In Regione è scontro sulla terapia Di Bella
MODENA.
venerdì 13 ottobre 2000, S. Eduardo
SANITA'
Forza Italia: «Maggioranza cinica e omicida»
http://www.vaccinetwork.org/archivio/cancro/dibella/2000/ottobre/13.10.00.html

Accesissimo dibattito ieri in consiglio regionale sulla terapia Di Bella. Ad accendere la miccia in consiglio regionale, chiamato a votare una risoluzione del Polo per finanziare le cure oncologiche del professore modenese, è stato il "crociato" Fabio Garagnani (Fi). L'azzurro ha preso la parola subito dopo l'assessore alla sanità, Giovanni Bissoni, il quale ha negato la possibilità di finanziamenti regionali a chi decide di seguire il metodo Di Bella: «So di usare parole dure - preannuncia Garagnani - ma l'atteggiamento della giunta e della maggioranza di questa regione è al limite dell'irresponsabilità politica, del cinismo omicida e della delinquenza». I toni del consigliere di minoranza hanno provocato un boato di disapprovazione tra i banchi del parlamentino: «esagerato», sbotta la vicepresidente, Vera Zamagni.

Il primo a replicare è Bissoni: «Le accuse di strumentalizzazione ti si potrebbero rigirare contro», dice. Ma c'è anche chi ci va giù più pesante: «Vergogna, state speculando sui malati di tumore», urla Graziano Pini, dei Democratici; «Si vergogni lei», ribatte Garagnani. Alle voci si aggiunge quella di Lino Zanichelli, capogruppo dei Ds: «Si vergogni a dire queste cose in un consiglio dove ci sono persone che conoscono da vicino queste cose. Ma la lasciamo parlare - aggiunge ironico - perché possa sparare le sue sentenze». E ancora Pini: «Epuratore, buffone». Paolo Zanca, capogruppo dello Sdi, con una battuta, invita i colleghi di maggioranza alla calma: «Lasciamo parlare Garagnani, già ci fa il piacere di non bruciarci».

La risoluzione presentata da Forza Italia, bocciata dalla maggioranza del consiglio regionale (i Verdi si sono astenuti), auspicava «un deciso intervento economico in casi precisi e documentati di insofferenza al trattamento chemioterapico e/o di comprovata efficacia del metodo Di Bella. Questo per dare la possibilità ai malati di acquisire, senza sforzi economici troppo onerosi, i farmaci indispensabili per curare la loro malattia».

L'assessore alla sanità Bissoni ha ribadito il no della Regione: «Non è in discussione la libertà di cura - spiega - il servizio sanitario nazionale fornisce cure efficienti, efficaci e appropriate, che vengono giudicate secondo il metodo della sperimentazione. E la sperimentazione ha decretato che il metodo Di Bella non è efficace».

(su "La Gazzetta di Modena" del 13.10.2000)



Nota: chi sta speculando sui malati è proprio la coalizione di Governo che appoggia l'uso dei chemioterapici assassini da 30 miliardi al chilo.  Dopo che hanno lasciato apposta morire Salvatore Vacca di leucemia (politicamente indiagnosticabile), non ci stupiamo più di niente.