommé VIH, la requéte aux Etats Unis était d'une valeur d'à peu prés 20 millions de dollars. Cet argent correspond à l'argent reéu pour les bénéfices des équipes d'épreuves du dénommé VIH. Il reclamait aussi un nombre de millions de dollars reçus directement par le Dr. Gallo.

Finalement, le gouvernement des Etats Unis reconnut le vol du virus. L'Institut Pasteur augmenta donc en un 10% les droits de brevet du test du dénommé VIH. 

Un savant dissident: Peter Duesberg.

En 1987 Peter Duesberg, un biologiste moléculaire, membre de l'Accadémie Nationale des Sciences des Etats Unis, et déjé alors un des premiers spécialistes en retrovirus du monde, commenéa é écrire des articles sur le dénommé VIH dans la revue Cancer Research.

Dans cet article Duesberg se posait un nombre de questions: comment se fait-il que le dénommé VIH pouvait tuer des billions de cellules si il était en condition de tuer seulement quelques unes pour-quoi y avait-il des malades de SIDA sans traces de ce VIH  et quand ce VIH était injecté é des animaux, pour-quoi ceux-ci ne développaient pas le SIDA.

Aprés neuf mois de collaboration avec la revue Cancer Research et de lire touts les articles apparuts précédemment, il arriva à la conclusion que, loin d'étre mortel, ce retrovirus était inoffensif.

Malgré ces affirmations, Duesberg insistait prudemment qu'on ne devait pas abandonner la pratique du sexe protegé.

  Le biologiste Peter Duesberg.

Au début il eut le silence de ses collégues. Aprés, la suppression de ses fonds pour la recherche. En octobre 1990 on lui annonça que la subvention annuelle de 350.000 dollars qu'il recevait du gouvernement des Etats Unis serait suspendue a la fin de 1992.

Dans le comité de revision qui lui refusait la subvention il y avait la Dr. Flossie Wong Staal (maétresse de Gallo pendant long temps et mére d'un de ses deux fils) et le Dr. Dani Bolognesi, qui possédait un autre brevet à long échéance des anticorps du dénommé VIH.

Duesberg fit appel infructueusement, malgré le support initial de quelques membres du gouvernement et de quelques congressistes, comme Ron Dellums et William Dannemeyer.

Il est évident que depuis lors le débat sur l'origine du SIDA était complétement couvert. Des savants éprestigieuxé, aux grands salaires et postes, déclaraient à tout moment par les moyens de communication que le dénommé VIH était la seule cause du SIDA.

VIH-SIDA: une hypothése impossible.

Selon l'hypothése, où l'on affirme que le dénommé VIH produit le SIDA, quand une personne a le VIH celui-ci infecte et tue les leucocytes (globules blancs) avec la suffisante insistance pour que la personne infectée finisse victime des dénommées " maladies opportunistes ".

Devant l'expérience de gens avec des anticorps du VIH qui pendant des années ne développent aucun des symptémes du SIDA, quelsques virologistes fonts des efforts compliqués de réinterprétation pour adapter la réalité é leurs théories.

 Schéma basique du rétrovirus nommé VIH.

Ils repondent que le virus est caché, qu'il souffre des mutations, qu'il agit d'une faéon mystérieuse.

Il est évident que ces mémes personnes ne mettent jamais en question l'hypothése virale: il s'agit là des nombreux virologistes du NIH, de l'EIS, les principaux bénéficiaires des brevets des tests, des voyages organisés, des subventions publiques et privées...

Selon Duesberg, le virus infecte et tue une moyenne d'une cellule chaque 10.000, et le corps humain remplace les cellules à un rythme beaucoup plus rapide. 

Par conséquent, la ou les causes du SIDA doivent étre cherchées ailleurs, et le mal dénommé VIH est un de plus des milliers de retrovirus qui, quelque fois, peuvent étre trouvés dans un malade de SIDA.

Malheureusement jusqu'à présent on n'a fait aucune étude systématique pour éclaircir quels facteurs, en plus du dénommé VIH, produisent le SIDA.

Il y a de nombreux témoignages de médecins avec expérience avec des malades de SIDA, et des témoignages de personnes qui représentent de groupes de support qui assistent ces malades.

Ces témoignages affirment que les personnes qui deviennent malades de SIDA, par exemple les hémophiles et les récepteurs de transfusions, renforcent la théorie qu'il y a de nombreux facteurs qui produisent une diminution des défenses, tant si le dénommé VIH y est présent comme si non. 

