Corriere della Sera, 3 gennaio
ESTERI
Il Ppi: vietare armi radioattive. An e Radicali domandano inchieste. I Verdi attaccano Scognamiglio
Uranio, tutti contro il governo
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  I Verdi «sparano» sull’ex ministro della Difesa Carlo Scognamiglio. I popolari chiedono di eliminare l’uranio impoverito dagli arsenali Nato. Rifondazione comunista vorrebbe ritirare i nostri soldati in missione. Da Alleanza nazionale si ipotizza la costituzione di una commissione parlamentare. A destra, a sinistra o al centro, dentro o fuori la maggioranza di governo, le munizioni all’uranio impoverito fanno paura e la temperatura della polemica politica cresce ancora. Chi ha taciuto sulla vicenda ora deve pagare, «a cominciare dall'ex ministro della Difesa Carlo Scognamiglio». Lo ha sostenuto ieri il deputato dei Verdi Paolo Cento. «Noi Verdi - sottolinea Cento - denunciammo l’uso da parte della Nato dei proiettili radioattivi. Ma non ottenemmo alcuna risposta».

Non intende aspettare i risultati dell’indagine del ministero della Difesa il leader del Partito popolare italiano (Ppi) Pierluigi Castagnetti. «Si sa già - ha scritto Castagnetti - che i proiettili radioattivi sono pericolosi. Ci attendiamo, quindi, un'iniziativa italiana perché siano eliminati dagli arsenali Nato e perché non sia più consentito il "segreto" sui materiali militari, almeno tra i comandi dei contingenti». Una moratoria è chiesta anche dal senatore verde Luigi Manconi. «Il governo - ha detto Manconi - si batta a livello internazionale per il bando dell’uranio impoverito».

Vanno oltre due consiglieri della Regione Lazio di Rifondazione comunista, Salvatore Bonadonna e Danilo Corazza. In un’interrogazione al presidente della giunta chiedono tra l’altro di «intervenire sul governo per il ritiro dei militari italiani» dai Balcani e per una «bonifica dei luoghi bombardati». Spalleggia i colleghi l’europarlamentare Prc, Peppino Di Lello, che propone il ritiro «delle truppe italiane da ogni missione che preveda l’impiego della forza militare». Risponde quasi in tempo reale, pur senza citare Rifondazione, Domenico Leggiero, dell’«Osservatorio per la tutela del personale militare, di polizia e civili». Diffidiamo «chiunque - si legge in una nota dell’Osservatorio - ad utilizzare situazioni affidate a questo organismo per lanciare strumentali appelli al ritiro delle truppe italiane dai Balcani».

I radicali della Lista Bonino portano la polemica a Bruxelles con un’interrogazione all’Alto rappresentante Ue per la Politica estera, Javier Solana. I radicali chiedono un’inchiesta per conoscere se si siano verificati nei Paesi europei altri casi di morte riconducibile all’uranio impoverito.

«Presenterò un’interpellanza per conoscere in quale modo il governo intende fronteggiare questa gravissima emergenza - ha dichiarato Giovanni Alemanno di Alleanza nazionale - e se, come temo, le risposte saranno insoddisfacenti, credo che l'unica strada sia quella di una commissione parlamentare di inchiesta».

R.E.



Commento: il Ppi e i Radicali sono come gli americani: esaurite tutte le possibilità, alla fine fanno la cosa giusta. Dopo il fischio del treno.