Ecco perché Haider non piace alla uranio-connection (26 dicembre)

http://www.gol.grosseto.it/legambiente/solidarieta/news%20nucleare.htm

Vienna - Non accenna a diminuire in Austria l'ondata di protesta contro l'attivazione della centrale nucleare di Temelin (Repubblica ceca). Anzi: l'atteggiamento antinucleare degli austriaci sta dando vita a strane alleanze. Verdi e liberal-nazionali, per una volta uniti sotto un'unica bandiera, hanno chiamato a raccolta i rispettivi seguaci, invitandoli a partecipare in massa alle manifestazioni programmate lungo la frontiera austro-ceca. A proposito dei blocchi di frontiera, il primo ministro ceco Milos Zeman ha fatto rilevare come ci sia differenza tra dimostrazioni "contro le quali non abbiamo nulla in contrario" e i blocchi delle frontiere che "provocano la chiusura dei posti di confine". La stampa ceca parla addirittura di una nuova "cortina di ferro" eretta dagli austriaci, i quali da parte loro hanno comunicato sarà possibile seguire gli avvenimenti tramite Internet, sotto l'indirizzo www.grenzblockade.at, vale a dire alla voce "blocco delle frontiere". Anche Joerg Haider è entrato nel dibattito sostenendo che la centrale nucleare ceca di Temelin è ormai la "prova della verità" per l'Unione europea. "Sul problema di Temelin si vedrà se nell'Ue prevalgono i lobbisti dell'industria atomica oppure se essa è una comunità di valori, nella quale si presta attenzione a umanità, sicurezza e futuro per i giovani" è quanto ha sostenuto Haider in un discorso rivolto ai circa duemila dimostranti del posto di frontiera di Wullowitz. Solo piccoli gruppi hanno protestato contro la presenza del leader della destra austriaca mentre molti dei manifestanti hanno accolto il discorso con fragorosi battimani. Haider ha ricordato che anche nella regione da lui governata, la Carinzia, esiste un problema analogo a causa della centrale nucleare di Krsko, sul confine tra la Slovenia e la Croazia. "Non ci sarà nessun ingresso della Repubblica Ceca o della Slovenia nell'Ue - ha continuato Haider, che a Wullowitz è arrivato con il ministro austriaco dei Trasporti, Michael Schmid (Fpoe) - finché la questione delle centrali nucleari non sarà risolta nel nostro interesse".



Commento: se n'è accorta anche Legambiente. Era ora.