Beaucoup de gens avec SIDA on souffert auparavant des maladies de transmission sexuelle, ensemble avec l'abus de antibiotiques ou aussi avec des drogues et des médicaments immunosuppresseurs.

La terreur qui vient du Troisiéme Monde.

Pendant 1989 Philippe et Evelyne Kryen, responsables d'une organisation médicale d'aide avec 230 employés à Kagera, Tanzanie, informe pour la premiére fois du SIDA en Afrique.

Ils répandent un rapport, avec des illustrations, qui annonçait un future trés pessimiste pour le continent africain, é cause d'une possible plaie de SIDA. 

Ce rapport fut trés diffusé et amplifié par la presse des Etats Unis. Par exemple, en mars 1992 le Washington Post écrivait que le continent africain supportait " un désastre dans la santé publique d'énormes proportions ", et que Kagera était " une des aires le plus durement atteintes du monde ".

Le journal faisait dire à Philippe Kryen que " il aurait valu mieux qu'ils avaient eu un tremblement de terre " avant que la plaie du SIDA, car il attaquait le groupe le plus productif, précisement ceux plus actifs sexuellement.

Le 3 octobre 1993 le Sunday Times publiait un long article de son reporter scientifique Neville Hodgkinson. Dans cet article, quand il portait déjà quatre ans d'expérience totale avec des malades africains, Philippe Kryen déclarait: " Il n'y a pas de SIDA. C'est une chose inventée. Il n'y a pas des bases épidémiologiques pour ceci. Il n'existe pas pour nous". 

Malgré tout le Washington Post ne publia pas le change d'opinion. Seulement The Guardian et, partiellement, le Sunday Times de Londres, celui-ci au moyen d'un essai de Simon Jackins, ouvrirent le débat.

Le principal argument de l'élite scientifique anglaise contre Hodgkinson fut une étude jamais publiée du Medical Research Council, et répandue dans un conférence de presse en juin 1993.

Dans cette étude on affirmait que les paysans de Ouganda qui donnaient positif dans les tests du dénommé VIH souffraient une mortalité supérieure aux autres. Mais des 64 morts utlisées par le Medical Research Council pour les épreuves, seulement 5 furent diagnostiquées comme causées par le SIDA.

Affiche: MAISON DU SIGNE VERT.
-Voila encore ceux du CDC avec leur matériel d'essai du VIH-.
-Ces idiots de étres humains sont préts à n'importe quoi pour obtenir l'argent des bourses-.

Dans cette conférence de presse, en reponse à la question posée par Neville Hodgkinson, de si les paysans étaient morts de SIDA, la reponse fut une sorte de " pas exactement ".

Dans la conférence internationale du SIDA, qui eut lieu à Yokohama en aout 1994, et où présentérent leurs produits une bonne partie de l'industrie pharmaceutique du SIDA, on augmenta le nombre de maladies qui devaient étre considérées comme produites pour le SIDA.

A cause de ce changement d'évaluation, le nombre de cas possibles atteints par le SIDA en Asie, selon leurs calculs, devait étre augmenté considérablement. 

En décembre 1994, dans une autre conférence internationale sur le SIDA au Maroc, avec l'assistance de savants et représentants de gouvernements, les officiers de l'Organisation Mondiale de la Santé affirmérent qu¹en Afrique les infections causées par le dénommé VIH dépassaient le 1.500.000 de personnes en 1993, et les 10 millions en 1994.

 Publicité du SIDA en Tanzanie.

Harvey Bialy, docteur en biologie moléculaire et directeur de la revue " Biotechnology " affirmait, aprés avoir visité Nigéria, Cameroun et Gabon, qu'il n'y avait pas de SIDA contagieux en Afrique. Il dénonçait que des épidémiologistes peu rigoureux voulaient présenter comme SIDA les maladies typiques de la malnutrition.

La dissidence s'organise.

En 1990, dans la Conférence Internationale du SIDA de San Francisco, le Dr. Luc Montaigner faisairmarche arriére et annonçait que le dénommé VIH ne pouvait provoquer le SIDA sans un co-facteur comme par exemple les microplasmes, petites bactéries qui sont devenues aggressives é cause des antibiotiques.

Cette déclaration provoca la reponse irritée d'une partie de l'audience et de quelques-uns de ses collégues nord-américains. Il dut rentrer rapidement par avion dans son pays.

