Almanacco dei misteri d'Italia
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22 febbraio - Muore l'ex direttore della Banca Rothschild di Zurigo Jurg Heer, 65 anni. Heer, detto anche il 'banchiere dei misteri', colpito dal virus hiv, ha trascorso le ultime settimane della sua vita al 'Lighthouse', un ospizio per malati di aids in fin di vita. Ex responsabile della sezione crediti della Banca Rothschild di Zurigo, dalla quale fu licenziato in tronco con accuse di frode e irregolarita', Heer usci' allo scoperto nel novembre 1992 con rivelazioni al settimanale tedesco "Bild" e al "Wall Street Journal". "Facevo parte di un sistema criminale", disse Heer, aggiungendo che "il barone Rothschild copriva una gigantesca fuga di capitali dall' Italia" con "collegamenti con la mafia nel nord d' Italia". Heer sosteneva anche di aver consegnato personalmente, con un sistema di riconoscimento basato su una banconota da 100 dollari tagliata a meta', una valigetta che, a quanto avrebbe saputo dopo, conteneva 5 milioni di dollari per i killer di Roberto Calvi, il presidente del Banco Ambrosiano trovato impiccato nel 1982 sotto il Ponte dei Frati Neri a Londra. A dicembre 1992, in un' intervista a "Panorama", Heer aggiungeva che la banca Rothschild aveva costituito una struttura parallela proprio per le operazioni "delicate" (la "Orion") e aveva legami di affari con la "P2". E sulla vicenda Calvi precisava che l' ordine di consegnare la valigia era partito da "una persona con funzione elevata nella P2", "una persona di fiducia di Gelli". Heer, che possedeva diverse ville, aveva collezionato una ottantina di vetture d'epoca ed aveva un livello di vita estremamente lussuoso, era stato arrestato nel luglio 1992 su ordine della magistratura elvetica per aver causato perdite all' istituto di credito per oltre 200 milioni di franchi svizzeri con la concessione di crediti "scoperti". Due mesi dopo venne scarcerato e scomparve. Venne segnalato in Italia, in Turchia e in Azerbaigian e fu arrestato di nuovo nell' ottobre 1997 a Hat Yai, in Thailandia. Nell' ottobre 1998, la Corte distrettuale di Zurigo lo riconobbe colpevole di appropriazione indebita per 55 milioni di franchi e lo condanno' a quattro anni di reclusione e a 10 mila franchi d'ammenda. Stanco, invecchiato e malato di aids, Heer rinuncio' a presentare appello.