Il Messaggero, 31 dicembre
UN CASO INTERNAZIONALE
La ”sindrome dei Balcani” arriva a Bruxelles
Il ministro belga scrive al suo collega svedese
http://www.ilmessaggero.it/hermes/20001231/01_NAZIONALE/10/C.htm

ROMA - La "sindrome dei Balcani" è sulla buona strada per diventare un caso politico a livello europeo. La proposta di fare analizzare il tema alla Ue è stata avanzata ufficialmente dal ministro della Difesa belga André Flahaut in una lettera inviata al collega svedese Bjorn von Sydow, il cui Paese assume domani la presidenza di turno. Oltre che in Italia, si parla infatti di "sindrome dei Balcani" in Belgio, Olanda, Spagna e Portogallo. In Portogallo ha fatto senire la sua voce il generale Martins Barrento, Capo di Stato maggiore dell’Esercito. A proposito della denuncia del padre di un militare morto al ritorno dai Balcani, Barrento ha detto: «E’ una storia inventata per pura paranoia». Il quotidiano portoghese "Diario de noticias", uno dei più influenti del Paese, ha invece chiesto che Javier Solana, responsabile della Difesa comune della Ue, sia «processato per crimini di guerra». Un altro giornale, la "Welt am Sonntag", rende noto che in Germania i militari tedeschi che tornano dalle missioni in Kosovo vengono sottoposti a controlli medici volti a riscontrare eventuali conseguenze di agenti radioattivi. Finora, scrive il giornale, non sono state accertate disfunzioni riconducibili alle radiazioni.



Commento: che Trittin è un giocoliere lo sapevamo già, gli avevamo detto dell'incidente all'uranio del 1988, a Remscheid, un intero quartiere contaminato, e ha fatto finta di niente (Ci scrisse: non mi risulta). In Germania più che verdi sono verdastri (o verdaioli? Vedete un po' voi).