La procura indaga, Freedomland sospesa
La società è stata "congelata" da Borsa spa: l'indagine ipotizza che circa il 20% dei clienti della società in realtà non esista. Il presidente Degiovanni sarebbe indagato
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MILANO, 5 OTTOBRE - Freedomland, matricola della new economy, è stata sospesa questa mattina dagli scambi del Nuovo Mercato di Piazza Affari con un provvedimento della Borsa spa in attesa di comunicazioni. A portare alla sospensione sarebbero gli sviluppi di un'inchiesta su presunti falsi contratti ai clienti, condotta dal sostituto procuratore milanese, Luigi Orsi.

 Virgilio Degiovanni, il creatore, azionista di controllo e presidente di Freedomland, sarebbe indagato per falso in bilancio e manipolazione del titolo in Borsa, al pari di altre persone il cui nome non è stato reso noto. Secondo il Pm milanese Luigi Orsi, oltre il 20% dei 60.000 clienti segnati nel bilancio semestrale del 1999 e nel prospetto di collocamento in Borsa (Nuovo), per un controvalore di 9 miliardi e 900 milioni, sarebbero fittizi: una parte presi a casaccio, forse addirittura dagli elenchi telefonici, e gli altri tra coloro che avevano aderito all'iniziativa promozionale «Regalo di Natale» dello scorso dicembre.

 Questi ultimi avrebbero avuto in prova il decodificatore con cui vedere Internet in Tv per 30 giorni ma poi avrebbero receduto: nonostante ciò, sarebbero loro giunti i bollettini per il pagamento. Il sospetto del pm Orsi e della Gdf è che la presunta falsificazione di migliaia di contratti non sia una iniziativa dei singoli venditori, ma possa essere stata studiata come strategia proprio per gonfiare il valore di Freedomland, al momento del collocamento, fissato il 19 marzo scorso a 105 Euro per azione. Questo aveva permesso alla società, di cui Degiovanni controlla direttamente il 65,681% dei titoli, di ricavare dal mercato 670 miliardi per una quota del 22,9% delle azioni.

 Proprio stamane la Finanza ha acquisito documenti presso la società di revisione Deloitte & Touche e la Banca Leonardo, sponsor dell'ingresso in Piazza Affari, alla Consob (dove è stato acquisito il prospetto di collocamento) e nella sede della società e delle controllate per la vendita dei contratti, dove le Fiamme Gialle stanno facendo rilevamenti già da alcuni giorni.

 L'indagine condotta dalla Guardia di Finanza sarebbe nata dalla segnalazione di 'non clienti'. Alcune persone, infatti, avrebbero segnalato di aver ricevuto documentazione diretta ai clienti della società, pur non avendo mai chiesto di acquistare, noleggiare o avere in commodato gratuito la tastiera ed il lettore che consentono alle famiglie non provviste di computer di collegarsi ad internet tramite l'apparecchio televisivo.

 La società, fondata nell'aprile '99 da Virgilio Degiovanni, l'ideatore anche della rivista Millionaire, sosteneva di avere già a fine anno 60.000 abbonati (20.000 diffusi in fase di test) ed un fatturato di 56 miliardi. Per il futuro la società preannuncia l'obiettivo di raggiungere una quota del 30% del mercato specifico. Queste, invece, le previsioni fatte da Degiovanni sul sito internet della società: «Nella mia visione - si legge - Freedomland sarà un modo nuovo dove tutto è possibile, sotto il profilo materiale.... la futura Freedomland vuole essere un generatore di corrente positiva, uno stimolatore di sogni e di azioni concrete per realizzarli. Una prova che l'impossibile è possibile»



Web-tv? In Usa chiude

 NEW YORK, 19 SETTEMBRE Il portale Pseudo.com, uno dei primi esempi di web-tv, divenuto famoso negli Stati Uniti per aver offerto una «copertura» totale della Convention repubblicana, chiude. I 175 dipendenti della società, nata a Manhattan sei anni fa, sono stati licenziati. Il sito che si riprometteva di fare concorrenza alle televisioni, trasmettendo video di eventi politici, musicali o di cronaca, è fallito per non aver raggiunto la soglia dei 50mila visitatori al giorno, considerata minima per ottenere visibilità e quindi il pareggio dei costi.



Nota: se chiude negli USA...