Cosa fare se un Prefetto dà segni di squilibrio mentale (13 novembre)

Ci siamo rivolti ai Carabinieri per sapere cosa fare, qualora vi siano ragionevoli sospetti di squilibrio mentale, per ottenere la perizia psichiatrica di un Prefetto al fine di ottenerne le dimissioni e sostituirlo con uno sano di mente (cosa non impossibile).

Ecco i passi:

- ci si rivolge ad un medico di fiducia esponendo le ragioni che ci inducono a richiedere la perizia psichiatrica del soggetto in questione (Prefetto, Ministro, Sindaco, etc.): il medico emette una richiesta di perizia psichiatrica;

- ci si rivolge al Sindaco della città di competenza per ottenere la controfirma della richiesta di perizia psichiatrica;

- ci si rivolge ai Carabinieri (forse va bene anche la Polizia) e si consegna la documentazione;

- i Carabinieri vanno a prelevare il soggetto con la forza e lo portano presso il Pronto Soccorso più vicino dotato di centro d'igiene mentale;

- gli psichiatri visitano il soggetto e ora si danno tre casi:

- il soggetto è malato ma non pericoloso e viene ricondotto al suo domicilio;
- il soggetto è malato e pericoloso e viene tenuto in osservazione;
- il soggetto viene giudicato sano di mente e viene rilasciato.

Vale la pena di approfondire, seguendo tale procedura, specialmente se si ritiene che l'incolumità della comunità sia esposta a gravi rischi a causa dell'attività pubblica del soggetto in questione.

Nota: nel caso anche il Sindaco sia affetto da sindrome simile, occorre ripetere l'intera procedura nei suoi confronti chiedendo l'autorizzazione del vice-sindaco, etc. etc. Evitare comunque, a scanso di querele per diffamazione, di informare la stampa prima della visita coatta presso il Centro di Igiene Mentale.



COMUNICATO STAMPA
TRIESTE: PORTO NUCLEARE E PREFETTO

Spettabile Redazione,

vi informiamo che il Prefetto di Trieste, dott. Grimaldi, ha risposto negativamente alla nostra richiesta in merito al Piano di emergenza in caso di incidente nucleare nel porto di Trieste. Considerato che recentemente il Prefetto di Taranto ha consegnato tale piano, per quanto concerne l'ambito civile e ai sensi del Decreto Legislativo 230/95, viene da chiedersi in che modo si debba interpretare l'articolo 129 del suddetto Decreto, che recita:

"Le informazioni previste nella presente sezione devono essere fornite alle popolazioni definite all'art. 128 senza che le stesse ne debbano fare richiesta. Le informazioni devono essere accessibili al pubblico, sia in condizioni normali, sia in fase di preallarme o di emergenza radiologica".

Vi alleghiamo alla presente mail la corrispondenza intercorsa tra l'Osservatorio e il Prefetto di Trieste e vi invitiamo a visitare il sito http://www.peacelink.it nel quale troverete stralci del piano rilasciato dal Prefetto di Taranto e il Manuale per Sindaci e Consiglieri delle città-porto nucleare, redatto dalla commissione tecnica istituita dal comune di Taranto in occasione del primo convegno nazionale sul tema, nello scorso 20 ottobre.

Confidando sul servizio pubblico dei media nazionali, porgiamo distinti saluti.

Per l'Osservatorio Etico Ambientale
il Presidente - Paola Gandin
stopu238fvg@tin.it



Al Prefetto di Trieste
P.zza Unità d'Italia, 8
34121 Trieste

Oggetto: richiesta del piano di emergenza in caso di incidente nucleare

Premesso che:
per i seguenti porti di Augusta - Brindisi - Cagliari - Gaeta - La Maddalena - La Spezia - Livorno - Napoli - Taranto - Trieste - Venezia
e' stato approntato dalla Marina Militare Italiana un "Piano di emergenza per le navi militari a propulsione nucleare in sosta" e che ad esempio a La Spezia - come documentato dal quotidiano "Il Manifesto" del 9.2.2000 - esso è stato comunicato alla competente Prefettura nell'ottobre 1999;

premesso che:
questo Comune rientra in tale lista di porti a rischio nucleare e che è diritto dei cittadini conoscere i rischi a cui sono soggetti in relazione al possibile transito di navi e sommergibili con propulsione nucleare;

premesso che:
il piano su citato prevede solo le misure di emergenza per i militari e non per i civili, e che e' compito delle prefetture redigere i piani di protezione civile in caso di incidente nucleare a navi o sommergibili del tipo "rottura del circuito primario del reattore con perdita refrigerante, conseguente fusione del nocciolo e fuoriuscita dei prodotti di fissione nucleare";

CHIEDO
come cittadina e a nome dell'Associazione Osservatorio Etico Ambientale di poter ricevere, all'indirizzo sotto riportato, una copia del piano di emergenza nucleare da Lei approntato per la popolazione civile ai sensi della normativa vigente, la quale prevede espressamente che la popolazione venga informata preventivamente dell'esistenza di tali piani e delle connesse modalità operative.

Con osservanza

Paola Gandin
Via XXIV Maggio, 25
34074 Monfalcone (GO)
presidente dell'Osservatorio Etico Ambientale
Monfalcone, 22 febbraio 2000



Ulteriore lettera di richiesta al Prefetto
Lettera di richiesta di incontro col Sindaco
Risposta del Prefetto di Trieste