Corriere della Sera, 31 dicembre
Allarme e controlli in tutta Europa
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     ITALIA Il ministero della Difesa ha istituito una commissione di indagine per almeno 11 soldati italiani colpiti da tumore, cinque dei quali hanno prestato servizio in Bosnia e in Kosovo. La commissione Difesa della Camera si riunirà il 9 gennaio. La Procura militare ha avviato un’indagine nel gennaio di quest’anno, e attualmente starebbe indagando su venti casi. Le morti sospette messe in relazione con le armi all’uranio impoverito usate nei Balcani sono almeno cinque, l’ultima è quella di un carabiniere di 38 anni ucciso dalla leucemia a settembre

SPAGNA

Madrid ha disposto analisi mediche per tutti i 32 mila soldati che hanno operato dal ’95 nei Balcani

PORTOGALLO

Il ministero della Difesa ha disposto analisi cliniche per novecento militari che hanno prestato servizio in Kosovo, dopo la morte di un parà in forza alla Kfor che secondo una denuncia del padre sarebbe stata causata dall’uranio. Ma ieri il capo di stato maggiore dell'Esercito di Lisbona, generale Martins Barrento, ha accusato il padre di aver inventato la storia «per pura paranoia». L’autorevole quotidiano portoghese Diario de Noticias ieri ha sostenuto che Javier Solana, fino a un anno fa segretario generale della Nato, dovrebbe «essere processato per crimini di guerra»

BELGIO

Sulla «sindrome dei Balcani» il Belgio ha chiesto l’intervento del Consiglio dei ministri dell’Unione Europea, con una lettera inviata al ministro della Difesa della Svezia, Paese che assume da domani la presidenza semestrale dell’Ue

LA NATO

Ieri un portavoce dell’Alleanza atlantica a Bruxelles ha ribadito che gli studi medici esistenti non hanno dimostrato alcun legame tra l'uso di proiettili all'uranio impoverito e i decessi dei militari