Il Mattino, Mercoledì 24 Gennaio 2001
DOPO LO STRARIPAMENTO DEL GARIGLIANO
«La centrale è stata allagata»
Il comitato di salute pubblica contesta le tesi della Sogin
http://www.ilmattino.it/hermes/20010124/CASERTA/35/CECE.htm
GIANNI CIUFO

L'allagamento dei locali sotterranei della centrale nucleare del Garigliano, c'è stato. Replica così il comitato di salute pubblica, alle rassicurazioni degli esponenti della Sogin, che hanno escluso ogni pericolo di allagamento del sito atomico, durante lo straripamento del fiume Garigliano del 28 dicembre scorso. Il comitato, attraverso il proprio presidente, avvocato Marcantonio Tibaldi, non si dice convinto di quanto affermato dai vertici della Sogin, la società che gestisce i siti nucleari italiani. «Nel telegramma che ho inviato al ministro dell'ambiente - spiega Tibaldi - facevo riferimento alla presenza dell'acqua nelle trincee e nei locali sotterranei, ove sono raccolte le sostanze radioattive solide e liquide. I locali si trovano al di sotto del piano di campagna e quindi ad una quota inferiore a quella ove si trova la sfera e l'edificio turbina. L'ingegner Egidio Bastianelli, responsabile dell'impianto del Garigliano, dice il vero quando sostiene che l'acqua, non ha raggiunto quota 9,73 metri, ma incorre in errore quando afferma che l'acqua non ha interessato la trincea e i due locali sotterranei che si trovano a quota 8,35. In passato e in più occasioni, è accaduto che l'acqua del fiume è entrata nel locale ove sono i liquidi e le resine radioattive ed ha trascinato dietro di sè, nel fiume, nel terreno e nel mare, la contaminazione presente nel locale. Questa circostanza risulta dalla perizia eseguita nel corso di un procedimento penale promosso dall'allora Pretore di Sessa Aurunca, Franco Artemisio a carico del dell'allora direttore Tommaso Vitiello, nella quale, a pagina dieci, tra l'altro si legge che il locale dei serbatoi ha mostrato di non possedere adeguata tenuta. Prova ne sia che l'acqua è entrata e uscita nella piena del novembre del 1980, sia in altre occasioni». Ciò significa che tutte le volte che il Garigliano supera gli argini, avviene questo fenomeno. Tibaldi, quindi, conclude affermando che proprio per questi motivi ha ritenuto opportuno segnalare al ministero dell'ambiente il pericolo in cui si trovano le popolazioni che vivono nel territorio situato attorno alla centrale atomica di Sessa Aurunca. L'intervento di Tibaldi non è condiviso assolutamente dai funzionari della Sogin, per i quali oltre a non esserci stati allagamenti dicono che non ci sono pericoli particolari, visto che le scorie condizionate, sono state trasferite in locali posti a circa venti metri di altezza. Questo trasferimento è stato ribadito proprio nei giorni scorsi da Egidio Bastianelli e dai suoi collaboratori, proprio in occasione dell'intervento della Sogin, che aveva voluto smentire ufficialmente le voci di allagamento dell'impianto.