Resto del Carlino
Ma il leader della Lega ha tutte le ragioni
Legittimo criticare Papa e capo dello Stato
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Anche se è stato immediatamente criminalizzato dalle sinistre e, nel clima di conformistico ossequio all'attuale Capo dello Stato (che ricorda un po' quello, addirittura comico, che fu tributato a Pertini), lasciato solo dalle destre, l'onorevole Umberto Bossi ha perfettamente ragione nella sua polemica con Carlo Azeglio Ciampi.

Ricapitoliamo. Il leader austriaco Joerg Haider aveva affermato che «l'Italia è troppo generosa con i clandestini, che poi proseguono verso l'Austria e la Germania». Ciampi, parlando a Berna, lo ha attaccato e contestato condendo poi le sue affermazioni con la consueta retorica sull'«umanità» degli italiani. La retorica è un suo diritto, l'attacco ad Haider e alle sue affermazioni no. Perché? Perché ciò che ha detto Haider è largamente condiviso da una parte dello schieramento politico italiano, quello di centro-destra, per cui Ciampi, contestandolo, ha preso posizione, sia pur indirettamente, a favore dello schieramento opposto, quello di centro-sinistra. Ha cioè derogato da quel ruolo «super partes» che gli impone la Costituzione e che è la sua funzione più importante, la sua stessa ragion d'essere anche se in Italia, dopo le devastanti invasioni di campo di Pertini e di Cossiga, ce ne si è dimenticati. Ed è proprio ciò che gli ha contestato Bossi quando ha affermato: «Ciampi faccia il Presidente ed eviti di entrare nell'arengo politico». Una frase che avrebbe potuto dire Luigi Einaudi, che interpretò il ruolo di Capo dello Stato con un rigore e un'imparzialità di cui nessuno dei suoi successori è stato capace. Ad Haider poteva replicare, semmai, il capo del Governo, visto che il leader austriaco aveva messo una critica alla sua politica, giammai il Capo dello Stato. La libertà di parola è sancita dalla Costituzione ma quella del Presidente della Repubblica incontra dei limiti, anch'essi sanciti costituzionalmente, derivanti dal suo ruolo di arbitro e di organo di garanzia.

Grottesco è poi che le sinistre abbiano colto l'occasione della polemica Ciampi-Bossi per attaccare l'onorevole Berlusconi in quanto «non sarebbe in grado di garantire per Bossi» (dichiarazioni di Veltroni, Rutelli, Francescato, Castagnetti e altri). Questo, che in democrazia un leader politico, il quale ha il consenso di un certo numero di elettori, debba essere garantito da qualcun altro è un vecchio pallino, o per meglio dire vizio, della sinistra che già nel 1994 pretendeva che Berlusconi «garantisse» per la «democraticità» di Fini e dei suoi. Verrebbe da dire «medico cura te ipsum» se la questione non fosse tutt'un'altra: la «democraticità» di un uomo politico, in democrazia, può essere garantita solo dal consenso che legalmente raccoglie e dal fatto che egli operi all'interno della Costituzione. Punto e basta. Berlusconi non può garantire per Bossi come Bossi non può garantire per lui e Veltroni per Bertinotti e viceversa. In democrazia ognuno si garantisce da solo, rispettando la Costituzione e le leggi del proprio Paese. Ed è esattamente questa la ragione per cui le sanzioni europee inflitte preventivamente ad Haider, uomo politico democraticamente eletto in un Paese democratico come l'Austria, sono state un arbitrio e un'infamia che poi l'Ue si è dovuta rimangiare.

Mi pare che Bossi abbia sostanzialmente ragione anche nella sua polemica con Wojtyla. Anche il Papa può essere criticato, ci mancherebbe altro, se si occupa non di fatti squisitamente religiosi ma di una questione sociale e politica come quella dell'immigrazione. E Bossi, sia pur nel suo linguaggio popolano (il «bla bla») ha ricordato che per il Pontefice è facile parlare di queste questioni, richiamandosi a principi universali che nessuno contesta, perché non ha responsabilità dirette, concrete, ma che poi la patata bollente resta ai politici i quali devono gestire il problema sul campo. E che quindi i politici hanno il diritto, e forse anche il dovere, di avere sulla questione dell'immigrazione una visione un po' meno ecumenica e cristologica di quella del Sommo Pontefice.

di Massimo Fini



Commento: di Haider ci si è ricordati dopo che l'Austria ha rifiutato lo spazio aereo ai bombardieri umanitari della Nato. L'Austria, nettamente antinuclearista, non piace all'Europa della Uranio-connection. La stessa che vuole nascondere sotto il tappeto la questione dell'uranio impoverito e delle mucche contaminate. Ma per rinfrancarci, ecco un altro articolo di oggi sul Resto del Carlino:

Finti handicappati
per vincere l'oro

SYDNEY — Scandalo alle Paraolimpiadi di Sydney dell'ottobre scorso. La nazionale di basket spagnola, che ha vinto la medaglia d'oro era composta da atleti assolutamente sani. Ben dieci dei dodici componenti del team che ha gareggiato nella categoria degli infermi di mente non avevano alcun handicap. Lo ha scoperto un giornalista spagnolo che si è infiltrato per due anni nel team campione d'Europa. Il sospetto di truffa grava adesso su altri quattro atleti disabili spagnoli saliti sul podio di tennistavolo, atletica e nuoto.



Come dire: paraculi alle paraolimpiadi.