Lo sport, tutti ormai sappiamo quali benefici produce sull'uomo, sia fisici che psichici. Ho già detto che ormai tutte le carceri hanno almeno un campo di calcio ed una palestra; ma molti detenuti svolgono esercizi fisici in cella o nei cortili per il passeggio. Questo perché l'accesso al campo o alla palestra è limitato a causa della rotazione delle sezioni; di media, non si riesce ad accedervi più di una volta la settimana, ed è perciò che molti si arrangiano. Poi c'è anche il problema di far conciliare gli orari a cui è condizionato il detenuto: il giorno, l'orario della doccia, dei pasti e del passeggio, l'eventuale attività lavorativa o lo studio che si svolge.
Sono queste le maggiori cause per cui molti non fanno attività fisica, cadendo nella "trarpola" dell'ozio che è il peggiore nemico dell'uomo, figuriamoci del detenuto! L'ozio fa pensare, ma pensare con le dita intrecciate è ben altra cosa, logora e distrugge qualsiasi buona volontà, figuriamoci, ancora una volta, le volontà deviate!
Alla Dozza, in entrambe le sezioni differenziate (A.S. alta sorveglianza) dove io mi trovo, è possibile fare la doccia tutti i giorni dalle ore Nove alle Dodici e dalle Sedici e quindici alle Diciotto; credo che in molte carceri ci invidiano questa possibilità, per cui, alla Dozza, chi vuole fare attività fisica in cella, soprattutto se è da solo, la può fare benissimo. Infatti sono molti quelli che la fanno. Al campo da pallone possiamo accedere una volta alla settimana in un giorno stabilito dalla direzione; vi accediamo una volta di mattina ed una volta di pomeriggio.
Comunque è auspicabile che lo si favorisca sempre di più, lo sport, poiché ne è riconosciuta la sua utilità anche pedagogica.