Spett.le Marco Tropea Editore,

ho visto la vostra pubblicazione dell'autore Bob King : Spooky 8 di maggio 2000 della collana I Marlin.  Credo di non sbagliarmi nell’affermare che, per diversi riscontri oggettivi su quel romanzo, essa sia sì una storia vera, come afferma l’autore, ma si tratti della 'mia' storia vera e non della sua! Una storia che avrebbe letto sul “7 Magazine” di America Oggi a  New York che ne ha pubblicato per una settimana dieci pagine riassuntive e l’indirizzo internet  http://www.geocities.com/Pentagon/4031  dove col titolo: "The Real History of Gladio" raccontavo, documentandola,  la nostra vera storia e la fine fatta da tutti i miei commilitoni arruolati con me, nel 1970, nella struttura super segreta del SID (Servizio Informazioni Difesa) denominata in codice O.G. “Organizzazione Gladio”. Che la mia è una storia vera è ampiamente documentato da Sentenze ed ordinanze della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo alla quale mi rivolsi nel tentativo di veder finire la persecuzione giudiziaria a cui fui sottoposto da chi intendeva intimidire l’unico testimone sopravissuto di vent’anni di guerra fredda Italiana. La Corte Europea, con sua  propria comunicazione ufficiale, mi diede atto di essere a conoscenza della persecuzione, ma che non aveva i poteri per intervenire nelle vicende interne agli Stati membri. Altresì la veridicità della mia storia è documentata, in maniera inconfutabile, da ordini del Ministero della Difesa Italiano degli anni ’70 e specialmente riguardanti le operazioni durante e dopo la rivoluzione dei garofani di Lisbona del 24 Aprile 1974 e in medio oriente durante il sequestro Moro (fatti questi ultimi, per i quali sono stato sentito, in qualità di testimone, dai ROS per il Moro quinquer nel Novembre 2000)  Mi chiedo perciò se non sareste interessati a pubblicare in edizione libraria "The Real History of Gladio" che tratta gli stessi argomenti, ma riguardanti l'Italia ed il SID (Servizio Informazioni Difesa) e l'organizzazione Gladio. Una storia autobiografica e ben documentata (molto più e molto meglio di quanto ha potuto fare Bob King con il suo libro, ma che, pubblicata su internet dal 1996 depositata alla corte europea dei diritti dell'uomo dal 23 luglio 1993, ha visto l'interesse solo di parte della stampa Italiana. In America, 7 Magazine a New York gli dedicò dieci pagine durante l'offerta d'asilo politico ricevuta il 26 luglio 1998, dagli Stati Uniti e il Tempo di Roma del 10 novembre 2000; il Mensile GQ del  mese di Novembre ad opera di Marco Gregoretti e la Nuova Sardegna che, in diverse puntate, trattò la mia storia con interviste e inchieste. Forse a causa del fatto che non sono in contatto col mondo dell'editoria Italiano, nessun editore ha pensato di pubblicare un libro su tale argomento che, invece, visti i quasi 900.000 visitatori del sito internet dal 1996 e l'interesse constatato dai detti giornali tra i loro lettori, sarebbe a dir poco interessante. Il signor Bob King, che indubbiamente ha capacità letterarie, avrebbe dovuto contattarmi attraverso la redazione di America Oggi e, con la mia collaborazione, avrebbe potuto scrivere di più, meglio e documentare in maniera più verosimile che quelle operazioni erano storie vere, non con lettere del Ministero dell’agricoltura spacciate per lettere della CIA, ma con timbri e bolli autentici delle Ambasciate Americane che mi inviarono più volte in collaborazione con le autorità Italiane oltre cortina tra la fine degli anni ’70 ed i primi anni ’80 …”Bearer” (trad: Latore) G-71, alias Antonino Arconte e non perché lo dichiaro io, ma perché lo dichiaravano gli Ambasciatori Americani dell’epoca, l’ufficio CIA a Roma e l’ufficio “D” (trad: Ufficio X° = Decimo) su detti Timbri di inizio operazioni.  Ultimamente sembra interessata una casa editrice Spagnola che ha contattato uno dei giornalisti che hanno pubblicato la mia storia (...)  per mettersi in contatto con me, ma, eventualmente, il libro sarebbe  in Spagnolo. Mi chiedo: Perchè non in Italiano?

Vi invito a visitare il sito di cui si tratta, un breve riassunto delle mie memorie corredate da oltre sessanta pagine di documentazione provante la veridicità del mio racconto e, nel caso vi interessi la proposta di pubblicazione, a contattarmi (...) [direttamente].
 

A vostra disposizione per ogni ulteriore precisazione.

Cordialmente, Antonino Arconte.