En 1993 environ 40 savants, y compris des experts retrovirologistes, épidémiologistes et immunologistes, s'associérent pour former le Groupe pour la Reconsidération de l'Hypothése du VIH-SIDA. Le groupe se constitua é cause du refus de toutes les revues scientifiques requises é publier la suivante lettre: 

éLe publique en général croit que un retrovirus dénommé VIH cause le groupe de maladies dénommé SIDA. Beaucoups de savants biochimiques posent en doute cette hypothése. Nous proposons que un groupe indépendant approprié conduise une nouvelle évaluation consciencieuse des épreuves qu'il y a é la faveur et é l'encontre de cette hypothése. En plus nous proposons que l'on étude et on réalise des études épidémiologiques critiquesé.

Ce groupe a publié une revue périodique, avec le titre initiel de " Rethinking AIDS ", maintenant son titre est " Reappraising AIDS ". Peu aprés sa création, le groupe contait déjà avec plus de 400 savants critiques. 

Coupure de presse informant sur la position de plusieurs hommes de science sur le réle du nommé VIH dans le SIDA.

La conférence de Sant Cugat del Vallés.

Déjé en décembre 1993 l'Association de Médecines Complémentaires organisait une conférence é Sant Cugat del Vallés, avec la participation de plusieurs de ces savants, tous eux critiques de la théorie officielle du VIH-SIDA.

Entre autres personnes étaient invités le déjé nommé Dr. Peter Duesberg, le Dr. Harvey Bialy, Robert Laarhoven, coordinateur de l'association pour la recherche anti-SIDA en Hollande, et Joan Shenton, directrice de la firme de vidéos médicaux MEDITEL.

Précisément cette firme (MEDITEL) a eu l'occasion de présenter l'opinion des savants dissidents, surtout au moyen de programmes dans le quatriéme canal de la TV anglaise, d'une durée totale de 5 heures d'information. 

Les organisateurs de la rencontre envoyérent un document dénommé " Repenser le SIDA ", publié par la revue CUERPOMENTE et quelques autres, é plus de 600 moyens de communication de l'état espagnol. 

Par contre, aucun des moyens de communication envoyés à la conférence, ni aucune télévision de la Catalogne ni de l'état espagnol informérent sur cette rencontre. Il n'on pas informé non plus d'aucune des opinions des dissidents le long de leur trajectoire.

Traitements et survivants.

La pluspart des personnes atteintes par le SIDA, qui ont survecut à la maladie, l'on fait avec de grandes doses de volonté et sens critique, adoptant des habitudes de vie responsables.

A Londres les survivants publient la revue " Continuum ". En Hollande il existe déjà la Fondation pour la Recherche Alternative sur le SIDA (SAAO).

Indépendamment de son origine, l'immunodéficience peut étre traitée par de nombreuses méthodes produites écologiquement et très économiques. Il y a des chercheurs et thérapeutes qui utilisent des solutions pour la immunodéficience mettant à profit les propriétés curatives des plantes.

La médecine chinoise, par exemple, libre de la pression des entreprises pharmaceutiques occidentales, a continué à étudier et appliquer les plantes immunostimulantes, suivant une tradition qui se remonte a 22.000 ans. 

Entretemps à la Méditérranée, beaucoup de plantes sont en peril d'extinction sans qu'on en ait étudié les propriétés médicinales. Nous trouvons amusant que quelqu'un fut enthousiaste avec l'idée que Barcelone devienne la capitale de l'Agence Européenne du Médicament...

Les traitements toxiques du SIDA.

Le 1 avril 1994 on fit publiques les premiers résultats de l'étude anglo-française Concorde.

C'était une étude comparative des résultats de l'AZT sur 1800 malades, porteurs présumés du dénommé VIH et sans symptémes de SIDA, la moitié desquels prenaient cette préparation.

Dans les conclusions on disait que la manifestation des symptémes du SIDA n'était nullement retardée avec l'AZT, et qu'il y avait plus de morts que entre les personnes qui ne le prenaient pas.

Il y a aussi d'autres effets: l'immunodéficience méme, les tumeurs induits, l'anémie, les transfusions reçues, (qui produisent une reduction des défenses), et la diminution de la qualité de vie.

Les tests officiels ont été trés critiqués. Comparaison de 19 tests Western Blott par différents laboratoires avec le méme échantillon de sang.

Comme réaction à tout ceci, à Los Angeles on constitua l'association Project A.I.D.S., qui commença une procédure judiciaire contre les responsables de l'approbation de l'AZT comme médicament aux Etats Unis. A Londres on créa le SCAM, un comité déstiné à rechercher et publier les affaires de la Wellcome Foundation et de l'AZT. L'avocat  anglais Graham Ross est en train de préparer un groupe d'action judiciaire entre états contre la Wellcome Foundation, qui comprend l'état espagnol. 

