La Nuova Sardegna
FATTO DEL GIORNO
sabato 7 ottobre 2000, B.V. del Rosario
«A Teulada né uranio né cesio»
Il Comando militare: il poligono non è pericoloso per la salute
Il consiglio comunale chiede un osservatorio ambientale
http://www.lanuovasardegna.kataweb.it/lanuovasardegna/arch_07/sardegna/fatto/sf104.htm

CAGLIARI. «Le Forze armate italiane non hanno e non hanno mai avuto in dotazione munizionamento contenente uranio impoverito e tanto meno cesio 137».

Così il tenente generale Angelo Lunardo, responsabile del Comando militare autonomo della Sardegna, ha cercato di fugare i dubbi manifestati da alcuni consiglieri comunali di Teulada - dove sorge il poligono addestrativo per forze corazzate e anfibie italiane e di tutta la Nato - sull'impiego di armi «pericolose» durante le esercitazioni militari.

«Nel poligono di Capo Teulada nessuna Forza armata italiana o straniera ha mai utilizzato o potuto utilizzare munizionamento con penetratori ad uranio impoverito. Occorre precisare, inoltre - ha detto ancora Lunardo - che il poligono è solo un'area addestrativa dove nè in passato nè recentemente sono state sperimentate armi con effetti dannosi sulla salute delle persone e sull'ambiente. Nei prossimi anni è previsto un sempre maggior ricorso a simulatori di tiro che ridurranno notevolmente sia il numero delle esercitazioni a fuoco e il loro costo per la Difesa, sia l'impatto ambientale».

Lunardo ha aggiunto che tutto il munizionamento usato nel poligono al termine dell'esercitazione viene registrato in appositi registri, come pure le aree interessate dalle attività a fuoco e sottoposte a bonifica.

Nei giorni scorsi l'allarme era stato lanciato da Falco Accame, ex presidente della commissione Difesa della Camera. «La preoccupazione per le radiazioni all'uranio impoverito (U238) non riguarda solo le zone teatro di guerra - aveva detto Accame -. Riguarda anche molte zone italiane, quelle dove sono situati dei poligoni specie in Sardegna e nel Triveneto. In Sardegna vengono scaricati da paesi alleati, che usano armi all'uranio impoverito, grandi quantitativi di proiettili specie a Capo Teulada che è poligono militare terrestre, aereo e anche navale». L'ufficiale, anche in qualità di presidente dell'Ana-Vafaf (Associazione nazionale assistenza vittime arruolate nelle Forze Armate e famiglie dei caduti), ha pertanto chiesto il monitoraggio delle zone adibite a poligono.

Successivamente, il senatore Russo Spena ha presentato un'interrogazione ai ministri della Difesa e della Sanità sullo stesso argomento.

Da parte sua, il consiglio comunale di Teulada chiede con ostinazione la realizzazione di un osservatorio ambientale e informazioni sull'uso di armi all'U238.