La Stampa
Lunedì 29 Gennaio 2001
L’intervista a Tv7. Bonaiuti: Rutelli mente sui sondaggi, siamo davanti noi
Berlusconi: farò benedire Palazzo Chigi
«Per riconsacrarlo alla democrazia violata dalla sinistra»
http://www.lastampa.it/LST/ULTIMA/LST/NAZIONALE/INTERNI/BERLUSCONI.htm

ROMA
La data del voto? «La sinistra cerca di spingere sempre più in là il giorno del giudizio». La prima cosa da fare dopo l’eventuale vittoria? «Far benedire le stanze del Palazzo per riconsacrarle alla democrazia, perché in quelle stanze deve entrarci solo chi è indicato dalla gente come presidente del Consiglio». L’attività politica? «Un lavoro duro, molto più duro di quanto si possa immaginare. Visto come mi ha ridotto la politica? "Che bel fiol che xeri", come dice la mia mamma...». Silvio Berlusconi, in una intervista a Tv7 - lo speciale del Tg1 andato in onda ieri sera - ha anticipato le sue intenzioni «governative». Il leader del Polo ha detto di aver già pronto «un progetto di grande trasformazione, di grande cambiamento di tutto lo Stato, di tutte le sue istituzioni e di tutti i suoi apparati». I punti fondamentali? «C’è da cambiare la filosofia di tutto l'apparato della sicurezza che è costosissimo». «Bisogna passare da una volontà di repressione alla prevenzione, cercando quindi di prevenire i reati prima che accadano».

Per quanto riguarda il confronto televisivo con Rutelli, Berlusconi ha chiarito che «se si dovrà fare» certamente non si sottrarrà. «Ma credo che valgano di più le trasmissioni in cui ciascuno possa presentare il suo programma pienamente agli elettori piuttosto che quelle dove il confronto si trasformerebbe in un pugilato verbale».

La polemica pre-elettorale è stata riaccesa ieri da Paolo Bonaiuti, il portavoce del leader del Polo: «Veniamo a sapere che la sinistra ha impartito ai suoi uomini un ordine di scuderia, dietro suggerimento del guru americano Gremberg al soldo di Rutelli - punge Bonaiuti -. A sinistra tutti dovranno proclamare: primo, che la sinistra nei sondaggi è sempre più vicina alla Casa delle Libertà; secondo, che Berlusconi e i suoi hanno paura di perdere». Questi sistemi «forse possono funzionare dove gli elettori sono ingenui, ma in Italia, di fronte ad elettori molto più perspicaci di quanto pensino la sinistra e i suoi consigliori, sistemi del genere finiscono per mettere in risalto l'attitudine congenita della sinistra alla mistificazione». Il portavoce di Berlusconi osserva che tutti i sondaggi degli istituti demoscopici «seri» danno alla Casa della Libertà «uno stabile vantaggio da 10 a 15 punti sulla sinistra, Bertinotti compreso».