(ANSA) - Roma, 22 dicembre - Sono "oltre 200mila, tra americani, francesi, canadesi e belgi, i militari colpiti dalla sindrome del Golfo". Nell'Iraq del Sud si registra un "aumento annuo del 350% circa di leucemie, cataratte, tumori, deficienze immunitarie e malformazioni". A sostenerlo è padre Jean Marie Benjamin, che da anni raccoglie dati sulla questione uranio.
Padre
Benjamin ricorda anche che il 29 settembre del 1999, la commissione affari
esteri della Camera ha approvato una risoluzione che impegnava il governo
a istituire una commissione tecnico-scientifica, a chiedere l governo Usa
di mettere a disposizione della stessa commissione le informative sull'utilizzo
delle armi all'uranio e proporre la costituzione di una commissione europea.
"nonostante gli impegni presi - dice - si sono aspettati i primi morti
prima di costituire la commissione". (ANSA)