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Uranio
impoverito
“IL
SOLDATO, di per sé, NON è FATTO PER LE OPERAZIONI DI PACE:
per natura è fatto per combattere, è fatto per uccidere e
deve saperlo anche fare bene; quindi deve sparare. Nelle operazioni di
pace non si deve invece sparare.” (Gen. Bruno Loi)
Il soldato è fatto anche per combattere la radioattività?
La
radioattività non sa distinguere gli amici dai nemici, i civili
dai militari, i serbi dai kossovari.
Nel
corso della guerra contro l’Irak, le forze armate statunitensi hanno utilizzato
su ampia scala proiettili all’uranio impoverito, indicati, in molteplici
documentazioni scientifiche, come causa scatenante della cosiddetta “sindrome
del golfo”. La radioattività, oltre che continuare a mietere vittime
tra gli irakeni, ha colpito più di 100.000 soldati americani provocando
leucemie, tumori e malformazioni genetiche. Armi all’uranio impoverito
sono state usate dalle forze armate Nato in Bosnia, Serbia e Kossovo, come
ha dichiarato il Gen. Marani, portavoce della Nato.
In una trasmissione televisiva della Rai (Report) si è parlato anche per i soldati italiani operanti nei Balcani di sospetti di casi di leucemia provocati dalle radiazioni dei proiettili all’uranio impoverito; si è accennato ad un gruppo di militari italiani ricoverati in un non precisato ospedale; si è data voce ai genitori di Salvatore Vacca, il caporalmaggiore della Brigata Sassari, curato per ipertiroidismo e morto di leucemia.
La stampa locale ha più volte collegato “la morte misteriosa di due soldati”, il giovane di Nuxis Salvatore Vacca e il bersagliere Giuseppe Pintus di Assemini, alla contaminazione radioattiva durante il servizio svolto nella zona dei Balcani.( La Nuova 14/9/99, 10/10/99. L’Unione 22/12/99.).
ESPRIMIAMO VIVA PREOCCUPAZIONE per l’impiego di militari italiani nei territori contaminati dell' ex Jugoslavia.
CHIEDIAMO che i vertici militari, i ministri della Difesa e della Sanità forniscano, con urgenza, tutta l'informazione sull’uso di armi all’uranio impoverito da parte Nato e Usa e facciano chiarezza sulla morte dei due militari sardi.
ESIGIAMO conoscere se l’Italia, che ha sottoscritto e ratificato il trattato di non proliferazione nucleare, preveda d’impiegare ordigni di sterminio di massa all’uranio impoverito.
ESIGIAMO sapere se armi all’uranio impoverito siano usate o siano state usate dalle forze armate Nato e Usa nel corso delle permanenti esercitazioni e sperimentazioni nei poligoni sardi e negli immensi spazi marittimi, militarmente asserviti, che circondano la nostra isola.
No
agli insabbiamenti
Informazione
chiarezza
verità
Comitato
contro la guerra