Il Manifesto
17 Gennaio 2001
URANIO La Nato consegna le mappe del disonore
Reportage dagli ospedali di Belgrado: tumori in aumento
http://www.ilmanifesto.it/oggi/art2.htm

 Alla fine la Nato ha consegnato la "mappa" dei siti bombardati in Bosnia, a Sarajevo e non  solo - manca ogni riferimento ai duri bombardamenti di Prjedor e Banja Luka dove pure i raid  della nato martellarono per giorni.

Perché?

E' un breve elenco di 19 target colpiti, con molti siti dei quali non vengono fornite le  quantità di proiettili all'uranio impoverito usati: ma ci si avvicina alla cifra di 10.800  proiettili. Già gridano al fatto che sarebbero siti ora lontani dai luoghi controllati dal contingente italiano. Una nuova falsità. Ora il sottosegretario all'ambiente Calzolaio chiede subito una missione governativa in Bosnia per verificare. E oggi il parlamento europeo  ascolterà in merito Xavier Solana, ex capo della Nato e ora "ministro" degli esteri dell'Unione europea - praticamente l'indiziato numero 1.  Ma la tragedia dei danni collaterali della sporca guerra "umanitaria", pesa tragicamente sulle  popolazioni locali. Dall'ospedale oncologico di Belgrado i medici denunciano: "Dal '99 al 2000  i casi di tumore sono aumentati del 70%. E in quale posto al mondo, su una popolazione di  5-6 mila abitanti come quelli provenienti da Hadzici e ora a Bratunac, ben 150 sono morti di  cancro?". I medici atlantici negano ogni nesso tra uranio e leucemie dei nostri soldati. Il  presidente jugoslavo Kostunica accusa: "La Nato ha una coscienza impoverita".



Commento: i medici hanno paura. Di più: sono nutriti dalle multiNAZIonali farmaceutiche che di cancro, loro, ci vivono.