Sabato 3 Marzo 2001
DOPO LE INCHIESTE PARLAMENTARI
http://www.iltempo.it/giornale/ultima/iltempo/nazionale/interni/IN1BIS.htm

ROMA - La relazione sulla figura del musicista russo Igor Markevitch stilata dal magistrato Silvio Bonfigli al termine di una vera e propria inchiesta condotta dalla Commissione Stragi sul presunto «anfitrione» delle Br è stata trasmessa alla Procura di Roma. Il documento ha accertato che la fonte che indicò, già durante il sequestro Moro un ruolo preminente del musicista nel rapimento è una fonte legata all'intelligence israeliana. Il documento illustra dettagliatamente lo sviluppo delle indagini svolte fino al febbraio di quest'anno. Il presidente della Commissione Stragi, Giovanni Pellegrino, sottolinea che almeno tre sono i punti qualificanti del documento: gli accertamenti su Markevitch sono stati richiesti dal Sismi quando Moro era ancora vivo, «non certamente alla vigilia della morte e ciò depone contro una opera di intossicazione. L'altro elemento importante è che la fonte della notizia che indica Markevitch come un uomo importante nelle Br è collegata ai servizi segreti israeliani. L'ultimo elemento rilevante riguarda la presenza di numerose basi nel ghetto ebraico, fatto questo che ripropone il problema di dove sia stato ucciso il presidente della Dc». Giovedì sera i magistrati Ionta e Palma sono stati ascoltati dall'ufficio di presidenza della Commissione Stragi. Ionta è rimasto - ha detto Pellegrino - «molto perplesso per quanto dichiarato dal generale Cogliandro. Infatti - ha aggiunto - Cogliandro ha sempre detto il contrario di quanto ha ora rivelato agli investigatori che hanno condotto l'indagine. Ionta era finora convinto che tutta la vicenda nascesse esclusivamente da un articolo del mensile "Penthouse" che nel dicembre 1978 pubblicò una sorta di diario della prigionia di Moro avente come protagonista un personaggio che poi ipotizzerà essere proprio Markevitch. Ionta comunque ha confermato l'idea che la prigione di Moro sia solo quella di via Montalcini».