Il Manifesto, 21 gennaio
IN BREVE
Danubio tossico
http://www.ilmanifesto.it/oggi/art27.htm

Le autorità rumene hanno rivelato che un affluente del fiume Siret (che a sua volta si riversa nel Danubio) è stato contaminato da un rifiuto tossico contenente cianuro. Una cisterna di stoccaggio della fabbrica di prodotti chimici Medatet sa. che conteneva acetone cianidrico si è rovesciata in un canale di scolo in una cittadina a 400 chilometri da Bucarest. Sarebbero già morte tonnellate di pesci. Un anno fa un incidente nella miniera aurifera di Esmeralda contaminò un affluente del Danubio causando un disastro ambientale in Romania, Ungheria e
Serbia.



IN SOMALIA
http://www.ilmanifesto.it/oggi/art22.htm

 Il settimanale tedesco "Der Spiegel" ha scritto che gli Stati uniti fecero uso di munizioni all'uranio impoverito anche durante l'operazione "Restore hope" in Somalia, nel '93. Il periodico tedesco pubblica infatti il contenuto di un ordine di servizio per le truppe americane, datato
ottobre '93 e proveniente dal Pentagono, nel quale si metteva in guardia il personale medico sui casi di soldati che fossero "rimasti esposti in misura insolitamente massiccia all'uranio impoverito". La rivista aggiunge pure che sia le Nazioni unite che le altre forze militari (tra cui quelle italiane) erano state tenute all'oscuro di tutto.



Proiettili all'uranio anche in Somalia
http://www.ilmanifesto.it/oggi/art3.htm

Un documento pubblicato dal settimanale tedesco "Der Spiegel" dimostra come proiettili all'uranio impoverito siano stati usati dagli Usa durante l'operazione "Restore hope" in Somalia, nel '93. E' un ordine di servizio del Pentagono dell'ottobre del '93, che prevede un trattamento medico per i soldati che fossero "rimasti esposti in misura insolitamente massiccia all'uranio impoverito". L'obbligo di trattamento era previsto per tutti i soldati che avessero "respirato polvere di uranio impoverito" o le cui "ferite" fossero state "contaminate da polveri d'uranio". Così per i militari che si fossero "soffermati in mezzo al fumo" di veicoli incendiati o di depositi con munizioni all'uranio impoverito, e per chi avesse "messo piede in un edificio o su un veicolo" colpiti con proiettili all'uranio. L'ordine di servizio riguardava, però, solo il contingente americano. Gli altri eserciti, e le Nazioni unite, furono tenuti all'oscuro.



IN GERMANIA
http://www.ilmanifesto.it/oggi/art23.htm

 Il ministro della difesa tedesco Rudolph Scharping ha reso nota una lista di nove incidenti con uranio impoverito sul territorio tedesco. Il documento è stato fornito dal comando delle forze Usa in Germania, con sede ad Heidelberg. In sei casi carri armati con a bordo munizioni all'uranio sono andati in fiamme durante esercitazioni Nato. In altri tre casi le forze dell'Alleanza hanno usato queste munizioni per errore, nel corso di manovre e collaudi. Il comando americano ha detto che è in corso un'inchiesta interna e che almeno tre dei nove casi sono confermati anche dal Pentagono. Gli incidenti si sono verificati tutti durante l'era Kohl.



IN PALESTINA
http://www.ilmanifesto.it/oggi/art24.htm

 In un rapporto inviato alle Nazioni unite qualche giorno fa, l'Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp) sostiene che navi ed elicotteri israeliani dalla ripresa dell'Intifada starebbero utilizzando munizioni all'uranio impoverito durante i bombardamenti su obiettivi civili palestinesi nei territori occupati. In particolare, proiettili all'uranio impoverito sarebbero stati usati contro un gruppo di ragazzi appartenenti ad Al Fatah, nei pressi di Ramallah. Secondo i palestinesi, questi proiettili sarebbero montati in particolare sugli elicotteri Cobra e Apache, di produzione statunitense.