Unione Sarda, 31 dicembre
Sindrome dei Balcani.
Per la Nato non ci sono prove
Il Belgio: deve indagare l’Ue
http://www.unionesarda.it/unione/2000/31-12-00/CRONACA%20ITALIANA/ITA02/A01.html

Bruxelles La «sindrome dei Balcani», il presunto nesso tra proiettili all’uranio impoverito e le morti di reduci delle missioni nell’area, è sulla buona strada per diventare un caso politico a livello europeo. La proposta di affrontare il delicato tema a più alti livelli era stata avanzata ufficialmente ieri dal ministro della Difesa belga Andrè Flahaut in una lettera inviata al collega svedese Bjorn von Sydow, il cui paese assume da dopodomani la presidenza di turno dell’Ue. Oltre che in Italia, si parla infatti di «sindrome dei Balcani» anche in Belgio, Olanda, Spagna e Portogallo.

Il Belgio ha scelto la «via politica», ossia il coinvolgimento diretto della presidenza di turno del Consiglio dei ministri: un iter che assicura sulla carta la possibilità di decisioni definitive più rapide rispetto ad un’esortazione ad agire rivolto in prima battuta alla Commissione Ue. La necessità di mettere insieme gli studi finora realizzati è stata sottolineata dal Belgio,anche perché mancano finora prove certe su un nesso fra uso dei proiettili e malattie di cancro fra i militari.

Dai militari, intanto, continuano ad arrivare laconiche smentite: «La Nato - ha detto ieri un suo portavoce dal quartier generale di Bruxelles - ribadisce le sue precedenti dichiarazioni incluso il fatto che gli studi medici esistenti non hanno dimostrato alcun legame tra l’uso di proiettili all’uranio impoverito e i decessi dei militari». Per i vertici dell’alleanza militare, insomma, il caso non esiste.

Non la pensano così a Lisbona. Nella capitale portighese viene chiamato in causa Javier Solana, responsabile della politica estera e della difesa comune dell’Unione Europea ed ex segretario generale della Nato. Antonio Ribeiro Ferreira, condirettore del quotidiano più antico ed uno dei più influenti del paese, “Diario de Noticias”, scrive in un editoriale che Javier Solana dovrebbe «essere processato per crimini di guerra».