24 dicembre 2000
Unione Sarda
«Nessuna radioattività nelle basi italiane in Bosnia»
http://www.unionesarda.it/unione/2000/24-12-00/CRONACA%20ITALIANA/ITA02/A04.html

Nessuna radioattività nelle basi che, negli anni, hanno ospitato i militari italiani in Bosnia. È quanto emerge da un primo monitoraggio compiuto ieri a Sarajevo da esperti arrivati da Roma. Si tratta di controlli finalizzati ad «accertare i rischi di inquinamento ambientale connessi con l’utilizzazione di munizionamento all’uranio impoverito»; controlli - rende noto un comunicato del contingente italiano inquadrato nella Sfor, la Forza di stabilizzazione Nato in Bosnia - «che hanno dato nella totalità dei casi esiti negativi». I rilevamenti sono stati eseguiti dal contrammiraglio Francesco Andreuccetti, direttore del Cisam, il Centro studi per le applicazioni militari, e dal professor Vittorio Sabbatini, capo dell’Ufficio nucleare dello stesso centro, nonché membro della commissione nominata dal ministro della Difesa, Sergio Mattarella. I due esperti sono stati coadiuvati dal nucleo Nbc (Nucleare biologico chimico) del contingente italiano in Bosnia. Gli accertamenti, come detto, non hanno rilevato alcuna radioattività nelle basi che hanno ospitato e ospitano i militari italiani dall’inizio della missione. I controlli, in particolare, hanno interessato le due caserme Tito, dove sono attualmente stanziati gli oltre mille uomini della brigata Julia; la base di Zetra, quella di Vogosca, l’aerocampo di Rajlovac. Accertamenti negativi anche a Butmir, dove hanno sede i carabinieri della polizia internazionale.



Commento: a questo punto l'uranio, il plutonio, etc. andrebbero cercati nei biomarcatori, cioè nei soldati e nei civili, volontari o meno. Asaf Durakovic (Arabia Saudita), Hari Sharma (Canada) e Leonard Dietz (USA) sono tra i pochi esperti mondiali del settore. Hanno trovato l'uranio impoverito nei reduci del Golfo dieci anni dopo il conflitto. Quando venni chiamato a relazionare in Commissione Esteri il 18 gennaio 2000, proposi di sentirli. Ma la Camera (che costa 1.600 miliardi - nostri - all'anno) non aveva i soldi per pagargli le spese del viaggio...