La Carta dei diritti: diritti solo sulla carta, proteste a Nizza (6-7 dicembre)

Il palazzo del congresso blindato contro i manifestanti
Incendiata una banca. Cariche anche a Ventimiglia

Nizza, scontri al summit
ventuno poliziotti feriti
Almeno 14 i manifestanti italiani arrestati

NIZZA - Il vertice per ridisegnare confini e accordi politici dell'Europa è incominciato tra scontri e feriti. Mentre i quindici Stati membri incontrano i dodici candidati al futuro ingresso nell'Unione, fuori dai palazzi, per le strade di Nizza e fino al confine italiano cresce la tensione. Scontri tra movimenti antiglobalizzazione che manifestano contro il summit e forze dell'ordine sono in corso in tutta la città. Al momento sono 21 i poliziotti rimasti feriti. Uno è grave. Anche i dimostranti dicono che tra di loro ci sarebbero dei contusi. A Ventimiglia, alla frontiera italiana, la polizia ha caricato i dimostranti diretti al summit il cui treno è stato bloccato ieri sera. Uno scontro che ha provocato 15 contusi (sei tra i manifestanti e nove tra Polizia e Carabinieri). Un manifestante è stato fermato, accompagnato in commissariato per l'identificazione e poi rilasciato.

Ancora più alta la tensione a Nizza dove sono stati arrestati almeno 14 italiani. Alcune migliaia di persone si sono radunate sin da stamane davanti al Palazzo dei congressi Acropolis, sede del congresso. Tutte le strade intorno all'edificio sono bloccate da un massiccio schieramento di poliziotti in tute antisommossa, che impediscono ai dimostranti di avvicinarsi.

Durante la mattinata ci sono stati i primi incidenti. Gruppi di manifestanti con maschere antigas hanno dato fuoco a un'agenzia della Banque Nationale de Paris. L'incendio è stato spento quasi subito, ma la scena descritta da un testimone è emblematica. La porta blindata della filiale dn Rue Barla - a poche centinaia di metri dal Palazzo dell'Acropolis - è stata completamente divelta e le vetrate infrante. Un alone nero e un forte odore di bruciato la circondano. Sulla soglia, i segni di un liquido infiammabile.

Sul selciato, ci sono evidenti segni degli scontri che hanno coinvolto i manifestanti e la polizia: sampietrini, bastoni petardi, capsule che contenevano i gas lacrimogeni. Secondo Rosario M., un italiano che vive da vent'anni a Nizza proprio in Rue Barla, sin dalle prime ore della mattina migliaia di dimostranti antiglobalizzazione si sono confrontati con gli agenti gridando slogan, ma senza violenze. "E' la polizia che li ha caricati, che ha creato la confusione: hanno sparato moltissimi lacrimogeni e bombe antisommossa per disperderli. Due ragazzi sono rimasti feriti".

I manifestanti sono stati caricati dalla polizia e si sono divisi in vari gruppi che si sono sparpagliati in diverse zone della città inseguiti dalle forze dell'ordine che li controllano da vicino. Un gruppo abbastanza numeroso si è spostato verso la Promenade des Anglais, il lungomare di Nizza. Le forze dell'ordine presidiano ogni angolo della città in tenuta antisommossa. La circolazione nel centro di Nizza è praticamente bloccata e ci sono anche forti difficoltà anche per circolare a piedi.

Mentre è in corso il vertice europeo, la città è ancora teatro di incidenti: un gruppo di manifestanti si è scontrato con un gruppo di militanti del Fronte nazionale. L'intervento della polizia ha fermato gli incidenti, ma la tensione resta molto alta in tutta la città. Secondo quanto è stato successivamente confermato, gli attivisti del Fronte nazionale hanno usato gas lacrimogeni contro i manifestanti.

(7 dicembre 2000)



IL 6 E 7 DICEMBRE  A NIZZA !

contro la globalizzazione capitalistica e le politiche liberiste di Maastricht e Schengen
per un'Europa aperta, solidale e dei diritti per tutti e tutte

6 dicembre
ore 14.00: Euromanifestazione dei sindacati e dei movimenti antagonisti
ore 18.00 in poi: "Occupazione notturna della città" con sit-in, performance e spettacoli

7 dicembre
Contestazione del vertice intergovernativo

La Carta Sociale europea in discussione al vertice vuole ridurre i diritti sociali esistenti in quasi tutta Europa.
La sua approvazione va quindi boicottata !

ORGANIZZIAMO TRASPORTI DALLE PRINCIPALI CITTA':

Milano: Pullman con partenza alle ore 5.00 da P.le Lotto (con rientro a scelta
il 6 o il 7 dicembre sera) - costo L. 35.000
prenotazioni e info: 0339-8726453 - sincobas@libero.it - sindb@tiscalinet.it - cobas_mi@libero.it

Napoli-Roma-Pisa-Genova: si sta organizzando un Treno speciale
(NA-RM-PI-GE-NIZZA) - costo L. 50.000
prenotazioni e info: 06-27800816- cobas@cobas.it - sincobas@libero.it

segnalateci iniziative da altre città !

