Il Resto del Carlino, 26 gennaio
«Arlacchi fa il gioco dei narcotrafficanti»
http://ilrestodelcarlino.monrif.net/chan/2/7:1753313:/2001/01/26

MILANO — Contro i criminali globali — in questo caso i trafficanti — lotta globale. Non è solo un concetto, ma un modo di procedere contro il problema droga. Lo ha spiegato Pino Arlacchi, vicesegretario generale delle Nazioni Unite, durante la presentazione del Rapporto mondiale Onu sulle droghe, a Milano.

I dati del documento indicano la diminuzione della produzione e di consumo di certe sostanze, però ci dicono pure che in tutto il mondo, negli anni Novanta, 180 milioni di persone, vale a dire il 4% della popolazione totale sopra i 15 anni, hanno abusato di stupefacenti: 140 milioni hanno preferito la cannabis, 80 milioni le sostanze chimiche, 14 milioni la coca e 9 milioni l'ero.

Due obiettivi

L'Onu ha due obiettivi: eliminare le coltivazioni di cocaina e oppio entro il 2008, e ridurre la domanda dei Paesi ricchi. Per arrivare a questo «occorre una strategia internazionale coerente», ha sottolineato Arlacchi. Il Rapporto mette in evidenza i successi legati all'attuazione di un programma di sviluppo alternativo in quei Paesi dove la produzione di droga era fino a qualche anno fa un'attività fiorente. Il Pakistan si è liberato dell'oppio, la Thailandia non è più un grosso produttore, il Perù ha ridotto la produzione di coca del 50% tra il '92 e il '99, e la Bolivia del 78.

Ma ci sono anche dati negativi: «Il consumo globale è ancora in espansione, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo. In Pakistan, in 15 anni, gli eroinomani sono diventati 1,5 milioni su 150 milioni di abitanti. Nell'Europa occidentale 1,2-1,3 milioni».

Dure critiche sui metodi di contrasto da Radicali, Lila e altre associazioni. «La strategia di Arlacchi ha consegnato centinaia di milioni di dollari agli stessi produttori. Nell'Afghanistan talebano, gli ettari coltivati sono aumentati del 42% e la produzione del 70». Replica secca del vicesegretario: «Le affermazioni non hanno alcuna credibilità».

Il monito di Tonini

Alla presentazione del Rapporto, oltre al sindaco di Milano, Gabriele Albertini, sono intervenuti: il cardinale Ersilio Tonini; il ministro dell'Interno, Enzo Bianco; la presidente del Tribunale del minori, Livia Pomodoro; Letizia Moratti, City ambassador. Ha coordinato Enzo Biagi. Albertini ha ricordato che la sua amministrazione per la prevenzione, nel 2000, ha stanziato 3 miliardi e 647 milioni. «Ci si droga per esigenza di valere», ha avvertito monsignor Tonini. Livia Pomodoro si è rivolta agli adulti: «Si propongono ai giovani modelli che inducono alla fuga». Letizia Moratti: «L'Europa è debole nella lotta contro la droga».

Il ministro Bianco ha assicurato che in Italia «nel 2000 sono stati sequestrati mille chili di ero e 2.300 di coca. Flessione per la cannabis, ma la quantità di droghe chimiche è aumentata. Sono state sequestrate 570.299 dosi, di cui 502.000 di ecstasy».

Nella foto: Pino Arlacchi

di Albina Olivati



Commento: tre miliardi di persone condannate al cancro dalla mafia nuclerista, meglio occuparsi di droga. Come diceva Don Abbondio: chi non ha coraggio, non se lo può dare.