ROMA. «Il ministro della Difesa è male informato: in Bosnia furono usati proiettili all'uranio impoverito nel corso dell'operazione Deliberate Force attuata nel 1995". E' quanto afferma Falco Accame, presidente dell'Anavafaf, l'Associazione dei familiari delle vittime delle forze armate.
Accame replica al ministro Sergio Mattarella che, rispondendo a un'interrogazione parlamentare, aveva tra l'altro affermato che il caso di leucemia fulminante che l'anno scorso provocò la morte di Salvatore Vacca, di Nuxis, non può essere riconducibile all'uranio impoverito in quanto il soldato aveva prestato servizio in Bosnia dove non furono usati questi proiettili.
Ad
avviso di Accame, al contrario, "durante l'operazione Deliberate Force
del 1995 in Bosnia furono usati missili Cruise Tomahawk, ciascuno dei quali
porta testate con 750 libbre di uranio impoverito". In Bosnia - prosegue
Accame - sono stati usati anche proiettili anticarro sempre all'uranio
impoverito lanciati da aerei A-10". Il presidente dell'Anavafaf trae le
sue informazioni da alcuni "documenti di fonte governativa statunitense,
ai quali è stato tolto il segreto e che sono adesso reperibili anche
su Internet". Una documentazione che Accame, in qualità di presidente
dell'Associazione dei familiari delle vittime delle forze armate, ha detto
di aver già inviato alla presidenza del consiglio dei ministri.