Martedì 19 Dicembre 2000
Dopo le rivelazioni del Messaggero
Mattarella riferirà alla Camera
Colpiti da tumore altri due militari reduci dai Balcani
http://www.ilmessaggero.it/hermes/20001219/01_NAZIONALE/PRIMA_PAGINA/KOSOVO.htm

ROMA — Altri due militari italiani reduci dai Balcani sono stati colpiti da tumore. Sono della Brigata Sassari, uno di loro è stato ricoverato in un centro oncologico. E il ministro della Difesa, Sergio Mattarella, riferirà quanto prima alla commissione Difesa della Camera sulla situazione, anche se già precisa: «Non c’è nessun allarme». Le rivelazioni del Messaggero sulle morti da tumore hanno già provocato una raffica di interrogazioni in Parlamento, dai Ds a Forza Italia. Mentre il ministero della Sanità dal canto suo spiega di non disporre di dati scientifici per valutare le connessioni fra i proiettili all’uranio sparati nei Balcani e le neoplasie. I numeri dell’Osservatorio. L’Osservatorio per la tutela delle Forze armate parla di sette militari morti e dodici malati per le conseguenze dell’esposizione alle radiazioni dell’uranio.

Diecimila morti. E per il Kosovo c’è la terribile profezia del biologo Roger Coghill, che diciotto mesi fa in uno studio ha parlato di possibili diecimila morti. La previsione corrisponde in proporzione ai decessi ipotizzati per la guerra del Golfo, dove fu usato l’uranio impoverito.

L’esperto italiano. Vittorio Sabbatini, responsabile dell’ufficio nucleare del ministero della Difesa, afferma che nel Golfo i soldati erano sotto i bombardamenti e quindi avrebbero potuto respirare l’uranio. In Kosovo invece l’uranio era già a terra quando arrivarono i nostri soldati.