SdB fp (aderente al S.in.Cobas)
S.in.Cobas
Confederazione Cobas



Nel suo stato attuale, il progetto di Carta del’Unione Europea è inaccettabile.

Una convenzione composta da parlamentari nazionali ed europei nonché da membri rappresentanti degli stati ha redatto questo testo. I sindacati, Le ONG e le associazioni hanno ricevuto udienza ma non si può parlare di vera democrazia. Assistiamo infatti alla scomparsa del ruolo di decisione democratica tanto del Parlamento europeo quanto dei parlamenti nazionali.

Per dei veri diritti fondamentali

Una vera carta dei ditritti fondamentali deve essere vincolante, iscritta nella legislazione e deve garantire tutti i diritti: civili, politici, ma anche economici, sociali e culturali. Questi diritti devono essere riconosciuti sia per tutti i cittadini degli stati UE che per tutti gli stranieri e la loro famiglia. Dovrà inoltre riconoscere per tutti e tutte, senza discriminazioni di età, sesso e origine.

Il diritto a un reddito che permetta di vivere a pieno
Il diritto al lavoro, a un impiego stabile e a un giusto reddito
Il diritto a una pensione
Il diritto alla casa
Il diritto ad una educazione gratuita e di qualità, alla formazione, alla cultura
Il diritto alle cure sanitarie e alla libertà di cura
Il diritto ad un ambiente sano
Il diritto ad una protezione sociale di alto livello
Il diritto d’accesso a dei servizi pubblici che assicurino delle prestazioni di qualità
La libertà dei media e il loro pluralismo
La libertà di circolazione ed installazione
Il diritto a difendersi attraverso il riconoscimento di un diritto allo sciopero a livello europeo
I diritti civili, sindacali, politici e di organizzazione, per una reale democrazia.
Il diritto alla resistenza contro regimi oppressivi ed antidemocratici (tipo Consiglio d'Europa)

Facciamo sentire l’Europa della solidarietà a Nizza

Mentre i governi costruiscono senza i cittadini e contro di loro una Europa dominata dalla logica neoliberale, una altra Europa si disegna attraverso le lotte dei "senza" (senza domicilio, senza lavoro, senza reddito, senza documenti, senza diritti), le mobilitazioni cittadine,  le lotte di salariati/e, le lotte delle donne contro le violenze e la povertà.

Mobilizziamoci perché l’Europa si doti di diritti civili, sindacali, politici, economici, sociali, e culturali all’altezza dei bisogni di  tutte le popolazioni che ci vivono !

I diritti formano un tutt’uno e si applicano a tutte e tutti. Il ruolo  dei governi non è quello di scegliere quelli che gli convengono ma di permettere la loro applicazione concreta più ampia possibile.

Le mobilizzazioni di cittadini, ecologiste, femministe, il movimento sociale e sindacale nella sua diversità hanno elaborato delle riflessioni, delle domande, dei diritti: tutto questo costituisce i fondamenti di una nuova Carta per una Europa democratica, sociale, ecologica e solidale.

E’possibile costruire un'altra Europa, in un altro Mondo. Questa Europa deve farsi ascoltare a Nizza.

Per conquistare i nostri diritti, tutti i nostri diritti, saremo nelle strade di Nizza il 6/7/8 Dicembre 2000

Decine di migliaia venuti/e da tutta Europa manifesteranno a Nizza a partire da mercoledì 6 dicembre alle 14
La sera: grande incontro di strada, forums, notte in festa.
Il 7 dicembre al mattino convergeremo insieme verso il vertice perché i governi ci ascoltino.
Il 7 e 8 dicembre, fino alla fine del vertice, moltiplicheremo le iniziative e i dibattiti in città.
Per un'altra Carta, per un'altra Europa!

Contatto:HYPERLINK mailto:collectif-pour-une-autre-charte@ras.eu.org
collectif-pour-une-autre-charte@ras.eu.org

"Collettivo per un'altra Carta"
sostenuto da (prime firme):
Associazioni:

AC! APEIS, ATTAC, CCCOMC, CSDL, Collectif national pour les droits des femmes-Marche mondiale des Femmes, DAL, Droits Devant!, FASTI,FTCR, Marches Européennes, MNCP, Observatoire de la Mondialisation, RAJFIRE, "Souriez, vous etes filmés!"

Sindacati:
Confédération Paysanne, CGT-Correcteurs, FGTE-CFDT,FSU, Union syndicale-G10 Solidaires

Organizzazioni politiche:
Alternative Libertarie, Les Alternatifs, Chiche!, JCR-Red, LCR, PCF, Socialisme per le bas, les Verts.