Caso Kosovo Uranio assassino: il ministro Mattarella respinge ogni accusa
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martedì 28 novembre 2000

Si riaccendono le polemiche sull’uso degli armamenti all’uranio impoverito. L’ex presidente della Commissione difesa della Camera dei deputati Falco Accame, rispondendo al ministro della Difesa Sergio Mattarella, sottolinea che l’esponente del Governo si sbaglia nell’affermare che la morte del giovane commilitone sardo Salvatore Vacca non può essere riconducibile alle radiazioni dell’U238. Il militare di Nuxis, secondo il ministro, non può essere stato contaminato perché ha prestato la sua missione in Bosnia dove non sono stati esplosi armamenti radioattivi. Accame ricorda, invece, che in base alle informazioni reperibili anche sul sito internet del dipartimento della Difesa statunitense, gli americani hanno fatto largo uso di missili Cruise Tomahawk con testate all’uranio e proiettili anticarro, durante la missione balcanica Deliberate Force nel 1995. Falco Accame, in qualità di presidente dell’Associazione nazionale assistenza vittime arruolate nelle forze armate, ha pure inviato una lettera al sottosegretario alla presidenza del Consiglio Vannino Chiti dove esprime viva preoccupazione relativamente alla sicurezza di tutti i militari italiani impegnati nelle zone di guerra a rischio contaminazione.

Wa. F.