La Repubblica, 31 dicembre
IRRESPONSABILITA'
http://www.repubblica.it/quotidiano/repubblica/20001231/commenti/01boc.html
di GIORGIO BOCCA

L'URANIO impoverito ha colpito ancora, annunciano i grandi e piccoli mezzi di informazione. Un carabiniere di 31 anni di Busto Arsizio, morto nello scorso novembre per un melanoma, avrebbe contratto il morbo mortale con l'uranio impoverito durante una missione in Jugoslavia. La cosa certa di questa vicenda è la morte del carabiniere della legione Lombardia, dove si sia ammalato e perché resta un mistero, neppure le indagini del Giornale dell'Arma, che sta raccogliendo su questo e su altri casi una documentazione seria, lo ha risolto.

NON sono in grado di dare una risposta precisa, a quanto pare, neppure al ministero della Difesa e il ministro Mattarella. La vicenda dell'uranio impoverito sta fra la irresponsabilità cinica del potere e l'errore non previsto.  Nel caso dell'uranio impoverito, o i dottor Stranamore del Pentagono lo hanno usato anche a costo di provocare la morte dei loro soldati nella guerra del Golfo o in Jugoslavia, o non sapevano, ma quale sia l'ipotesi peggiore è difficile dirlo, senza escludere il peggio: una compagnia di soldati Usa fu usata in una esercitazione in terreno avvelenato da una bomba atomica.

L'anno nuovo si apre in questa ridda di informazioni fra il catastrofico e il miracolista che giornali e televisioni fanno piovere incessantemente sui cittadini in una serie continua ed estenuante di annunci mirabolanti e categorici e di smentite. Forse c'era da aspettarselo in questa rapida e ansiosa transizione in cui "il passato sembra morto ma il futuro non è ancora nato".

Non c'è ramo della medicina, dell'economia, della finanza, della metereologia che sia indenne da questa doccia scozzese di apocalissi annunciate e di grandi speranze, la nostra vita ora è esposta a tutti morbi incurabili ora a promesse di una vita media oltre il secolo; non si è ancora placato il miraggio della new economy e già se ne registrano i fallimenti, i telefonini portatili stanno arrivando alla quarta o alla quanta generazione e già li si accusa di essere causa di cancri al cervello, per sedare le ansie sui campi magnetici bisognerebbe abbattere tutta la rete della trasmissione elettrica anche se la certezza che sia pericolosa non pare raggiunta, non passa giorno che non si annuncino farmaci miracolosi e che si riveli che quelli appena lanciati sul mercato fanno più male che bene.

Il governo etico delle nazioni non è più di moda, ma quello della scienza e del denaro non sembra il toccasana. La scienza conferma la sua irresponsabilità di fondo, il suo principio "ciò che si può fare va fatto" e ignora sistematicamente gli effetti di questo fare pur di fare. Entrambi i motori della transizione, la scienza e il libero mercato, sono dominati dal principio irresponsabile di una necessità un po' bestiale: "Se tu non mangi gli altri qualcuno ti mangerà". Ciò che si può fare va fatto, nelle clonazioni, nella biologia transgenica, nelle chimica, nell'informatica, in tutto.

Le resistenze della Chiesa e degli ambientalisti sembrano velleitarie e consolatorie: ve lo avevamo detto. Ma come diceva Stalin, il Papa e i verdi non hanno delle divisioni corazzate per farsi ascoltare.

Tenere a freno le impazienze della scienza e gli interessi del denaro risulta al momento impossibile. Tutti sanno o dicono di sapere che il mondo si consuma sotto i nostri rifiuti, tutti parlano dell'effetto serra, nessuno accetta di porre mano alla cessazione dell'inquinamento. E non basta che il nuovo sia difficilmente comprensibile, i grandi poteri sono lì per renderlo impenetrabile: nella tragedia di Ustica i poteri militari hanno impedito una indagine facile con i mezzi moderni.

La battaglia senza esclusione di colpi che nella vigilia elettorale i moderati del Polo e la sinistra stanno combattendo sullo sviluppo, la disfida televisiva a chi promette più strade, più automobili, più telefonini è la realtà con cui ci dobbiamo confrontare ma anche un'assurdità esistenziale.

Forse il catastrofismo che nella informazione si alterna al miracolismo è un segno della nostra cattiva coscienza: vogliamo persuaderci che il male, le sciagure ci sovrastano mentre siamo noi a causarle.

La prima nazione del mondo, gli Stati Uniti, sta formando il suo nuovo governo. Il ministro della Sanità vuol ridurre l'assistenza ai poveri dall'80 al 20 per cento, quello del Lavoro ha come programma "meno disoccupazione e più lavoro", per dire che i disoccupati sono dei pelandroni che bisogna riportare alla stanga, quello della Difesa rilancia lo scudo spaziale, quanto a dire l'impero militare. Con tanti auguri per il nuovo anno.