La propaganda nuclearista: l'intervento dell'On. Scalia (9 febbraio)

Premessa: la mafia nuclearista cerca di distrarre l'attenzione dalle radiazioni ionizzanti esasperando l'impatto dell'inquinamento elettromagnetico. Qualsiasi studente di qualsiasi ordine e grado sa che le radiazioni ionizzanti hanno un impatto ben maggiore rispetto a quelle elettromagnetiche, ma il governo mortifero (che non ci meritiamo né abbiamo eletto) insiste, incurante del buon senso. L'On. Scalia ha "dimenticato" di dirci molte cose rispetto alla gestione delle scorie nucleari in Italia; un giorno, a gran voce, gliele chiederemo tutte/i assieme. Questa gentaglia, in tacito accordo con alcuni magistrati non-vedenti (a cominciare dalla Signora del Ponte e dal dott. Vecchione), sta pianificando la morte dei nostri figli, dei nostri nipoti, dei figli dei nostri nipoti, etc. Il loro trucco: aprono fascicoli "contro ignoti" quando si toccano i vertici della criminalità. Pensano, beati loro, che nessuno gliene chiederà mai ragione. Auguri...e a presto. Firmato: il popolo sovrano che deve, quando essa è mal gestita, riappropriarsi della gestione della giustizia.


W A N T E D



Resoconto stenografico dell'Assemblea
Seduta n. 856 del 9/2/2001

MASSIMO SCALIA. Ho chiesto la parola per fare solo alcune considerazioni  che si aggiungono a quelle già svolte dal relatore e dai colleghi intervenuti nel dibattito.  Vorrei innanzitutto esprimere la mia soddisfazione perché giunge all'esame ed all'approvazione dell'Assemblea un provvedimento sull'inquinamento elettromagnetico, del quale sono stato primo presentatore nella XI legislatura, quando la sensibilità per questi temi era ancora non cresciuta ai livelli che si registrano giustamente in questi anni. Vorrei inoltre sottolineare delle novità fondamentali da un punto di vista direi quasi tecnico scientifico, con importanti conseguenze sul piano proprio della tutela sanitaria: mi riferisco all'introduzione nel disegno di legge - accanto ai cosiddetti limiti di esposizione che riguardano quelli che nella letteratura scientifica vengono definiti gli «effetti termici» dovuti alla radiazione elettromagnetica non ionizzante - dei valori di attenzione e poi gli obiettivi di qualità che, sostanzialmente, si riferiscono a quegli effetti a lungo termine (ad esempio le leucemie) che sono stati oggetto di un duro contrasto all'interno della comunità scientifica proprio perché, nonostante i risultati delle epidemiologie (penso a quella dell'istituto di Stoccolma) avessero mostrato un rischio basso ma l'esistenza (con un rischio di 10 e meno 5) di leucemie, gran parte della comunità scientifica era restia ad accettare l'idea che vi fosse un rischio di tumori e di leucemie dovuti all'inquinamento elettromagnetico.

PRESIDENTE. Ed ora com'è la situazione?

MASSIMO SCALIA. La legge accetta quest'idea perché, quando segnala i valori di attenzione, segnala che possono esistere effetti che vanno al di là dei cosiddetti effetti termici e che sono di lunga durata. Essa poi pone, con l'introduzione degli obiettivi di qualità, l'idea che si possa scendere in basso, a maggior tutela della salute, per quanto riguarda poi i numeri da fissare nel decreto. Queste sembrano delle innovazioni francamente fondamentali!

Pur rimanendo sempre e dovunque delle ombre, ricordo che qui alla Camera si svolse un confronto nel quale alcuni di noi dissero di preferire - io ero tra questi - che i limiti di esposizione, i valori di attenzione e gli obiettivi di qualità fossero espressi in cifre già nella legge.

Siamo stati in qualche modo facili profeti perché il decreto che dovrebbe fissare questi limiti che, per quanto riguarda il Ministero dell'ambiente è pronto da tempo, stenta a decollare perché gli interessi forti - che stanno dietro al mondo delle radiazioni elettromagnetiche che prima venivano ricordate e che vanno, tanto per fare nomi, dall'Enel ai grandi produttori di dispositivi elettronici, di antenne, di telefoni, di cellulari e di televisioni e di quel che si voglia (vediamo antenne ovunque) - premono fortemente ed hanno avuto fino adesso successo nel riuscire a non far fissare ai livelli più adeguati rispetto alla letteratura scientifica e internazionale esattamente quei numeri che corrispondono ai limiti di esposizione e ai valori di attenzione per non parlare - per quanto concerne gli obiettivi di qualità - dei famosi 0,2 microtesla. C'è però un motivo ulteriore di soddisfazione. Se questa legge verrà approvata dal Parlamento, sarà la prima legge quadro al mondo in campo di tutela rispetto all'inquinamento elettromagnetico ed avrà avuto anche la fortuna di ricevere a priori un cospicuo finanziamento perché in sede di legge finanziaria fu proprio un emendamento dei Verdi - del resto si tratta di una battaglia storica dei Verdi - a ottenere uno stanziamento per tutti gli obiettivi che la legge si propone (anche se allora la legge ancora non c'era, come adesso), a valere sulla vendita della concessione UMTS, stimata in circa 27mila miliardi. Quindi, se il Parlamento l'approverà avremo la prima legge quadro al mondo e anche uno stanziamento iniziale di tutto rispetto, dell'ordine di 270 miliardi.

Dunque, credo che le luci siano più delle ombre. Mi auguro anch'io che il Parlamento approvi rapidamente questa legge che sarà una risposta alle preoccupazioni espresse da centinaia, forse migliaia, di comitati cittadini che in questi anni si sono costituiti proprio a rappresentare l'esigenza di avere una tutela adeguata dall'inquinamento elettromagnetico. Un'ultima considerazione. Questi cittadini forse esagerano? Non voglio fare stime rozze e confronti impropri, però penso che si possa affermare in tutta serenità che il rischio della variante umana della variante BSE (che sta preoccupando tutta l'Europa, e non solo l'Europa, e che è all'origine di provvedimenti giustamente rigorosi, anzi forse dovrebbero esserlo anche di più, da parte della commissione europea e da parte dei singoli Governi europei), sia del tutto confrontabile, anzi forse leggermente inferiore, anche se l'analogia vale quel che vale, al rischio di danni sanitari gravi (penso alle leucemie) conseguenti all'azione dei campi magnetici. Quindi, questa legge è fondamentale anche da questo punto di vista e coglie il senso di una accresciuta consapevolezza dei diritti alla salute dei cittadini una consapevolezza che, adeguatamente raccolta dal Parlamento, sia in grado di far valere un diritto primario qual è la salute anche a fronte di interessi assai forti ma di parte (Applausi dei deputati del gruppo misto-Verdi-l'Ulivo).