I casi segnalati sono complessivamente 64 (ANSA, 8 febbraio)

(ANSA) - ROMA, 8 FEB - I casi segnalati sono complessivamente 64. Ma 26 non sono stati presi in esame perchè - ha spiegato Tricarico - si tratta di persone che «non sono mai state impiegate nei Balcani nè in altre missioni fuori area, oppure affette da patologie non tumorali o di lieve entità ». L'audizione di oggi fa parte dell'indagine conoscitiva sull'uranio avviata dalla commissione guidata da Valdo Spini.

Oltre al generale Tricarico, sono stati ascoltati altri due membri della commissione Mandelli: Martino Grandolfo, direttore del laboratorio di fisica dell'Istituto superiore di sanità, e Vittorio Sabbatini, capo dell'ufficio nucleare del Cisam.

 I numeri sono da considerare provvisori: «C'è bisogno ancora di qualche settimana - ha spiegato Grandolfo - perchè i dati non sono arrivati tutti e non sono stati ancora tutti controllati. Abbiamo costruito i codici di calcolo per verificare l'incidenza delle malattie tra i militari che sono stati lì e confrontarla con quella del resto della popolazione.  Ma dobbiamo ancora inserire i dati». C'è anche un altro problema: «In Italia - ha spiegato ancora Grandolfo - il registro dei tumori non è omogeneo in tutto il Paese. Alcune regioni sono più organizzate di altre e questo complica un pò le cose».

 Sabbatini tende a tranquillizzare: «In Kosovo - ha detto - la contaminazione del terreno c'è ma riguarda solo le zone immediatamente intorno all'obiettivo colpito, per un raggio di una decina di centimetri. Se ci allontana un pò, i valori tornano normali». Ma c'è di più: «Molto spesso - ha aggiunto - i dardi vanno a finire sotto terra e quindi i problemi sono ancora minori: chi cammina sopra quel terreno non ha alcun problema».
(ANSA).

YVD 08-FEB-01 18:17 NNN