ESPERTI SEGNALANO ANCHE RISCHI DI CONTAMINAZIONE DA URANIO

   (ANSA) - ROMA, 12 SET - L'immensa nube che da ieri avvolge gran parte di Manhattan è sicuramente tossica e potrebbe anche contenere sostanze radioattive.

   La segnalazione viene dall'Ocra (Osservatorio per le contaminazioni radioattive nell'alimentazione e nell'ambiente) e dal dipartimento di scienze ambientali dell'Università di Siena.

   L'impatto dei due aerei della Boing contro le Torri Gemelle ha provocato, infatti, un incendio che ha distrutto e bruciato materiali sicuramente tossici, mentre gli aerei, se nella loro fabbricazione è stato usato uranio arricchito,possono aver contaminato l'aria con sostanze radiattive.

   Un portavoce della Boeing, interpellato, ha negato che i due 767 fatti esplodere su Manhattan dai terroristi, fossero dotati di contrappesi in urario impoverito, sostenendo che da alcuni anni il materiale non viene più usato perchè troppo caro.

   Gli esperti fanno presente che in situazioni come quella di New York, nel caso dell'uranio impoverito, i rischi sono notevoli perchè il metallo ha proprietà pirogene e quindi brucia nell'aria reagendo violentemente con l'ossigeno atmosferico e producendo una finissima polvere scura di ossido di uranio che può essere facilmente inalata.

   Malgrado le smentite della società che fabbrica questo tipo di aerei, il dipartimento dell'ateneo senese e l'Ocra hanno auspicato che siano fatti accertamenti per avere la garanzia che effettivamente i due velivoli non erano dotati di uranio impoverito.

    Ma la nube, secondo il professor Francesco Riccobono, docente di geochimica ambientale dell'università di Siena, contiene sicuramente diverse sostanze tossiche che possono diventare pericolose se fortemente concentrate.

    Riccobono cita, tra gli altri, i materiali in plastica utilizzati nella costruzione ed arredamento delle due torri, che possono produrre per esempio anche diossina, i computer, gli idrocarbuti fuorisciti dal kerosene contenuto nei serbatoi dei Boeing decollati da poco.

   L'alta concentrazione e la prolungata esposizione della popolazione - la nube è rimasta per lungo tempo sopra la città - potrebbe causare, secondo gli esperti, seri problemi di salute alla popolazione se non saranno prese precauzioni.

   Nel caso di contaminazione provocata dall'uranio si dovrebbe procedere all'evacuazione ed alla decontaminazione.

   Il forte calore verificatosi dopo l'impatto degli arei ha, infatti, creato, secondo gli esperti, una certa concentrazione di polvere di ossido di uranio in un'area densamente popolata e quindi condizioni più gravi di quelle verificatosi in Kosovo e sulle quali si è molto discusso e polemizzato.

   Sui rischi da uranio impoverito l'Ocra, creata dalla sezione di Siena della Lega per la lotta contro i tumori, ha compiuto una serie di accertamenti diagnostici proprio su militari e civili che hanno operato nei Balcani.I risultati saranno resi noti in un seminario internazionale, promosso dalla Lega e dal comando della Regione militare centro, per sabato 29 settembre, dal professor Franco Nobile, oncologo e coordinatore regionale della Lega per la lotta contro i tumori.(ANSA).

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12-SET-01 19:20 NNN