Dopo
l'uranio impoverito nelle bombe, nei proiettili degli A-10 (dell'ultima
guerra), nelle mine, negli ospedali (come mezzo schermante al posto del
piombo), dopo l'uranio sugli aerei (sui Dc-10, 747, MD-80), abbiamo scoperto
che, da un decreto ministeriale emesso il 15 dicembre 1970 dal ministero
dell'Industria, in concerto con il ministero della Sanità, si è
deciso di rendere legale il riciclaggio di scorie radioattive negli oggetti
di uso comune quali: Ceramiche per i sanitari, cristalli, lenti per gli
occhiali, retine per le lampade a Gas da Campeggio ed altri suppellettili,
inclusi gli Elettrodi per la saldatura largamente impiegati dai lavoratori
Metalmeccanici.
Dicono
che lo utilizzino per fare in modo che scocchi meglio l'arco elettrico
necessario alla saldatura. Se pensiamo che per ogni elettrodo per la saldatura,
ci sia circa il 3% di Torio (elemento che diviene radioattivo col passaggio
degli elettroni), e prendiamo in considerazione il numero degli operai,
(es. Marghera, Dalmine, Danieli, Fincantieri ecc..), in cui si fa un grande
uso di elettrodi, vedremo che la questione assume una connotazione alquanto
negativa per i lavoratori adibiti alla mansione di saldatori, ed oltre
a loro per chi lavora nelle immediate vicinanze, soprattutto vediamo che
la quantità di scorie nucleari riciclate in tal modo, assuma grosse
proporzioni. Le Radiazioni Alfa, emesse da U238 e dal Torio, sono tra le
più nocive, una volta inalate per un certo verso sono simili all'Amianto,
le particelle Alfa si fissano nei polmoni e lì vi si depositano
continuando ad emettere radiazioni creando un avvelenamento chimico-tossico-nocivo.
I lavoratori sanno, che i casi di cancro, leucemia, o di sterilità
maschile possono essere generati dalle Radiazioni Alfa? Come mai negli
anni 70 non se ne è mai parlato? Come è stato possibile che
costoro architettassero questo infame decreto Anti-Costituzionale? Da quanto
tempo prima si utilizzavano negli stabilimenti elettrodi contenenti scorie
radioattive senza che i lavoratori sapessero la verità? Quello che
è certo che i lavoratori metalmeccanici sono rimasti per tutti questi
anni all'oscuro della verità, quello che è sicuro è
che quelli che hanno promulgato un simile decreto sono dei criminali che
hanno violato la Costituzione all'art.32, un vero e proprio attentato alla
Salute Pubblica al danno di una delle più grandi forze motrici del
paese i lavoratori, metalmeccanici. Quello che è sicuro, è
che qualcuno negli anni 70 si è venduto la pelle degli operai per
30 danari alle lobby nucleari, che pur di smaltire le scorie le mettono
dovunque, come nelle armi utilizzate sui Balcani.
Infatti,
l'Osservatorio Etico Ambientale ha divulgato recentemente l'accordo semi-segreto
siglato nel 1959 tra l'ILO (organizzazione internazionale dei Lavoratori)
e la IAEA (agenzia int.le energia atomica) nel quale quest'ultima si arrogava
il diritto di promuovere, avviare ed occultare tutti gli studi sull'impatto
del nucleare nell'ambiente e sull'uomo. Praticamente ci stanno adoperando
come delle cavie per vederne gli effetti. Come mai nella Legge 626 (sicurezza
sul lavoro) non si fa menzione ai rischi riguardanti alle radiazioni ionizzanti
in maniera chiara e precisa? Queste ed altre domande sorgono, e penso che
chi lavora e produce debba porsi, per sé e per le proprie famiglie,
per il futuro.
Roberto
De Bortoli
Osservatorio
Etico Ambientale