Teorie controverse e mille ipotesi.
Ma qual è la verità sulla "Peste del Secolo"?
Aids: una "truffa" miliardaria
http://www.lapadania.com/2000/settembre/22/22092000p04a3.htm
di Alessia Quiriconi

 È stata definita la “peste del secolo”, ha sconvolto, o meglio avrebbe dovuto, sconvolgere le abitudini sessuali dell’intero pianeta eppure è ancora un mistero.

 Stiamo parlando dell’Aids (sindrome da immunodeficienza acquisita) che da alcuni ricercatori è ritenuto la conseguenza del virus dell’immunodeficienza, l’Hiv. Questa settimana il Sole Delle Alpi ha tentato di far luce con un ampio servizio su una questione molto complessa che, al di là delle questioni strettamente mediche e scientifiche, sembra coinvolgere anche altri aspetti molto meno nobili. Uno su tutti gli interessi delle lobby, in primis della case farmaceutiche e dei gruppi multinazionali che difficilmente si faranno scappare un business così allettante.

 Già nel 1900, tanto per fare qualche esempio, un gruppo di scienziati, fra cui due premi Nobel per la Chimica, si fece promotore di un’ipotesi nuova. Quella secondo cui non è l’Hiv a provocare l’Aids che, per di più, non si trasmette per via sessuale.  Di contro hanno preso piede altre teorie, non ultima quella di Luc Montagner, il virologo francese che, proprio poco tempo fa, non ha escluso la trasmissione dell’Hiv attraverso un semplice bacio. Immancabile la polemica successiva...

 Dall’America intanto arrivavano altre sconvolgenti notizie che scardinavano qualsiasi teorema scientifico sul rapporto fra la malattia e il virus dell’Hiv. Secondo il professor Peter Dueseberg dell’University of California di Berkley il virus non soddisfa i postulati di Koch. In parole povere non sarebbe dimostrabile che questo microbo genera una determinata malattia. In questo caso l’Aids.

 Pareri discordanti anche per quanto riguarda i test per l’individuazione del virus. Paradossalmente infatti non in tutti i Paesi in cui viene effettuato il test il numero di bande necessario per dichiarare la sieropositività non è sempre lo stesso. Qui calzerebbe a pennello uno dei tormentone dell’estate, dipende, tutto dipende...

 In effetti quello che si riteneva vero qualche secolo fa, ma semplicemente anche qualche anno fa, viene confutato, poi rivalutato e magari improvvisamente smentito di nuovo. Queste le leggi del mercato che, anche in campo medico, dettano le regole. Il tornaconto non è da poco: diversi i miliardi in gioco che fanno gola ai diretti interessati. Che non sono i pazienti. L’Aids si presenta quindi come una delle più grandi truffe messe in piedi ai danni del genere umano impossibilitato a conoscere la verità, ad avere la libertà di scegliere se poter baciare liberamente qualcuno o se dover pensare a usare un preservativo anche per la bocca...

 Per non parlare della confusione sui prodotti farmaceutici per i pazienti affetti da Aids: secondo il New York Times per esempio l’Azt, uno dei farmaci in questione, aiuta la guarigione, mentre per l’Informatore farmaceutico americano sono insopportabili gli effetti collaterali che provoca. Avvelenamento dei mitocondri, riduzione dei globuli bianchi, perdita di peso e addirittura danni neurologici e muscolari.

 Ma non scendiamo in particolari troppo tecnici limitandoci a ribadire il fatto che molte persone, sparse in tutto il mondo, soffrono atrocemente per questa terribile malattia che miete vittime in continuazione.  Eppure nonostante gli stanziamenti per la ricerca ancora non si è arrivati a un dunque, a una soluzione che possa essere accettata e che non sottostia agli sporchi interessi dei signori della scienza.