La Repubblica, 26 gennaio
"Basta, ho visto troppi bambini malformati"
Augusta, neonati malati: sott'accusa le scorie industriali.
Il medico accusa
http://www.repubblica.it/quotidiano/repubblica/20010126/cronaca/27uranio.html
dal nostro inviato ENRICO BELLAVIA

AUGUSTA - Giusepppe, sessant' anni, dopo trenta di raffineria è un pensionato. Un tumore lo costringe a sedute estenuanti di chemio. Scrolla le spalle e spara: "Meglio morire di tumore ma sazio, piuttosto che crepare di fame". Beffarda alternativa da queste parti, dove, a 40 anni dalle prime ciminiere, i fumi degli impianti e i veleni delle discariche presentano il conto di un sogno industriale anche ai bambini. Secondo i dati forniti dal primario di pediatria Giacinto Franco, i nati malformati sono il triplo rispetto al 2% della media Oms: 28 su 534 nati nel 2000, pari al 5,6%.

Ma qui il sogno industriale è per molti certezza di occupazione: 12.000 lavoratori su una popolazione di 60 mila abitanti, cifre che portano con loro il ricatto che ha per posta la salute. Area a rischio il triangolo Augusta-Melilli-Priolo, con tanto di bollo e provvidenze più annunciate che erogate, un piano di risanamento ambientale che risale a 15 anni fa, ancora fermo tra Regione e comune, in cifre sono 122 miliardi bloccati. "Questo è il vero scandalo", insorge il sindaco Giuseppe Gulino che ai numeri di Giacinto Franco contrappone un perentorio "allarmismo ingiustificato. La storia dei bambini malformati - dice - non ha alcun fondamento scientifico".

All'ombra degli stabilimenti industriali tra il Comune e l'ospedale Muscatello si combatte così una guerra di cifre. "Non c'è nulla da obiettare - ribatte il parlamentare dei Democratici Rino Piscitello che sui dati di Franco ha chiesto chiarimenti al ministro Veronesi, seguito a ruota dai Verdi Anna Maria Procacci, Paolo Galletti e Vito Leccesi - Io vivo ad Augusta - prosegue Piscitello - non voglio fare allarmismi ma chiedo chiarezza".

E chiarezza chiede anche il Presidente della Associazione industriali Ivan Lo Bello: "La salute è infinitamente più importante di qualsiasi altra cosa". Lo stesso Franco precisa: "Io non punto l'indice sulle aziende ma i miei dati sono un fatto che conoscono tutti, è da almeno un ventennio, il trend delle malformazioni è costante".  Il primario ha deciso di rilanciare l'allarme quando si è trovato davanti due ecografie a distanza di due settimane appena pochi giorni fa: due feti con gravissime malformazioni encefaliche. "Ne ho viste troppe in questi anni la gente si rassegna e non impreca".

Non impreca il commerciante al quale hanno detto che suo figlio era nato senza un orecchio. Ha pianto e si è rassegnato. "Ho fatto il mio calvario di visite specialistiche e di interventi, e per fortuna adesso posso dire che il mio bambino sta bene", racconta il padre di un altro che aveva una malformazione cardiaca diagnosticata alla nascita.  In Procura a Siracusa ci sono una decina di inchieste aperte sulle discariche abusive, conferma il procuratore Roberto Campisi, ma nessuna sulle malformazioni. "E' difficile stabilire le esatte responsabilità" commenta il magistrato. Materia volatile l'inquinamento, c' è e si sa anche da dove arriva. Altra cosa imbastire un processo; ci ha provato in questi vent'anni Legambiente e contro gli impianti della chimica è andato anche un pretore d'assalto degli anni '80 che si ritrovò trasferito.

"Adesso - ammette anche il responsabile provinciale di Legambiente Enzo Parisi - la situazione è cambiata ma scontiamo troppi anni di industrializzazione selvaggia e di sottovalutazione dei rischi". Parisi punta l'indice anche sui pericoli radioattivi connessi al movimento di navi a propulsione nucleare che attraccano al pontile della Nato. "E' un fatto - dice - che li si registrino concentrazioni di uranio al di sotto della soglia di allarme ma pur sempre preoccupanti". "Niente uranio, solo nichel e vanadio" risponde l'assessore comunale all'ecologia Francesco Ippedico che ha affidato la rilevazione degli inquinanti all'Università di Catania e che ripete: "Qui c'è bisogno di monitorare, i dati ci sono, basta saperli leggere. Ricordiamo che qui siamo tutti sulla stessa bara".



Commento: le emissioni delle navi e sommergibili nucleari sono Trizio, Cesio e Stronzio radioattivi. Misurare solo l'uranio è "misleading". L'ARPA dovrebbe informare la gente e avvertirla della possibilità legale di impedire l'attracco di tali natanti, come già avviene in alcuni porti giapponesi.