PORTIAMO UNA CORONA AL "MILITE IGNARO"
Sabato 3 febbraio - ore 12

Appuntamento a Roma, piazza Venezia
davanti all'Altare della Patria - monumento al milite ignoto.

Una corona per i militari vittime dell'uranio, inviati nei Balcani senza nessuna protezione.

Una corona anche per le popolazioni colpite, nell'immediato e per un tempo indefinito, dagli effetti di armi che le convenzioni esistenti sono già sufficienti a bandire.

Iraq (1991), Somalia (1993), Bosnia (1994-95), Jugoslavia (1999). L'utilizzo delle armi all'uranio configura un crimine contro l'umanità. Altro che operazioni umanitarie, guerre chirurgiche, armi intelligenti! Hanno inaugurato invece la guerra nucleare di bassa intensità. Bisogna impedire che possano continuare.

Le morti per leucemia o affezioni simili di reduci dai Balcani hanno contribuito finalmente a squarciare la coltre del silenzio che ha circondato questi crimini per tanto tempo. Adesso non lasciamo sole le vittime. Non lasciamo impuniti i responsabili.

Ministri e alti vertici militari sono stati colti in flagranti contraddizioni. Hanno ignorato a lungo quello che assolutamente non potevano e non dovevano ignorare. Hanno cambiato più volte versione, adattandola alle circostanze che via via emergevano. Hanno cercato e cercano di scaricare su altri le loro responsabilità o di minimizzare i fatti.

Chi è colpevole deve pagare e deve intanto subito essere allontanato dagli incarichi che ricopre.

Devono essere prese misure immediate per risarcire e per assistere dal punto di vista sanitario sia i militari e i civili italiani, sia le popolazioni colpite.

Coordinamento aboliamo l'uranio impoverito

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