Sono
112 i siti in Kosovo in cui sono stati sparati dagli A10 i 31.000 proiettili
all’uranio impoverito. Lo rende noto il sottosegretario all’ambiente Valerio
Calzolaio dopo che la Nato ha consegnato all’Onu la mappa dei luoghi. I
112 punti sono compresi per lo più nelle 4 aree già individuate
in precedenza: l’area occidentale della autostrada Pec-Dakovica-Prizren,
i sobborghi di Klina e Prizren, l’area a nord della strada Suva Reka-Urosevac.
«Ora che abbiamo la mappa -ha detto Calzolaio- sarà possibile
fare i monitoraggi in loco. Ci dovremo coordinare anche con la Serbia perché
i proiettili all’uranio impoverito sono stati usati anche in quel Paese».
Sui rischi dell’uranio impoverito l’Anpa, l’Agenzia nazionale per l’ambiente,
ha elaborato un rapporto nei mesi scorsi in cui vengono anche presi in
considerazione i possibili rischi radioattivi per l’Italia. «Nell’ipotesi
di un rilascio nei Balcani, a Pristina o Novi sad -dice l’Anpa- la concentrazione
stimata al suolo in Italia sarebbe di almeno 2,5 milioni di volte inferiore
a quella stimata nei Balcani». L’agenzia mette anche in rilievo che
per l’uranio è maggiore la tossicità chimica di quella radioattiva
soprattutto a carico dei reni.
L’uranio
impoverito nei 31.000 proiettili è circa 10 tonnellate.