Ministero degli Affari Esteri
GABINETTO DEL MINISTRO
RAPPORTI CON IL PARLAMENTO
003/00692
Roma, 6 aprile 2001

Si trasmette in allegato copia di una lettera in data odierna con la quale il Ministro degli Esteri ha fornito al Presidente della Camera dei Deputati elementi circa l'attuazione degli impegni assunti dal Governo in relazione all'ordine del giorno n. 9/6758/1 dell'On. Calzavara, concernente la revisione dell'accordo tra l'Organizzazione internazionale del lavoro (OIL) e l'Agenzia internazionale dell'energia atomica (AIEA) e relativi controlli.

(Teresa Castaldo)

Servizio per il controllo parlamentare
10 APR. 2001
Prot. 12390/CP

Ufficio per il Controllo Parlamentare
Segreteria Generale della Camera dei Deputati
ROMA



Atti Parlamentari Camera dei Deputati
XIII LEGISLATURA - ALLEGATO A AI RESOCONTI - SEDUTA DEL 10 MAGGIO 2000 -=
 n. 720

La Camera,

premesso che:

se è prioritario garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro, l'accordo tra l'Organizzazione internazionale del lavoro e l'Agenzia internazionale dell'energia atomica, siglato l'8 maggio del 1959, mette equivocamente in posizione di subordine l'ILO nei confronti della IAEA;

l'utilizzo a fini civili dell'energia atomica richiede un attento e costante impegno per scongiurare il verificarsi nei laboratori o negli impianti nucleari di incidenti che mettono a repentaglio la sicurezza ambientale, la salute dei lavoratori, le popolazioni residenti;

numerosi - come è noto - sono stati gli incidenti occorsi o scongiurati in alcuni paesi occidentali, ed altrettanto nota è la situazione di insufficiente sicurezza degli impianti nucleari presenti nei paesi della Confederazione degli Stati Indipendenti;

migliaia sono gli uomini, le donne, le gestanti, i bambini che negli ultimi cinquanta anni sono morti o sono stati contaminati da radiazioni causate da esperimenti o da una non corretta informazione ed attenzione alla tutela della salute pubblica da parte di chi ha commissionato la costruzione di laboratori od impianti nucleari;

impegna il Governo:

a ottenere dall'Organizzazione internazionale del lavoro e dall'Agenzia dell'energia atomica, i dati aggiornati per paese relativi al livello di qualità della sicurezza per i lavoratori impiegati negli impianti nucleari ed il numero di incidenti da esposizione a radiazioni occorsi nell'ultimo quinquennio;

a ottenere dall'Organizzazione internazionale del lavoro, dall'Agenzia dell'energia atomica e dall'Organizzazione mondiale della sanità i dati in loro possesso relativi al numero di persone decedute, ammalate, nate malformate a causa di esposizione da radiazioni negli ultimi dieci anni;

a ottenere dall'Organizzazione internazionale del lavoro il numero di controlli da essa effettuati nei laboratori o negli impianti nucleari nell'ultimo quinquennio e la situazione che è stata accertata;

a sollecitare una revisione dell'accordo tra l'Organizzazione internazionale del lavoro e l'Agenzia internazionale dell'energia atomica, siglato l'8 maggio del 1959, con la finalità di rafforzare il ruolo dell'Organizzazione internazionale del lavoro nel campo dei controlli nel settore della sicurezza degli impianti nucleari e della salute dei lavoratori.

9/6758/1 (Testo così modificato nel corso della seduta) Calzavara, Cè
..

Modificato ed accolto dal Governo il 10 maggio 2000



Il Ministro degli Affari Esteri
001/0589
Roma, 6 aprile 2001

Onorevole Presidente,

desidero informarLa, con la nota allegata, circa i seguiti dati agli impegni assunti dal Governo in relazione all'ordine del giorno n.9/6758/1 dell'On. Calzavara, concernente la revisione dell'accordo tra l'Organizzazione internazionale del lavoro (OIL) e l'Agenzia internazionale dell'energia atomica (AIEA) e relativi controlli.

Con molti cordiali saluti,

(Lamberto Dini)

Onorevole Luciano Violante
Presidente
Camera dei Deputati
Roma



Ministero degli Affari Esteri

Relazione sui seguiti dati agli impegni assunti dal Governo in relazione all'ordine del giorno 9/6758/1 dell'On. Calzavara, concernente la revisione dell'accordo tra l'Organizzazione internazionale del lavoro (ILO) e l'Agenzia internazionale dell'energia atomica (AIEA) e relativi controlli.

