Per il sito di Palazzo Chigi, i Serbi sono SERVI (29 settembre)

Presidenza del Consiglio dei Ministri

La relazione del Commissario delegato

Le ultime convenzioni ed il loro particolare significato
http://www.palazzochigi.it/approfondimenti/arcobaleno/relazione/convenzioni.html

Le ultime convenzioni concluse negli ultimi giorni assumono un significato particolare, anche per il loro contenuto, che non sappiamo dire quanto sia frutto del caso, quanto della Provvidenza o della Fortuna e quanto di una inconscia aspirazione a chiudere proprio con convenzioni di questo tipo, dense di particolari significati umanitari e di pacificazione, la nostra azione.

- Progetto 88 (Convenzione 79) con Azienda Ospedaliera Pisana: per assistere i giovani albanesi, kosovari, servi (NdR: TESTUALE!!! andate a controllare) colpiti da gravi patologie neoplasiche e leucemie gravi.

Il progetto, finanziato per 2.3 miliardi da Missione Arcobaleno e per 1.6 miliardi dagli altri enti compartecipi, è il risultato di un impegnativo sforzo programmatorio che ha portato ad interconnettere, in un progetto unitario, attività in parte preesistenti. Il progetto interconnette centri ospedalieri di Tirana, Belgrado e Pristina con alcuni qualificati centri italiani tra i quali quello di Pisa (che già collabora con Tirana dal 1998), l’Oncologia pediatrica dell’ospedale San Gerardo di Monza, (che da tempo collabora con l’unità pediatrica di Belgrado), il Dipartimento di Medicina Oncologica dell’Istituto dei Tumori di Milano e vari altri. Oltre a Missione Arcobaleno partecipano all’operazione la Regione Toscana, il Comune di Pisa e la Pubblica Assistenza di Pisa, la ditta Siemens, la ONG Coopi , Aviation sans Frontières e altri. La Cooperazione italiana assicura il suo appoggio e coordinamento e si adoprerà, dopo la chiusura di Missione Arcobaleno, per facilitare la continuità dell’operazione. In estrema sintesi il progetto prevede il rafforzamento delle attrezzature sanitarie e farmacologiche di Tirana e Pristina; uno sforzo comune per migliorare l’assistenza, la diagnostica e la cura dei minori dell’area balcanica, affetti da patologie neoplasiche, leucemie e tumori solidi e patologie complesse che richiedono interventi di alta specializzazione; selezione e trasporto in Italia dei piccoli pazienti che, al momento, non hanno la possibilità di essere trattati nei rispettivi paesi; accoglienza organizzata per loro e per i loro familiari; assistenza successiva agli istituti di Tirana, Pristina e Belgrado dopo il ritorno dei piccoli pazienti nel loro paese.
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