Unione Sarda
domenica 17 dicembre 2000
Uranio assassino
Un altro morto e nuovi casi sospetti
 http://www.unionesarda.it/news.asp?IDNews=5952&IDCategoria=1&Archivio=

Ancora morti e malati sospetti tra i soldati impegnati nelle operazioni di guerra nei Balcani. L’uranio impoverito, il metallo radioattivo contenuto nelle munizioni da guerra, continua ad essere considerato come il possibile responsabile della morte di un altro militare.

Il maresciallo Domenico Leggiero dell’Osservatorio nazionale per la tutela delle forze armate ha annunciato che si tratta di un giovane romano in forza alla Croce rossa e che aveva prestato servizio in Bosnia.

Quest’oggi arrivano poi le prime reazioni dei vertici militari della Sardegna in seguito alla rivelazione fatta dall’Unione Sarda di un altro caso di leucemia sospetta.

Gli ufficiali sardi, nel ritenere ogni allarmismo totalmente ingiustificato, sostengono però di avere in osservazione altri due militari. Come Andrea Antonaci e Salvatore Vacca, anche il soldato romano di cui si è appresa la morte era affetto da leucemia. «L’ennesima morte tra l’indifferenza generale» - commenta Leggiero - che la ritiene ricollegabile anche stavolta alle contaminazioni dei proiettili all’uranio impoverito.

Il Sardegna aumentano invece i casi sospetti tra i reduci del Kosovo.  Ad annunciarlo in una conferenza stampa convocata dal generale Angelo Lunardo è il colonnello Giuseppe Valentino, capo dei servizi sanitari militari regionali. «Stiamo seguendo al momento due casi di militari attualmente in servizio», dice l’ufficiale. «Si tratta nel primo caso di una patologia cronica a carico dell’apparato immunitario e nel secondo del rilevamento di sintomi aspecifici. Per ora dobbiamo comunque completare gli accertamenti». Riguardo il militare ricoverato in un presidio della Asl 8 è stato detto che il giovane è tenuto costantemente sotto controllo.

Walter Falgio