Il Manifesto
10 gennaio
Il poligono Portorico, impoverito dall'uranio
Cavie americane della Marina Usa. A Vieques il 25% in più di tumori che nel resto dei Caraibi
http://www.ilmanifesto.it/Quotidiano-archivio/10-Gennaio-2001/art13.htm
GIORGIO CECCHETTI - VENEZIA

 Da tempo a Portorico, l'unica isola dei Caraibi sotto la sovranità di Washington, è nato un Comitato per la restituzione di una parte di Vieques, piccola isola da sessant'anni poligono di tiro dalla Marina militare Usa. Nell'altra parte di Vieques vivono circa seimila portoricani, quasi tutti pescatori e nell'ultimo anno tra loro i morti e i malati di tumori, soprattutto di leucemia, sono aumentati del 25%. A raccontarlo - in Italia in questi giorni - è Hjessica Rodriguez, docente di diritto ambientale all'università Interamericana di San Juan (la capitale) e uno degli avvocati del Comitato. Anche il cantante portoricano Richy Martin è impegnato per Vieques.

 "Tutto è nato poco più di due anni fa, quando il 19 aprile 1998 a causa di un tiro sbagliato morì un militare portoricano", racconta la Rodriguez. Prima la popolazione di Vieques, quindi tutta Portorico chiese il riscatto di Vieques e che non venisse più utilizzata come poligono di tiro. "Da quel giorno - prosegue la docente portoricana - si misero in moto anche scienziati e medici e in pochi mesi vennero alla luce dati allarmanti. A Vieques, tra i civili, si era registrato il 25% in più di tumori che nel resto delle isole dei Caraibi. Non solo: nel sangue di molti abitanti dell'isola, in particolare tra i giovani, fu registrata un'alta percentuale di uranio e mercurio". Almeno dalla fine degli anni Ottanta la marina Usa, sul poligono, sparava i proiettili con l'uranio 238. "Gli esami da parte di medici, chimici e fisici non hanno lasciato dubbi - afferma la Rodriguez - gli americani avevano utilizzato i proiettili armati con quel materiale, che aveva lasciato sul terreno un'altissima percentuale del classico pulviscolo radioattivo e la sua presenza è stata trovata anche nella catena alimentare. E' incredibile, ma purtroppo è già accaduto: ancora una volta hanno utilizzato cittadini statunitensi, perché noi lo siamo a tutti gli effetti, come cavie".

 La Rodriguez ricorda ancora che sei mesi fa, nel luglio 2000, ha compiuto una visita a Vieques lo scienziato Usa Doug Rourke, allora direttore di un programma di studio sugli effetti dei bombardamenti nel Golfo per conto delle forze armate Usa: "Era già in possesso di dati allarmanti su Iraq e Kuwait e la visita a Vieques aveva confermato i suoi studi e così denunciò il nesso tra i tumori degli abitanti di Vieques e la presenza dell'uranio impoverito dei proiettili perforanti, naturalmente perse il posto di direttore di quel programma". Hjessica Rodriguez, infine, parla del copione conosciuto delle smentite del Pentagono sulla "sindrome dei Balcani": "Gli Stati uniti hanno sempre negato l'utilizzo di quelle munizioni a Vieques: alcuni anni fa avevano firmato il trattato di Tlatelolco che vieta l'uso e il trasporto di materiali nucleari nei paesi che si affacciano sul mar dei Caraibi". E' stata avviata anche una causa e con il Comitato portoricano si è schierato Edward Kennedy.