Uranio: delegazione OMS in Iraq (ANSA, 27 agosto)

   (ANSA-AFP-REUTERS) - BAGHDAD, 27 AGO - Una delegazione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) è giunta oggi a Baghdad per cercare di stabilire se esista un rapporto tra il cancro e i proiettili all'uranio impoverito usati dai paesi occidentali, capeggiati dagli Stati Uniti, durante la Guerra del Golfo nel 1991.

   "Abbiamo raggiunto un accordo di collaborazione tra l'Oms e l'Iraq per esaminare una eventuale ricaduta dell'uranio impoverito sulla salute in questo paese", ha detto ai giornalisti Abdelaziz Saleh, capo del gruppo di esperti e direttore aggiunto dell'ufficio regionale Oms per il Mediterraneo orientale, che ha sede al Cairo.

   Saleh ha aggiunto che la missione finirà venerdì e che gli esperti avranno incontri con rappresentanti del Ministero della Sanità iracheno, con il ministro degli Esteri Nagi Sabri e con esponenti di diversi organismi dell'Onu rappresentati in Iraq.

   La delegazione, che è composta da otto specialisti in cancro, altre malattie non trasmissibili, malformazioni congenite, medicina del lavoro e igiene, farà per conto dell'Oms il primo tentativo di passare in rassegna los stato di salute della popolazione irachena dopo la Guerra del Golfo.

   Le autorità di Baghdad hanno ripetutamente accusato i paesi occidentali di aver causato un disastro ambientale nel sud del paese con i proiettili all'uranio impoverito, usati per la loro capacità di sfondare le corazze dei blindati.

   Secondo dati iracheni, nelle zone bombardate dagli alleati occidentali durante la Guerra del Golfo ci sono stati 6.555 casi di cancro nel 1989 (due anni prima del conflitto) e 10.931 nel 1997 (sei anni dopo). (ANSA-AFP-REUTERS).

     MIN
27-AGO-01 23:41 NNN