ROMA, 10 APR - Nella vicenda dell'uranio impoverito, «ci sono state forti emozioni che hanno superato l'obiettività dei dati scientifici. Dati che hanno un loro valore e che devono essere sempre opportunamente considerati». È l'opinione del gen. Carlo Cabigiosu, ex comandante della K-For, la forza Nato in Kosovo.
«Per quanto riguarda i reparti presenti in Kosovo - ha affermato
Cabigiosu - è stato un fatto assolutamente irrilevante, nel
senso che a darci tranquillità è stata la conoscenza scientifica
dei fatti. Sono stati anche i nostri gruppi specializzati a fare i rilevamenti
e, a meno di mettere in dubbio certezze consolidate, eravamo perfettamente
consapevoli dell'inesistenza di rischi per la salute per il nostro personale.
A noi, che avevamo una conoscenza diretta della situazione - ha concluso
Cabigiosu - questa diatriba non ci ha toccato».
(ANSA).