17 dicembre
La Padania
Mattarella: «L’uranio non è un rischio»
Così la Difesa liquida i militari italiani morti di leucemia al rientro dai territori balcanici
http://www.lapadania.com/2000/dicembre/17/17122000p19a4.htm
di Pier Luigi Pellegrin

 Il ministro Sergio Mattarella non si smentisce. Così, dopo la morte di Andrea Antonaci, giovane reduce dalla Bosnia, il ministro della Difesa fa sapere da Modena (dove si trovava per la cerimonia di giuramento degli allievi ufficiali dell'Accademia), che sull'uranio impoverito: «non c'è alcun motivo d'allarme. Le forze armate non hanno mai sottovalutato nulla. Appena arrivati nei Balcani tempestivamente si sono date istruzioni per cautela, si sono fatte verifiche e se ne continuano a fare. Non vi è, dunque, collegamento tra l'uso di uranio impoverito che c'è stato in Kossovo ed in qualche località della Bosnia, in maniera assai più ridotta, con gli allarmi di cui si parla».

 Pronta la risposta del parlamentare leghista, Edouard Ballaman, che proprio in questi giorni si è fatto promotore di una mozione di sfiducia nei confronti del ministro siculo. «Con queste parole - commenta l'esponente del Carroccio - Mattarella si dato da solo due belle zappate sui piedi. Innanzitutto ha ammesso per la prima volta che l'U-238 è stato usato anche in Bosnia, dopo aver negato e denigrato per mesi chi sosteneva che le morti di Salvatore Vacca e di Andrea Antonaci erano state causate dalla contaminazione causata dall'uranio impoverito usato nei Balcani. Se per arrivare a queste minime e parziali ammissioni c'è voluta la morte di due ragazzi, mi chiedo quante vittime dovranno ancora essere immolate prima che dalla bocca di Mattarella esca la verità. In secondo luogo - prosegue Ballaman - il ministro parla di verifiche tempestive, quando si sa benissimo che i primi controlli sono stati effettuati il 22 novembre 1999, a distanza di anni dall'inizio delle operazioni». A “proteggere” il ministro della Difesa è intervenuto il suo sottosegretario Massimo Ostillio. Anche per lui arriva pronta la risposta di Ballaman: «Non avevamo certo bisogno di Ostillio ma questo, almeno, testimonia che a portare avanti la battaglia sull'U-238 siamo soprattutto noi della Lega».