Il Tempo, 11 febbraio
Accame: "La commissione Mandelli deve rispondere"
Uranio impoverito in Somalia: la Lega chiede lumi a Mattarella

ROMA - Proiettili all'uranio impoverito in dotazione ai militari italiani in Somalia, nel '93, e tuttora depositati nei nostri magazzini militari. E' quanto ipotizzano i deputati leghisti Cesare Rizzi e Edouard Ballaman che hanno chiesto chiarimenti, con un'interrogazione, al ministro della Difesa Sergio Mattarella.

Nell'interrogazione i parlamentari rilevano che il personale di un deposito di armamenti in Italia ha chiesto, nel gennaio scorso, controlli e analisi per i rischi legati all'uranio impoverito, avendo effettuato lavorazioni su munizioni ritornate dalle operazioni della Somalia, di provenienza israeliana, che si sospetta possano essere radioattive.

Da parte del ministero della Difesa non c'è, per il momento, alcun commento su queste dichiarazioni. Viene solo sottolineato che, trattandosi di un'interrogazione parlamentare, la risposta agli interrogativi sollevati verrà fornita nelle sedi opportune, cioè in Parlamento.

"Il ministro della Difesa - dice Rizzi - deve spiegarci se l'allarme del personale di questo deposito è fondato, oppure no: a nostro avviso, e lo diciamo da tempo, i proiettili all'uranio impoverito sono stati usati non solo in Iraq, in Bosnia e in Kosovo, ma anche in Somalia, dove hanno operato a lungo i nostri soldati, così come nei diversi poligoni distribuiti in Italia". Per l'esponente della Lega, "il Governo deve dare una risposta chiara, mentre quando si parla di uranio impoverito i nostri ministri restano sempre sul vago. Sanno e non dicono".

Tra le associazioni che si occupano della presunta contaminazione da uranio impoverito dei militari italiani, l'Anavafaf è stata la prima a riferire di alcuni casi di soldati morti dopo essere stati in servizio in Somalia - come il maresciallo Pizzamiglio o il capitano di Corvetta D'Alicandro - o in alcuni poligoni da tiro italiani. Falco Accame, presidente dell'associazione, chiede dunque alla Commissione Difesa della Camera, che sta indagando sulla "sindrome dei Balcani", di "estendere l'indagine anche alla Somalia e ai poligoni, convocando i responsabili". Allo stesso tempo anche la commissione di esperti presieduta dal professor Mandelli, dovrebbe - secondo l'Anavafaf - ampliare i casi in esame.