ROMA. Sono «oltre 200 mila, tra americani, francesi, canadesi e belgi, i militari colpiti dalla sindrome del Golfo». Nell'Iraq del Sud si registra un «aumento l'anno del 350% circa di leucemie, cataratte, tumori, deficienze immunitarie e malformazioni». A sosterlo è padre Jean Marie Benjamin, che da anni raccoglie dati sulla questione uranio.
Padre Benjamin ricorda anche che il 29 settembre del 1999, la commissione Affari esteri della Camera ha approvato una risoluzione che impegnava il governo a istituire una commissione tecnico-scientifica, chiedere al governo Usa di mettere a disposizione della stessa commissione le informative sull'utilizzo delle armi all'uranio, e proporre la costituzione di una commissione europea. «Nonostante gli impegni presi - dice padre Benjamin - si sono aspettati i primi morti prima di costituire la commissione».