Generosità albanese: ammmazzano ma restituiscono i cadaveri (25 novembre)

Commento: sempre meglio che sotterrarli, chiamare la CNN, dire che sono le fosse dove i Serbi seppelliscono i kosovari, farsi bombardare apposta con l'uranio impoverito, etc. etc. Quello su cui purtroppo si tace, è la grave violazione della direttiva ONU 12-44



Nel mondo
JUGOSLAVIA: KOSOVO, PRECARIA TREGUA IN SUD SERBIA

  (ANSA) - BELGRADO, 25 NOV - Gli estremisti albanesi che negli ultimi giorni hanno attaccato i poliziotti serbi nella fascia di sicurezza al confine con il Kosovo hanno accettato, con la mediazione della Kfor, una tregua di 48 ore e hanno restituito come gesto di buona volonta' i corpi di tre agenti uccisi nella notte fra il 21 e il 22 novembre.

Ma a Bujanovac, uno dei principali centri della zona, circa 500 cittadini serbi sono scesi in piazza per chiedere armi per la loro difesa.

''La polizia e' stata fatta ritirare dalle sue posizioni a  ridosso del confine - ha detto uno di loro all'agenzia Beta -  ora abbiamo paura che lascino anche questa citta' e che noi restiamo senza alcuna protezione''. Ovunque fra la comunita' serba, che nella zona e' in minoranza, si moltiplicano voci di nuovi attacchi dei guerriglieri albanesi, stavolta contro i civili, e la paura dilaga.

A Belgrado, il leader democratico Zoran Djindjic getta olio sul fuoco: stando alle sue dichiarazioni, ci sarebbero 4.000 albanesi armati nella fascia pronti a dare battaglia, e circa 200 ''terroristi con armi pesanti'' avrebbero attraversato il confine kosovaro per dare loro man forte.

Ieri il ministero degli interni serbo aveva minacciato, se la situazione nella zona non fosse tornata alla normalita' entro 72 ore, di inviare poliziotti ''con tutti i mezzi disponibili'' per arginare gli attacchi albanesi.

In base agli accordi di Kumanovo, nella zona smilitarizzata possono rimanere solo le forze di polizia locale, ma il documento prevede la possibilita' di rinforzi previa autorizzazione della Kfor.

Mentre la situazione nel sud della Serbia si fa incandescente, il presidente jugoslavo Voijslav Kostunica tenta di aprire il dialogo con i leader moderati albanesi del Kosovo.

Oggi ha scritto una lettera al presidente della Lega democratica kosovara (Ldk) Ibrahim Rugova per invitarlo a negoziare sul futuro della provincia. ''Nessuna soluzione imposta da fuori - ha scritto Kostunica nel messaggio - puo' portare qualcosa di buono per il Kosovo, per la Serbia, per la Jugoslavia o per i Balcani. E' quindi necessario aprire il dialogo, e sono convinto che si possa arrivare a una soluzione. Nascondere i problemi sotto al tappeto non serve, dobbiamo affrontarli al piu' presto e a viso aperto. Abbiamo gia' perso troppo tempo''.

Sia i serbi che i funzionari occidentali ritengono che le azioni della guerriglia albanese nel sud della Serbia siano parte di una strategia della tensione per allargare il conflitto fra Pristina e Belgrado.

E oggi il presidente francese Jacques Chirac, in visita in Kosovo, ha detto incontrando all'aeroporto l'amministratore dell'Onu Bernard Kouchner che si tratta di ''terrorismo contro il quale dobbiamo lottare''.
(ANSA)
 
 OT
 
25/11/2000 18:35