Uranio: problemi importanti ed urgenti da risolvere (21 dicembre)

Associazione Nazionale Assistenza Vittime Arruolate nelle Forze Armate e Famiglie dei Caduti
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Concetta Conti

Il militare veneto che sarebbe affetto da una patologia riconducibile a contaminazione di uranio impoverito e di cui occorre tutelare la privacy, rappresenta emblematicamente il caso di quei militari che temono di fare denuncie delle loro condizioni fisiche perché non verrebbero raffermati, non potrebbero contare su una assistenza medica specializzata e non riceverebbero un equo indennizzo perché la leucemia non viene considerata causa di servizio di norme antiquatissime e superate formulate molto tempo prima che si parlasse dell'uranio impoverito e delle conseguenze registrate nella guerra del Golfo. Una situazione molto grave a cui il Ministro della Difesa, in base anche ad analisi eseguite dal Ministero della Sanità, deve porre rimedio.

Anche la rilevazione dell'uranio impoverito sembra presentare gravi difficoltà ed incertezze, se è vero quanto ha dichiarato il colonnello Battaglini in una intervista al giornale La Nuova Sardegna alla giornalista Aa. Salemi in data 19.11.2000. La impossibilità di localizzazione in Bosnia sarebbe derivata dal fatto che si tratta di "uranio diverso". Da osservare che esiste anche uranio con componenti di plutonio. Questa potrebbe essere la causa per cui anche nei poligoni è difficile rilevare la eventuale presenza di uranio. Si tratta inoltre di capire se i militari italiani nei Balcani hanno ricevuto delle istruzioni per proteggersi, in quanto vari militari intervistati hanno detto che non le conoscevano. Norme che avrebbero dovuto essere rese note sia in Somalia che in Bosnia.

Nella trasmissione BBC di oggi, 21 dicmbre, ore 11, sono stati descritti in maniera estremamente approfondita le conseguenze inquietanti dell'uso dell'uranio impoverito. Il testo si questa trasmissione tradotto in italiano dovrebbe essere divulgato a tutti gli interessati, così come le conclusioni della conferenza di Manchester che vedeva riuniti esperti di tutto il mondo sulla problematica dell'uranio impoverito. Nessun italiano era stato invitato o comunque era presente all'infuori del ricercatore Marco Saba.

Falco Accame



Commento: quello che ho detto a Manchester lo poteva dire anche Carlo Rubbia, ma lui è presidente dell'ENEA e potrebbero licenziarlo. A me, no :-)