URANIO: FRANCIA, DUE MORTI SOSPETTE

(ANSA) - PARIGI, 29 GEN - La morte di due ex militari francesi, uno prestò servizio nella guerra del Golfo, l'altro in Macedonia e in Kosovo, ripropone in Francia gli interrogativi sugli effetti dell'uranio impoverito.

Sebastien Jolie, 32 anni, padre di quattro figli, è morto nel fine settimana per le conseguenze di una malattia dalle cause "strane e indeterminate", stando ad Avigolfe, l'associazione delle vittime civili e militari della guerra del Golfo. Jolie ebbe i primi sintomi nel 1999, perdita dell'equilibrio, pesantezza degli arti inferiori e - ad esami approfonditi - "lesioni della materia bianca cerebrale di origine indeterminata [NDR: le lesioni, non la materia cerebrale]. Jolie fu nel Golfo dl 29 settembre 1990 al 26 marzo 1991 e nell'ex-Jugoslavia nel 1993 e nel 1994.

La famiglia di Francois Jacquot, morto nel settembre scorso a 54 anni al ritorno da una missione in Macedonia e Kosovo, ha sporto denuncia contro ignoti per avvelenamento. La moglie sostiene che le autorità mediche militari non le hanno mai dato particolari sulla malattia del marito. "Non capisco - dice la donna - mio marito era in perfetta salute prima di quella missione. Faceva la maratona, era un grande sportivo e non si era mai ammalato". Dopo la sua partenza per la missione di carattere civile - Jacquot aveva chiuso la carriera militare - aveva telefonato alla moglie dal Kosovo lamentando una forte tosse. Al ritorno in Francia, a luglio, fu ricoverato per edema agli arti superiori e problemi cardiaci. "Non era un cancro - dice la moglie - era un problema di midollo osseo".

Quando è esploso il caso dell'uranio impoverito, sono venuti alla luce i casi di sei francesi ammalatisi di cancro dopo missioni nei Balcani. Per cinque di loro, il ministero della Difesa ha escluso ogni legame fra la malattia e i proiettili ad uranio impoverito, per un sesto sono ancora in corso le analisi.
(ANSA)