La determinazione del livello e della qualità degli standard di sicurezza a tutela dei lavoratori impiegati negli impianti nucleari dipende dalle modalità con le quali i singoli Stati hanno dato attuazione alle disposizioni della Convenzione dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) sulla protezione dalle radiazioni del 1960. Tale Convenzione (Ndr: in italico nel testo) prevede infatti che vengano adottate "tutte le misure appropriate ad assicurare ai lavoratori una protezione efficace dalle radiazioni, alla luce dell'evoluzione delle conoscenze in materia". A tal fine dovrà essere fissata una soglia massima di esposizione alle radiazioni, soglia che dovrà costantemente essere aggiornata alla luce dei progressi delle conoscenze scientifiche in tale campo.

Nella determinazione pratica di tali livelli massimi, un punto di riferimento fondamentale è svolto dalle raccomandazioni adottate dalla Commissione internazionale per la protezione dalle radiazioni (CIPR) e da altri strumenti internazionali predisposti dalle Organizzazioni internazionali operanti nel settore (direttive dell'OIL del 1986).

Le raccomandazioni adottate dalla CIPR attualmente in vigore, risalenti al 1990, si sono evolute in modo considerevole nel corso degli ultimi anni. Esse evidenziano come si debba presumere che anche un'esposizione assai ridotta alle radiazioni possa causare effetti nocivi per la salute e sottolineano in conseguenza la necessità di "contenere l'esposizione dei lavoratori alle radiazioni ai livelli più bassi che si possano ragionevolmente raggiungere". In ogni caso le misure adottate, ai sensi della citata Convenzione del 1960, devono essere suscettibili di garantire una protezione efficace dei lavoratori.

In questo contesto si inserisce l'azione dell'EURATOM, che, con una direttiva risalente al 1996 (EURATOM 96/29 del 13/5/96), detta alcune norme fondamentali per la protezione dei lavoratori e del pubblico dai rischi connessi alle radiazioni, recependo in larga parte le indicazioni contenute nelle Raccomandazioni CIPR del 1990.

Allo stato attuale, in Italia, la normativa di base in materia di protezione dalle radiazioni è costituita dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n. 230, che ha dato attuazione alle direttive EURATOM. E' da segnalare inoltre che in attuazione alla direttiva EURATOM 97/43 è stato emanato il decreto legislativo n. 187 del 26 maggio 2000 (recentemente modificato dal decreto legislativo 241/2000) in materia di protezione sanitaria delle persone contro i pericoli delle radiazioni ionizzanti connesse ad esposizioni mediche.

In sintesi, detta legislazione stabilisce dettagliatamente, in maniera più che conforme alle previsioni contenute nelle raccomandazioni internazionali, le soglie massime di esposizione alle radiazioni cui i lavoratori possono essere sottoposti. Inoltre essa vieta l'esercizio di attività che comportino rischi di esposizione ai lavoratori di età inferiore ai 18 anni con la sola deroga per gli apprendisti e gli studenti di età compresa tra i 14 e i 18 anni, la cui formazione implichi necessariamente l'impiego di sorgenti di radiazioni ionizzanti. Infine essa impone l'obbligo di sottoporre i lavoratori esposti a visita medica preventiva e periodica, con scadenza semestrale o annuale, al fine di accertarne l'idoneità al lavoro specifico.

Per quanto riguarda i controlli diretti presso laboratori o impianti nucleari, tali ispezioni non vengono effettuate dall'OIL, poiché la materia resta di competenza delle Autorità nazionali. In Italia, le funzioni ispettive sono affidate alle Aziende Sanitarie Locali per quanto concerne gli impianti in cui le radiazioni ionizzanti sono impiegate a fini medici; in tutti gli altri casi esse sono ripartite fra la Direzione provinciale del lavoro (Servizio Ispezione del Lavoro), le Aziende sanitarie locali e l'Agenzia nazionale per la protezione dell'ambiente (ANPA), che le esercita attraverso propri ispettori.

In merito ai dati relativi alla salute e alla sicurezza dei lavoratori impiegati in impianti nucleari da rivolgere all'OIL, alla AIEA e all'OMS, nel preciso ambito delle rispettive competenze delle predette Organizzazioni, si informa che l'AIEA non dispone di dati relativi alla salute di persone decedute o vittime di malformazioni a causa di radiazioni fra il proprio personale o fra lavoratori del settore, mentre secondo i dati forniti dall'OIL e dall'OMS non risulterebbero casi comprovati di decessi causati da radiazioni tra il personale di impianti nucleari.

Circa infine il testo dell'Accordo del 1958 tra OIL e AIEA (che fra l'altro è un testo "standard" adottato dall'AIEA anche negli Accordi conclusi con la FAO e l'OMS) si osserva che non si riscontra alcuna posizione subordinata della prima rispetto alla seconda, i cui rapporti di cooperazione e di reciproca rappresentatività sono orientati su un piano di effettiva "par condicio".