La Stampa
ESTERI Lunedì 22 Gennaio 2001
KOSTUNICA: chiederò alla Del Ponte di condannare i crimini della Nato

BELGRADO Una volta formatosi a Belgrado il governo del neo-presidente Vojislav KOSTUNICA, la prossima settimana, l'ex leader serbo-jugoslavo Slobodasn Milosevic sarà posto sotto stretta sorveglianza di polizia 24 ore su 24. Lo ha annunciato il futuro ministro federale dell'Interno, Dusan Mihajlovic del Nuovo Partito Democratico. «A carico di Milosevic pende un ordine di cattura del Tribunale Internazionale dell'Aia per i Crimini di guerra, e anche la magistratura locale sta indagando sui suoi presunti abusi di potere», ha spiegato Mihajlovic, «dunque la popolazione ha il diritto di sapere dove si trova e che cosa sta facendo». Da quando il suo regime è stato rovesciato, si ritiene che l'ex presidente jugoslavo sia rimasto sotto scorta armata nella sua residenza belgradese insieme alla moglie e alleata politica Mirjana Markovic, ma ambedue si sono visti in giro ben di rado. Alla domanda se riesca a immaginare un arresto di Milosevic per mano della polizia serba, il ministro designato ha ribattuto: «Non ho alcun bisogno d'immaginarmelo, non vedo proprio quali problemi possano esservi ad attuare una cosa del genere». Mihajlovic ha inoltre anticipato che è sua intenzione rendere di pubblico dominio i fascicoli della polizia segreta riguardanti le persone bollate sotto il vecchio regime come «nemici dello Stato»: una categoria che il ministro dell'Interno in pectore vuole abolire per sempre. «Ritengo che i rapporti politici del Terzo Dipartimento della polizia segreta vadano divulgati», ha affermato. «Il Dipartimento stesso non esisterà più né ci saranno ancora i cosiddetti “nemici interni”. La desecretazione dei fascicoli gioverà al clima democratico, e porterà aria fresca in questo Paese. È tempo», ha concluso Mihajlovic, «che la polizia sia esonerata dalla politica». Milosevic, che è senza stipendio da tre mesi, ha paura di essere rapito a causa della ricca taglia messa sul suo capo dagli Stati Uniti. E se tutto questo non bastasse, le autorità comunali hanno citato in giudizio l'ex uomo forte della Serbia per lavori di ristrutturazione non autorizzati che ha fatto intraprendere in una sua villa di Dedinje, il quartiere bene di Belgrado. Oggi e domani a Bruxelles si svolge la prima riunione mensile dell’anno dei ministri degli esteri dell’Ue. Tra gli altri argomenti all’ordine del giorno i ministri decideranno anche l’invio di una «troika» europea nei Balcani per una valutazione dell’attuale situazione.[Agi-Efe]