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Il 15 agosto 1971 il Presidente USA Richard Nixon dichiarò la fine della convertibilità in oro del frusciante dollaro e contestualmente quanto unilateralmente si affossarono gli accordi del 1944 sottoscritti dai paesi Occidentali a Bretton Woods. A qianto pare non si è appresa la lezione, fra l'altro la cosa era già risaputa, cioè: l'oro aveva solo lo scopo di paludare, di occultare, di dare un fondale teatrale al pezzo di carta, al dollaro che valeva e vale solo ed in quanto lo si accetta, mentre, inconsapevolemte viene, dai più, dato per scontato che lo si accetta perchè vale. Il punto: se è vero, com'è vero che è la convenzione, da "cum venire", ovverossia che ci si mette d'accordo, si conviene che il dollaro, la lira, la sterlina, il marco, abbiano il valore che viene loro attribuito purtroppo, ripeto, inconsapevolmente, significa che solo la cultura di dominazione favorita e sostenuta dalla dominazione della cultura: si sa solo quello che si vuole si sappia, vuole ancora più o meno subliminalmente che ci si attardi ancora, dopo trent'anni dalla fine della convertibilità aurea del dollaro, a parlare di "valuta pregiata ", di riserve auree e di altre consimili leggende per persone frettolose che rinunciano a fermarsi un attimo per capire. di "attimi" dal 16 agosto 1971, or sono trent'anni, quanti ce ne sono stati per capire? Mi fermo qui perchè voglio vedere e leggere se qualcuno ne vuole sapere di più. Io, grazie al Prof. Giacinto Auriti, vero scienziato del Diritto, è da quel dì che che posso dire cosa sia la sovranità monetaria ma non mi scrivo addosso se non vi è chi dimostri, non a me, ma a se stesso, di volerne saper non solo di più ma di sapere quello che dobbiamo sapere per non perdere tempo, peggio, per non credere di essere degli eroi ad andare a Genova.

Passo parola!

aureliano