Du 14 au 17 avril 1994 la Wellcome Foundation invitait 20 représentants des moyen de communication de l'état espagnol à Londres à l'Hotel Grafton, de 5 étoiles, avec une dépense approximative de 14 millions de pesetas.

Et pourquoi ceci : Observons ce qui arriva quelques jours plus tard...

Kary Mullis et la manipulation de l'information en action.

Le Dr. Kary Mullis reçu le Prix Nobel de Chimie en 1993 pour sa découverte d'une technique avancée pour étudier les virus: la RCP, initiales de " Réaction en Chaine de la Polymérase "

La RCP est un outil pour amplifier n'importe quoi, méme s'il est très petit, y compris le VIH. Méme une molécule de ADN si l'on dispose d'un équipement suffisant pour l'analyser.

Quand la technique de la RCP fut appliquée la premiére fois en 1989 pour détecter le dénommé VIH, quelques chercheurs assurérent que l'affirmation de Duesberg, qui disait que le VIH était indétectable dans les malades de SIDA, tomberait par terre.

Les jours 21, 22 et 23 avril 1994 il y eu à Toléde la 28éme Réunion Internationale de la Société Européenne de Recherche Clinique. Il y avait plus de 1,000 savants et elle était faite sous le patronage des multinationales pharmaceutiques.

Dans sa conférence Kary Mullis changea son sujet et affirma qu'il ne croyait pas que le dénommé VIH fut la cause du SIDA. De nombreux assistants se sentirent horrifiés et ils sortirent de la salle sans attendre qu'il termine. 

Curieusement, practiquement aucun des moyens de communication écrits de l'état espagnol où apparut l'information (ABC, El Mundo, El Paés, Ya,...) donnait des renseignements du contenu de ses affirmations. Au contraire, il y eut des titres, de pages complétes et des longs commentaires qui critiquaient ou ridiculisaient ses déclarations. Pas plus de 60 paroles de l'opinion de Mullis, mais présentées comme si elles fussent vides de base et contenu. 

Plus tard un malade de SIDA et un porteur du mal dénommé VIH, survivants et dissidents de la théorie officielle, interviewérent Kary Mullis. 

Dans cette interview Kary Mullis s'unissait aux voix qui disaient que le virus était inoffensif:

" Le mystére de ce maudit virus a été engendré par les deux billions par an qu'on dépense là-dessus. On prend un autre virus, on y dépense deux billions de dollars et on peut déjà y bétir des grands mystéres là dessus ".

Résumé fait avec la collaboration de Alfredo Embid
Coordinateur de l'Association de Médecines Complémentaire.

Références, contacts et bibliographie.

Information générale:
Asociacién de Medicinas Complementarias (A.M.C.).

Reappraising AIDS: 4622 Santa Fe St., San Diego, CA 92109. Tel: 619-272-3884. Fax: 619-272-1621.

Foundation Alternative AIDS Research (SAAO). P.O. Box 1447, NL 1200 BK Hilversum, The Netherlands. Tel./Fax: 035-243084.

Information supplémentaire sur les intéréts économiques du SIDA: 

Brian J. Ellison: éInventing the AIDS Epidemicé. Contact: Brian J. Ellison, UC Berkeley, Stanley Hall, Berkeley, California. 94720. Tel.: 510-643-5455. 

Slingshot Publications: éDirty Medicineé. Bm Box 8314 - London WC1N 3XX, Angleterre.

Contact: Graham Ross, J. Keith Park & Co., 161 Banks Road, West Birby. Wirral, Merseyside, Liverpool, L483HU, Angleterre. Tel. 33-051-227-2552. 

Jon Rappoport, éAIDS INC. Scandal of the centuryé. Contact: Jon Rappoport, 1715 North Fairfax Avenue. Los Angeles, California 90046. (213)874-3393.

El Paés, 8 mars 1995. "Glaxo sera le leader pharmaceutique aprés l'acquisition de la Wellcome".

D'autres renseignements sur les traitements officiels:

SCAM: BCM 7000, London WCIN 3XX. Angleterre.

D'autres renseignements sur le témoignage des survivants:

Adresse de Continuum: The Continuum Magazine. 4a Hollybush Place, London E2 9QX. U.K. Tel: [+44] (0) 1716133909. Fax: [+44] (0) 1716133312. E-mails: continu@dircon.co.uk,
projects@dircon.co.uk

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AIDS: cosa dice e non dice Vasili Mitrokhin (30 ottobre)
Confermata nostra scoperta: AIDS=contaminazione radioattiva (8 ottobre)
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